16 gennaio 2021
Mibeg
Cos'è Mibeg (iobenguano)
Mibeg è un farmaco a base di
iobenguano, appartenente al gruppo terapeutico
Radiofarmaceutici diagnostici. E' commercializzato in Italia da
Mallinckrodt Radiopharmaceuticals Italia S.p.A.Confezioni e formulazioni di Mibeg disponibili in commercio
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Mibeg disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e
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A cosa serve Mibeg e perchè si usa
Medicinale solo per uso diagnostico.
- Localizzazione mediante diagnosi scintigrafica di tumori che derivano da tessuto originato embriologicamente dalla cresta neurale. Questi sono feocromocitomi, paragangliomi, chemodectomi e ganglioneuromi.
- Rilevazione, stadiazione e follow up nella terapia dei neuroblastomi.
- Valutazione dell'uptake di iobenguano. La sensibilità della visualizzazione diagnostica è differente per le entità patologiche elencate.
- I feocromocitomi ed i neuroblastomi sono sensibili nel 90% circa dei pazienti, i carcinoidi nel 70% ed i carcinomi midollari della ghiandola tiroide (MCT) soltanto nel 35%.
- Studi sulla funzionalità della midollare del surrene (iperplasia) e del miocardio (innervazione simpatica).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Mibeg
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Mibeg può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Donne in età fertile
Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbio riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative (se esistenti), che non utilizzino radiazioni ionizzanti.
Gravidanza
Non sono stati condotti studi sulla tossicità riproduttiva negli animali (vedere paragrafo 5.3). Le procedure con radionuclidi alle quali vengono sottoposte le donne in stato di gravidanza comportano dosaggi di radiazioni per il feto. Durante la gravidanza è bene svolgere soltanto gli esami indispensabili, quando il probabile beneficio supera i rischi potenziali per la madre e il feto.
Allattamento
Prima di somministrare un prodotto medicinale radioattivo a una madre che allatta al seno, è necessario prendere in considerazione la possibilità di posticipare ragionevolmente l'esame fino all'interruzione dell'allattamento e stabilire se è stato scelto il radiofarmaco maggiormente appropriato, tenendo conto della secrezione di attività nel latte materno. Se la somministrazione è considerata necessaria, è bene interrompere l'allattamento al seno per tre giorni ed il latte prodotto deve essere eliminato. L'allattamento al seno può essere ripreso quando il livello nel latte non comporta un dosaggio di radiazioni per il bambino superiore a 1 mSv.
Fertilità
Non sono stati condotti studi sulla tossicità riproduttiva negli animali (vedere paragrafo 5.3).
Nota:
Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.Fonte:
CODIFA - L'informatore farmaceuticoTags:
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