Tutto il mondo è paese

11 aprile 2008
Aggiornamenti e focus

Tutto il mondo è paese



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E se vincessero i democratici? Quelli americani, però. Anche Oltreoceano, infatti, le elezioni si avvicinano e i temi della salute sono tra quelli più discussi. E si tratta di temi affini a quelli in discussione dalle nostre parti: c'è la bioetica, dall'aborto alla fecondazione assistita, c'è la libertà di ricerca sulle cellule staminali, c'è la salute di una popolazione sempre più longeva e quindi sempre più anziana, ci sono i rapporti con le aziende farmaceutiche e infine c'è la copertura assicurativa, un tema quest'ultimo prettamente statunitense. Un'analisi, pubblicata alla fine del 2006 sul BMJ, dopo le elezioni di "mid-term" ha preso in considerazione come cambierebbero le cose nell'area sanitaria con una vittoria democratica. Un'ipotesi piuttosto probabile alla luce dei risultati di quelle elezioni parziali, che hanno di fatto sancito una vittoria democratica con la conquista del Congresso degli Stati Uniti (Camera dei Rappresentanti e Senato).

Per cominciare la maggioranza democratica vuole modificare il piano Medicare per gli anziani, il cosiddetto Plan D. Il piano prevede di fornire una copertura assicurativa agli over 65 al fine di poter avere un rimborso parziale delle spese relative ai farmaci. Il tutto attraverso la mediazione di compagnie assicurative private. Tali compagnie provvedono alle spese dietro pagamento da parte dei cittadini di una polizza il cui ammontare dipende dal reddito del soggetto contraente. Secondo i critici il Plan D sarebbe un omaggio all'industria farmaceutica. Per molti anziani è complesso scegliere tra le diverse offerte disponibili e molti hanno rilevato un aumento del prezzo dei farmaci. Nancy Pelosi, democratica eletta come speaker della camera dei rappresentanti, ha promesso di passare a una negoziazione diretta dei prezzi con le aziende farmaceutiche. L'idea della Pelosi è, sostanzialmente, che ci debba essere un forte controllo governativo sull'industria dell'assistenza sanitaria. E sulla stessa lunghezza d'onda i democratici vorrebbero aumentare i benefici e il numero di assistiti di Medicare. A oggi, infatti, come fa notare l'articolo del BMJ, 47 milioni di cittadini statunitensi non hanno copertura assicurativa. Questo significa mancate terapie, mancato screening e cure non compensate che impoveriscono i budget ospedalieri. L'obiettivo sarebbe, se non coprire tutti i non assicurati, almeno estendere le coperture per i bambini e consentire già a partire dai 50 l'arruolamento in Medicare. Uno dei punti fermi della campagna elettorale di Hillary Clinton, che è una dei due candidati alla presidenza di parte democratica.

Aborto sì, aborto no? Il dibattito è più acceso che mai oltreoceano, in particolare dopo che un referendum nel Sud Dakota ha debellato la norma che consentiva l'aborto solo nei casi di rischio per la vita della donna. Un provvedimento molto restrittivo e maldigerito. La tendenza statunitense, peraltro, diversa da Stato a Stato, è, con l'avvento dei repubblicani, tendenzialmente molto conservatrice. Basti pensare al veto di effettuare l'aborto con la tecnica definita di partial-birth abortion, una specifica tecnica usata per aborti tardivi e che riguarda 2000 donne ogni anno negli Stati Uniti. Una tecnica rispetto alla quale la Corte Suprema ha dettato un provvedimento restrittivo, creando la situazione paradossale di effettuare la scelta al posto dei medici. Anche la contraccezione d'emergenza è al centro della diatriba da quando il Plan B, la pillola del giorno dopo, è disponibile in farmacia senza ricetta medica per le maggiorenni. Un provvedimento ovviamente molto discusso e che lo stesso presidente Bush ha cercato di osteggiare. Infine c'è la ricerca sulle cellule staminali. Molti dei suoi oppositori hanno perso il loro posto al Congresso, a vantaggio di democratici che premono affinché si possano finanziare ricerche più estese. Al momento, infatti sono solo poche le linee cellulari sulle quali si può lavorare. In alcuni stati, peraltro, come California e New Jersey la norma è stata aggirata. L'auspicio è che sia resa possibile la ricerca sulle staminali embrionali, possibilità negata dal Presidente Bush a partire dal 9 agosto 2001. Se vincessero i democratici le cose dovrebbero cambiare o almeno queste sono le promesse fatte in campagna elettorale. In quanto a promesse, del resto, tutto il mondo è paese.

Marco Malagutti



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