Bamlanivimab

20 aprile 2024

Bamlanivimab


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Cos'è Bamlanivimab


Bamlanivimab è un farmaco a base di bamlanivimab, appartenente al gruppo terapeutico Anticovid, anticorpi monoclonali. E' commercializzato in Italia da Eli Lilly Italia S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Bamlanivimab disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Bamlanivimab disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Bamlanivimab e perchè si usa


Bamlanivimab è indicato per il trattamento della malattia da coronavirus 2019 (COVID−19) lieve o moderata, negli adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni che non necessitano di ossigenoterapia supplementare per COVID−19 e che sono ad alto rischio di progressione a COVID−19 severa.

Si definiscono ad alto rischio i pazienti che soddisfano almeno uno dei seguenti criteri:

  • avere un indice di massa corporea (Body Mass Index, BMI) ≥35
  • essere sottoposti cronicamente a dialisi peritoneale o emodialisi
  • avere il diabete mellito non controllato (HbA1c>9,0% 75 mmol/mol) o con complicanze croniche
  • avere una immunodeficienza primitiva
  • avere una immunodeficienza secondaria con particolare riguardo ai pazienti onco−ematologici in trattamento con farmaci mielo/immunosoppressori o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure
  • avere un'età >65 anni (in questo caso deve essere presente almeno un ulteriore fattore di rischio)
  • avere un'età ≥55 anni E:
    • una malattia cardio−cerebrovascolare (inclusa ipertensione con concomitante danno d'organo), O
    • broncopneumopatia cronica ostruttiva e/o altra malattia respiratoria cronica (soggetti affetti da fibrosi polmonare o che necessitano di ossigenoterapia per ragioni differenti da SARS−CoV−2)
  • avere 12−17 anni E:
    • BMI ≥ 85esimo percentile per età e genere
    • anemia falciforme
    • malattie cardiache congenite o acquisite
    • malattia del neurosviluppo
    • dipendenza da dispositivo tecnologico (per es. soggetti con tracheotomia, gastrostomia, ecc.)
    • asma o altre malattie respiratorie che richiedono medicazioni giornaliere per il loro controllo.
COVID−19 deve essere di recente insorgenza (e comunque da non oltre 10 giorni) e confermata da positività di esame virologico diretto per SARS−CoV−2.

Nessun beneficio clinico è stato osservato con bamlanivimab nei pazienti ospedalizzati per COVID−19. Pertanto, bamlanivimab non deve essere usato in pazienti che:
  • sono ospedalizzati per COVID−19
  • ricevono ossigenoterapia per COVID−19
  • necessitano, a causa di COVID−19, di un aumento del flusso di ossigenoterapia cronica già in atto per comorbilità preesistente.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Bamlanivimab


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti

Bamlanivimab può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

I dati relativi all'uso di bamlanivimab in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali sulla tossicità riproduttiva non sono disponibili, tuttavia in uno studio di reattività crociata nei tessuti condotto con bamlanivimab su tessuti fetali umani, non sono emersi legami di interesse clinico. È noto che gli anticorpi umani del tipo immunoglobuline G1 (IgG1) attraversano la barriera placentare; pertanto, è possibile che bamlanivimab sia trasmesso dalla madre al feto in fase di sviluppo. Non è noto se il potenziale trasferimento di bamlanivimab determini un qualche vantaggio o rischio legato al trattamento per il feto in fase di sviluppo. Bamlanivimab deve essere somministrato in gravidanza solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi per la madre e per il feto tenendo conto di tutti i fattori di salute associati.

Allattamento

Non sono disponibili dati sulla presenza di bamlanivimab nel latte materno umano o animale, né sui loro effetti in bambini allattati con latte materno o sulla produzione di latte. È noto che le IgG umane sono escrete nel latte materno durante i primi giorni dopo la nascita e diminuiscono a basse concentrazioni subito dopo. Si devono valutare i benefici dell'allattamento al seno per lo sviluppo e la salute del bambino unitamente alla necessità clinica della madre di ricevere bamlanivimab, oltre ad eventuali effetti avversi potenziali sul bambino allattato al seno derivanti da bamlanivimab o dalla patologia materna sottostante. Le donne affette da COVID−19 che allattano con latte materno devono seguire le procedure indicate dalle linee guida cliniche per evitare di esporre il neonato a COVID−19.

Fertilità

Non sono stati effettuati studi sulla fertilità.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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