Ketoprofene EG Stada

20 aprile 2024

Ketoprofene EG Stada


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Cos'è Ketoprofene EG Stada (ketoprofene)


Ketoprofene EG Stada è un farmaco a base di ketoprofene, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG

Confezioni e formulazioni di Ketoprofene EG Stada disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Ketoprofene EG Stada disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Ketoprofene EG Stada e perchè si usa


Trattamento del dolore locale di natura reumatica, traumatica a livello dei muscoli, delle articolazioni, dei tendini e dei legamenti; ad esempio traumi da sport.

Indicazioni: come usare Ketoprofene EG Stada, posologia, dosi e modo d'uso


Adulti: il gel deve essere applicato sulla parte dolente o infiammata da due a tre volte al giorno (3-5 cm, a seconda della estensione della parte interessata). La durata di trattamento non deve superare 1 settimana.

Massaggiare il gel sulla cute per qualche minuto. Si raccomanda di lavare le mani dopo l'applicazione.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Ketoprofene EG Stada


Ketoprofene EG STADA è controindicato nei seguenti casi:
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • pregressa ipersensibilità ad uno degli eccipienti;
  • pregresse reazioni di fotosensibilizzazione;
  • note reazioni di ipersensibilità, come ad es. sintomi d'asma e rinite allergica, al ketoprofene, fenofibrato, acido tiaprofenico, acido acetilsalicilico o ad altri FANS;
  • storia di allergia cutanea al ketoprofene, acido tiaprofenico, fenofibrato, filtri solari UV o profumi;
  • esposizione alla luce solare, anche quando il cielo è velato, inclusa la luce UV del solarium, durante il trattamento e nelle due settimane successive alla sua interruzione;
  • applicazione su alterazioni patologiche della pelle come eczema o acne; su cute infetta o su ferite aperte;
  • durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

Ketoprofene EG Stada può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


In assenza di dati clinici con la forma per uso topico cutaneo si fa riferimento alle forme per uso sistemico:

Gravidanza:

Non vi sono dati clinici associati all'utilizzo di formulazioni topiche di Ketoprofene EG STADA durante la gravidanza. Nonostante la minore esposizione sistemica rispetto alla somministrazione orale, non è noto se l'esposizione sistemica di Ketoprofene EG STADA raggiunta in seguito alla somministrazione topica possa essere nociva per un embrione/feto. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, Ketoprofene EG STADA non deve essere utilizzato, se non strettamente necessario. Laddove venga utilizzato, deve essere somministrata la dose più bassa possibile per il tempo più breve possibile.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, l'uso sistemico di inibitori della sintesi delle prostaglandine, tra cui Ketoprofene EG STADA, può indurre tossicità cardiopolmonare e renale nel feto. Al termine della gravidanza possono verificarsi un prolungamento del tempo di sanguinamento della madre e del neonato e il travaglio può essere ritardato. Di conseguenza, Ketoprofene EG STADA è controindicato durante l'ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

Allattamento:

Non sono disponibili dati sulla escrezione di ketoprofene nel latte materno. Il ketoprofene non è raccomandato nelle donne che allattano.

Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento, Ketoprofene EG STADA deve essere usato solo dopo aver consultato il medico e aver valutato con lui il rapporto rischio/beneficio nel proprio caso. Consultate il medico nel caso sospettiate uno stato di gravidanza o desideriate pianificare una maternità.

Quali sono gli effetti indesiderati di Ketoprofene EG Stada


Viene utilizzata la seguente convenzione di frequenza CIOMS: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Disturbi del sistema immunitario
  • non nota: shock anafilattico, angioedema, reazione di ipersensibilità.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
  • non comune: reazioni cutanee localizzate come eritema, eczema, prurito e sensazione di bruciore.
  • raro: reazioni dermatologiche, fotosensibilizzazione ed orticaria.
Si sono verificati raramente casi di reazioni avverse più gravi, come eczema bolloso o flittenulare, che possono estendersi oltre la zona di applicazione o divenire generalizzate.

Non nota: dermatite bollosa, sindrome di Stevens-Johnson.

Patologie renali e urinarie
  • molto raro: casi di peggioramento di una preesistente insufficienza renale.
Sono stati riportati anche isolati casi di reazioni avverse di tipo sistemico come disturbi renali.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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