Gavreto 100 mg 120 capsule rigide

04 maggio 2024
Farmaci - Gavreto

Gavreto 100 mg 120 capsule rigide


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Gavreto 100 mg 120 capsule rigide è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa da rinnovare volta per volta vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Oncologo (classe H), a base di pralsetinib, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici. E' commercializzato in Italia da Roche S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Roche Registration GmbH

CONCESSIONARIO:

Roche S.p.A.

MARCHIO

Gavreto

CONFEZIONE

100 mg 120 capsule rigide

FORMA FARMACEUTICA
capsula

PRINCIPIO ATTIVO
pralsetinib

GRUPPO TERAPEUTICO
Antineoplastici

CLASSE
H

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa da rinnovare volta per volta vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Oncologo

PREZZO
13533,27 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Gavreto disponibili in commercio:

  • gavreto 100 mg 120 capsule rigide (scheda corrente)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Gavreto? Perchè si usa?


Gavreto è indicato in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con cancro del polmone non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato positivo per la fusione del gene REarranged during Transfection (RET) non precedentemente trattati con un inibitore di RET.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Gavreto?


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Gavreto?


Polmonite /ILD

Nei pazienti trattati con pralsetinib nell'ambito delle sperimentazioni cliniche sono stati segnalati casi di polmonite /ILD severa, potenzialmente letale o fatale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti che presentano polmonite o ILD clinicamente sintomatica sono stati esclusi dalle sperimentazioni cliniche.

Ai pazienti deve essere indicato di contattare subito l'operatore sanitario per segnalare la comparsa o il peggioramento di sintomi respiratori.

I pazienti che presentano sintomi respiratori indicativi di polmonite /ILD (per es. dispnea, tosse e febbre) acuti o in peggioramento devono essere esaminati per escludere altre potenziali cause. Se la polmonite /ILD è ritenuta correlata a pralsetinib, è necessario sospendere il trattamento con Gavreto, ridurne la dose o interromperlo definitivamente in base alla severità della polmonite /ILD confermata (vedere paragrafo 4.2).

Ipertensione

Nei pazienti trattati con pralsetinib nell'ambito delle sperimentazioni cliniche è stata osservata ipertensione (vedere paragrafo 4.8). Nella maggior parte dei casi, l'ipertensione correlata al trattamento è stata gestita con medicinali antipertensivi.

Il trattamento con Gavreto non deve essere iniziato nei pazienti con ipertensione non controllata. Prima di iniziare il trattamento con Gavreto, l'ipertensione preesistente deve essere adeguatamente controllata. Si raccomanda il monitoraggio della pressione arteriosa dopo 1 settimana, successivamente almeno una volta al mese e secondo quanto clinicamente indicato. La terapia antipertensiva deve essere iniziata o aggiustata in funzione di quanto appropriato. In base alla severità dell'ipertensione osservata durante il trattamento con Gavreto, è necessario sospendere la terapia, ridurne la dose o interromperla definitivamente (vedere paragrafo 4.2).

Incremento delle transaminasi

Nei pazienti trattati con pralsetinib nell'ambito delle sperimentazioni cliniche sono stati segnalati casi severi di aumento delle transaminasi (vedere paragrafo 4.8).

I livelli di ALT e AST devono essere monitorati prima di iniziare il trattamento con Gavreto, ogni 2 settimane nei primi 3 mesi, successivamente una volta al mese e secondo quanto clinicamente indicato. In base alla severità degli incrementi delle transaminasi osservati durante il trattamento con Gavreto, è necessario sospendere la terapia con Gavreto, ridurne la dose o interromperla definitivamente (vedere paragrafo 4.2).

Eventi emorragici

Con Gavreto possono manifestarsi eventi emorragici severi, anche fatali. Nei pazienti con emorragia potenzialmente letale o ricorrente severa, il trattamento con Gavreto deve essere interrotto definitivamente (vedere paragrafo 4.2).

Prolungamento del QT

Nei pazienti trattati con Gavreto nell'ambito delle sperimentazioni cliniche è stato osservato un prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, prima di iniziare il trattamento con Gavreto, i pazienti devono presentare un intervallo QTc ≤ 470 ms e livelli sierici di elettroliti nella norma. Ipokaliemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia devono essere corrette sia prima che durante il trattamento con Gavreto. Gli elettrocardiogrammi (ECG) e i livelli sierici di elettroliti devono essere monitorati alla fine della prima settimana e alla fine del primo mese di trattamento con Gavreto, quindi periodicamente secondo quanto clinicamente indicato, a seconda anche della presenza di altri fattori di rischio (per es. diarrea intercorrente, vomito, nausea, medicinali concomitanti).

Pralsetinib deve essere usato con cautela nei pazienti con storia clinica per aritmie cardiache o prolungamento dell'intervallo QT, nonché nei pazienti in trattamento con potenti inibitori del CYP3A4 o con medicinali notoriamente associati a prolungamento del QT/QTc.

Può essere necessario sospendere il trattamento con Gavreto, modificarne la dose o interromperlo definitivamente (vedere paragrafo 4.2).

Tubercolosi

La tubercolosi, per lo più extrapolmonare, è stata riportata in pazienti trattati con Gavreto. Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere valutati per tubercolosi attiva e inattiva ("latente"), secondo le raccomandazioni locali. Nei pazienti con tubercolosi attiva o latente, una terapia antimicobatterica standard deve essere avviata prima dell'inizio del trattamento con Gavreto.

Interazioni farmacologiche

La somministrazione concomitante di Gavreto con inibitori combinati della P-gp e potenti inibitori del CYP3A4, inibitori della P-gp, potenti o moderati inibitori del CYP3A4 o con inibitori combinati della P-gp e moderati inibitori del CYP3A4 deve essere evitata in quanto possono comportare un aumento della concentrazione plasmatica di pralsetinib (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
La somministrazione concomitante di Gavreto con potenti o moderati induttori del CYP3A4 deve essere evitata in quanto possono comportare una riduzione della concentrazione plasmatica di pralsetinib (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).

Fertilità e gravidanza

Durante il trattamento con Gavreto e per almeno 1 settimana dopo l'ultima dose, i pazienti di sesso maschile con partner di sesso femminile in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci, compreso un metodo di barriera(vedere paragrafo 4.6).

Alle donne in età fertile deve essere indicato di evitare di iniziare una gravidanza nel corso della terapia con Gavreto. Durante il trattamento con pralsetinib, le pazienti devono adottare un metodo contraccettivo non ormonale altamente efficace, in quanto pralsetinib può rendere inefficaci i contraccettivi ormonali. Se l'utilizzo di un metodo contraccettivo ormonale è inevitabile, al metodo ormonale deve essere associato il preservativo. L'uso delle misure contraccettive deve proseguire per almeno 2 settimane dopo l'ultima dose (vedere paragrafo 4.6).

Contenuto di sodio

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per capsula rigida, cioè essenzialmente “senza sodio”.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Gavreto?


Inibitori del CYP3A4 e/o inibitori della P-gp

Inibitori della P-gp: la co-somministrazione di una dose singola di pralsetinib 200 mg con ciclosporina dose singola da 600 mg (un inibitore della P-gp e del CYP3A4 debole-moderato) in soggetti sani ha aumentato l'AUC0-∞ del pralsetinib dell'81% e la Cmax del 48%, rispetto a una dose di 200 mg di pralsetinib somministrata da sola.

Inibitori combinati di P-gp e potenti inibitori del CYP3A4: la somministrazione concomitante di 200 mg di pralsetinib una volta al giorno con itraconazolo 200 mg una volta al giorno (un inibitore della P-gp e potente inibitore del CYP3A4) ha aumentato l'AUC 0-∞ del 251% e la concentrazione massima (Cmax) di pralsetinib dell'84% rispetto a pralsetinib in monoterapia.

La somministrazione concomitante di pralsetinib con inibitori della P-gp e/o potenti o moderati inibitori del CYP3A4 può comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di pralsetinib, che può incrementare il rischio di reazioni avverse a pralsetinib. La somministrazione concomitante di pralsetinib con i seguenti inibitori deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4.):
  • inibitori combinati della P-gp e potenti inibitori del CYP3A4 (inclusi, ma non limitati a, ketoconazolo, itraconazolo, cobicistat, claritromicina, ritonavir o saquinavir)
  • potenti inibitori del CYP3A4 (inclusi, ma non limitati a, telitromicina, troleandomicina, voriconazolo, ceritinib, idelalisib, nefazodone, nelfinavir o succo di pompelmo)
  • inibitori moderati del CYP3A4 (inclusi, ma non limitati a, aprepitant, ciprofloxacina, conivaptan, crizotinib, fluconazolo, fluvoxamina, imatinib, isavuconazolo o tofisopam)
  • inibitori della P-gp (inclusi, ma non limitati a, ciclosporina, carvedilolo o chinidina)
  • inibitori combinati della P-gp e inibitori moderati del CYP3A4 (inclusi, ma non limitati a, dronedarone, diltiazem, eritromicina, verapamil).

Se la somministrazione concomitante con qualsiasi degli inibitori sopraindicati non può essere evitata, è necessario ridurre la dose corrente di pralsetinib (paragrafo 4.2).

Potenti Induttori del CYP3A4

La somministrazione concomitante di pralsetinib con potenti induttori del CYP3A4 può comportare una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di pralsetinib, che può diminuire l'efficacia di pralsetinib. La somministrazione concomitante di 400 mg di pralsetinib come singola dose con rifampicina 600 mg una volta al giorno (un potente induttore del CYP3A4) ha ridotto la Cmax di pralsetinib del 30% e l'AUC 0-∞ del 68%. Pertanto, la somministrazione concomitante di pralsetinib conpotenti induttori del CYP3A4 (inclusi, ma non limitati a carbamazepina, fenitoina, rifabutina, rifampicina ed erba di San Giovanni [Hypericum perforatum]) deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4).

Substrati sensibili di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, P-gp, BCRP, OATP1B1, OATP1B3, OAT1, MATE1 e MATE2-K con ristretto indice terapeutico

La somministrazione concomitante di pralsetinib può alterare l'esposizione a substrati sensibili degli enzimi del CYP (CYP3A4, CYP2C9 e CYP2C8) e dei trasportatori (P-gp, BCRP, OATP1B1, OATP1B3, OAT1, MATE1 e MATE2-K). I farmaci substrati di questi enzimi del CYP e di questi trasportatori con ristretto indice terapeutico (inclusi, ma non limitati a ciclosporina, paclitaxel e warfarin) devono essere evitati.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Gavreto?


Sintomi

Nelle sperimentazioni cliniche con pralsetinib non sono stati segnalati casi di sovradosaggio. La dose massima di pralsetinib studiata clinicamente è di 600 mg per via orale una volta al giorno. Le reazioni avverse osservate a questa dose erano in linea con il profilo di sicurezza a 400 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.8).

Gestione

Non esistono antidoti noti per il sovradosaggio di Gavreto. In caso di sospetto sovradosaggio, è necessario sospendere il trattamento con Gavreto e istituire una terapia di supporto. Considerando l'ampio volume di distribuzione di pralsetinib e l'esteso legame proteico, è improbabile che la dialisi riesca a eliminare quantità significative di pralsetinib.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Gavreto durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne in età fertile/contraccezione nelle donne e negli uomini

Le donne in età fertile devono essere informate del fatto che pralsetinib può causare danno fetale (vedere paragrafo 5.3).

Prima di iniziare il trattamento con Gavreto deve essere verificato lo stato di gravidanza delle donne in età fertile.

Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive non ormonali altamente efficaci durante il trattamento e per almeno 2 settimane dopo l'ultima dose di Gavreto (vedere paragrafo 4.4).

Gli uomini con partner di sesso femminile in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci, compreso un metodo di barriera, durante il trattamento con Gavreto e per almeno 1 settimana dopo l'ultima dose di Gavreto.

Alle pazienti deve essere indicato di contattare subito l'operatore sanitario in caso di gravidanza nota o sospetta durante il trattamento con Gavreto.

Gravidanza

I dati relativi all'uso di pralsetinib in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

In base al suo meccanismo d'azione e ai risultati sugli animali, pralsetinib può arrecare danno al feto quando somministrato a donne in gravidanza.

Gavreto non deve essere usato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con pralsetinib.

Allattamento

Non è noto se pralsetinib o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.

Il rischio per il bambino allattato con latte materno non può essere escluso.

L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Gavreto e per 1 settimana dopo l'ultima dose.

Fertilità

Non esistono dati clinici relativi agli effetti di pralsetinib sulla fertilità.

In base ai dati non clinici di sicurezza, è possibile che la fertilità venga compromessa durante il trattamento con pralsetinib (vedere paragrafo 5.3). Prima del trattamento, uomini e donne devono richiedere una consulenza su come preservare in modo efficace la fertilità.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Gavreto sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Gavreto altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Si deve prestare cautela durante la guida di veicoli o l'uso di macchinari, in quanto i pazienti possono manifestare stanchezza durante il trattamento con Gavreto (vedere paragrafo 4.8).


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni capsula rigida contiene 100 mg di pralsetinib.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Contenuto della capsula

Ipromellosa

Cellulosa microcristallina

Amido pregelatinizzato

Idrogenocarbonato di sodio

Acido citrico

Magnesio stearato

Involucro della capsula

Blu brillante FCF (E133)

Ipromellosa

Biossido di titanio (E171)

Inchiostro di stampa

Gommalacca

Glicole propilenico (E1520)

Idrossido di potassio

Biossido di titanio (E171)


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Questo medicinale non necessita di particolari condizioni di temperatura per la conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Flacone in polietilene ad alta densità (HDPE) con chiusura a prova di bambino (in polipropilene) e sigillo a induzione e bustina di essiccante (gel di silice).

Confezioni da 60, 90 o 120 capsule.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Data ultimo aggiornamento: 08/04/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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