Allergie pericolose?

06 settembre 2006
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Allergie pericolose?



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Il dibattito è aperto. E a scatenarlo è stato il British Medical Journal pubblicando un articolo con due pareri assolutamente discordanti. In discussione le allergie alimentari nei bambini, sovrastimate o realmente pericolose? Su un dato i due esperti interpellati dalla prestigiosa rivista britannica concordano: le allergie alimentari sono in aumento, un bambino su 20 in Gran Bretagna è allergico a latte, uova, noccioline, pesce o farina. Ma la loro effettiva pericolosità è in discussione. Se da una parte Allan Colver ritiene che le aumentate prescrizioni di profilassi di emergenza generi inutili ansietà tra i genitori piuttosto che essere risolutiva, dall'altra Jonathan Hourihane sostiene che non esistono dati sul ruolo ansiogeno degli agenti profilattici e che il loro utilizzo, anzi, sia giustificato all'interno di un piano integrato di intervento.

Allergie sovrastimate...


Una prima precisazione riguarda molti degli studi disponibili, spiega il ricercatore britannico, che si occupano sia di adulti sia di bambini senza distinguerli adeguatamente. Per allergia alimentare si intende una anormale o esagerata risposta immunologica a specifiche proteine alimentari. Una risposta che può o meno essere mediata dalle immunoglobuline E e che si manifesta con sintomi oggettivi e riproducibili. L'anafilassi, precisa il ricercatore, è una reazione allergica severa, ma non tutte le reazioni mediate da IgE sono anafilattiche. Un errore, questo, che può essere complice della sovrastima dei dati. Le morti legate a questi disturbi nell'infanzia, invece, sono meno di una l'anno, sostiene il fautore della sopravvalutazione delle allergie alimentari. Fra il 1990 e il 2000, infatti, otto bambini sotto i 16 anni hanno perso la vita per gli effetti avversi di allergie da cibo, che tradotto significa una morte ogni 16 milioni di bimbi ogni anno. Numeri evidentemente trascurabili e che dovrebbero rassicurare i genitori ansiosi. A questo Colver aggiunge una critica ai media per l'aumentata e smodata attenzione ai fenomeni allergici con titoli spesso allarmistici.

...o pericolose


D'altro canto, risponde Hourihane, il cibo e l'alimentazione sono parti fondamentali e inevitabili della vita. Ed esistono molti casi nei quali le allergie al cibo si sono rivelate fatali in modo imprevedibile. L'allergia alimentare, aggiunge, è la principale causa di anafilassi all'esterno dell'ambiente ospedaliero. Studi di popolazione, infatti, hanno evidenziato come il 6% dei bambini prescolastici hanno avuto reazioni allergiche al cibo. Un problema comune quanto l'epilessia. In più, l'approccio sanitario britannico non funziona adeguatamente. Si tratta di problemi affrontabili, ma le terapie non sono sempre efficaci. Ecco perché l'ansia dei genitori è spesso giustificata. E' vero, infatti, che il pericolo di morte è molto basso ma sono possibili altre reazioni pericolose. Il rimedio? Dare assistenza ai genitori e insegnare loro quando è il caso di somministrare adrenalina ai figli allergici. Attualmente non sono disponibili test per capire se e quando un bambino avrà uno shock anafilattico, quindi è importante avere le conoscenze per prevenirlo al momento giusto. Il dibattito è chiuso? Assolutamente no e forse la verità, come spesso succede sta nel mezzo.

Marco Malagutti



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