Kesimpta

25 aprile 2024

Kesimpta


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Cos'è Kesimpta (ofatumumab)


Kesimpta è un farmaco a base di ofatumumab, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici. E' commercializzato in Italia da Novartis Farma S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Kesimpta disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Kesimpta disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Kesimpta e perchè si usa


Kesimpta è indicato per il trattamento di pazienti adulti con forme recidivanti di sclerosi multipla (SMR) con malattia attiva definita da caratteristiche cliniche o radiologiche (vedere paragrafo 5.1).

Indicazioni: come usare Kesimpta, posologia, dosi e modo d'uso


Il trattamento deve essere avviato da un medico esperto nella gestione di patologie neurologiche.

Posologia

La dose raccomandata è 20 mg di ofatumumab da somministrare tramite iniezione sottocutanea con:
  • una somministrazione iniziale alle settimane 0, 1 e 2, seguita da
  • una somministrazione mensile successiva, a partire dalla settimana 4.
Dosi dimenticate

Se si dimentica un'iniezione, questa deve essere somministrata quanto prima senza attendere fino alla successiva dose pianificata. Le dosi seguenti devono essere somministrate agli intervalli raccomandati.

Popolazioni speciali

Adulti oltre i 55 anni di età

Non sono stati effettuati studi in pazienti con SM di età superiore ai 55 anni. In base ai limitati dati disponibili, non sono considerati necessari aggiustamenti della dose in pazienti oltre i 55 anni di età (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione renale

Non si prevede che i pazienti con compromissione renale richiedano un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Non si prevede che i pazienti con compromissione epatica richiedano un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di Kesimpta nei pazienti di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Il medicinale è destinato all'uso per autosomministrazione tramite iniezione sottocutanea.

Le sedi comuni per le iniezioni sottocutanee sono l'addome, la coscia e la parte superiore esterna del braccio.

La prima iniezione deve essere effettuata sotto la guida di un operatore sanitario (vedere paragrafo 4.4).

Le istruzioni complete per la somministrazione sono fornite nel foglio illustrativo.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Kesimpta


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Pazienti gravemente immunocompromessi (vedere paragrafo 4.4).

Infezione attiva severa fino a risoluzione (vedere paragrafo 4.4).

Tumori maligni in fase attiva.

Kesimpta può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne in età fertile

Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci (metodi che comportino tassi di gravidanza inferiori all'1%) durante il trattamento con Kesimpta e per 6 mesi dopo l'ultima somministrazione di Kesimpta.

Gravidanza

I dati relativi all'uso di ofatumumab in donne in gravidanza sono in numero limitato. Sulla base delle evidenze da studi sugli animali, ofatumumab può attraversare la placenta e causare la deplezione fetale delle cellule B (vedere paragrafo 5.3). Dopo la somministrazione endovenosa di ofatumumab a scimmie gravide, non è stata osservata teratogenicità durante l'organogenesi.

Sono stati segnalati casi di deplezione periferica transitoria delle cellule B e linfocitopenia nei neonati nati da madri esposte ad altri anticorpi anti CD20 durante la gravidanza. La durata potenziale della deplezione delle cellule B nei bambini esposti a ofatumumab in utero e l'impatto che la deplezione delle cellule B ha sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini sono sconosciuti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

Il trattamento con ofatumumab deve essere evitato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre superi il rischio potenziale per il feto.

Per aiutare a stabilire gli effetti di ofatumumab in donne in gravidanza, gli operatori sanitari sono incoraggiati a segnalare al rappresentante locale o al titolare dell'autorizzazione dell'immissione in commercio tutti i casi di gravidanza e le complicazioni che si verificano durante il trattamento o entro 6 mesi dopo l'ultima dose di ofatumumab, in modo tale da permettere il monitoraggio di queste pazienti attraverso il PRegnancy outcomes Intensive Monitoring programme (PRIM). Inoltre, tutti gli eventi avversi in gravidanza devono essere segnalati tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Allattamento

L'uso di ofatumumab nelle donne durante l'allattamento non è stato studiato. Non è noto se ofatumumab sia escreto nel latte umano. Nell'uomo, l'escrezione di anticorpi IgG nel latte avviene nei primi giorni dopo la nascita e diminuisce fino a basse concentrazioni poco dopo. Di conseguenza, non può essere escluso un rischio per il bambino allattato al seno durante questo breve periodo. Successivamente, ofatumumab può essere utilizzato durante l'allattamento al seno, se clinicamente necessario. Tuttavia, se la paziente è stata trattata con ofatumumab fino agli ultimi mesi di gravidanza, l'allattamento al seno può essere iniziato immediatamente dopo la nascita.

Fertilità

Non vi sono dati sugli effetti di ofatumumab sulla fertilità umana.

I dati non clinici non hanno dimostrato potenziali pericoli per l'uomo sulla base dei parametri di fertilità maschile e femminile valutati nelle scimmie.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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