Xenazina

24 aprile 2024

Xenazina


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Cos'è Xenazina (tetrabenazina)


Xenazina è un farmaco a base di tetrabenazina, appartenente al gruppo terapeutico Neurologici: neurolettici. E' commercializzato in Italia da Zentiva Italia S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Xenazina disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Xenazina disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Xenazina e perchè si usa


Disordini del movimento associati a Corea di Huntington.

Xenazina 25 mg è indicato anche nel trattamento della discinesia tardiva da moderata a severa invalidante e/o socialmente imbarazzante. Tale condizione deve permanere anche dopo sospensione di una terapia con antipsicotici, oppure nei casi in cui non c'è possibilità di interrompere il trattamento antipsicotico; indicato anche in casi in cui la discinesia persiste nonostante riduzione del dosaggio dell'antipsicotico o sostituzione con antipsicotici atipici.

Indicazioni: come usare Xenazina, posologia, dosi e modo d'uso


Adulti

Il dosaggio e la somministrazione sono variabili e vanno adattati alle condizioni del singolo paziente.

Un corretto dosaggio di tetrabenazina richiede, infatti, un'attenta titolazione della terapia per determinare la dose adatta a ciascun paziente. Quando prescritta per la prima volta, la terapia con tetrabenazina deve essere titolata lentamente per diverse settimane per consentire l'identificazione di una dose per uso cronico che riduca i sintomi e sia ben tollerata.

Lo schema che segue deve pertanto essere considerato solo una guida.

Posologia

Disturbi del movimento associati a malattie organiche del sistema nervoso centrale (Corea di Huntington)

Si raccomanda di iniziare con un dosaggio di 25 mg, 1-3 volte al giorno. Si può aumentare la dose giornaliera di 25 mg, ogni 3 o 4 giorni, fino ad una dose massima giornaliera di 200 mg, oppure fino a raggiungere la dose limite tollerata, indicata dalla comparsa di effetti indesiderati, indipendentemente da quale sia la dose più bassa.

Se non si ottiene un miglioramento al dosaggio massimo, in 7 giorni di terapia, è poco probabile che il medicinale risulti efficace aumentando ulteriormente il dosaggio o prolungando il periodo di trattamento. Si deve considerare la sospensione del trattamento in mancanza di beneficio oppure quando gli effetti indesiderati non siano tollerati dal paziente.

Discinesia tardiva

Si raccomanda di iniziare con 12,5 mg al giorno e, successivamente, di aumentare gradualmente il dosaggio in funzione della risposta. Si deve considerare la sospensione del trattamento in mancanza di beneficio oppure quando gli effetti indesiderati non siano tollerati dal paziente.

Popolazioni speciali

Anziani

Non sono stati condotti studi specifici nell'anziano. Tuttavia, Xenazina 25 mg è stato somministrato in anziani, al dosaggio standard, senza particolari problemi. L'esperienza clinica suggerisce comunque che siano impiegate dosi iniziali e di mantenimento, ridotte.

Reazioni avverse simil-Parkinsoniane sono relativamente comuni in questi pazienti e possono essere dose-limitanti.

Popolazione pediatrica

Non sono disponibili studi clinici adeguatamente controllati nei bambini, pertanto non possono essere fornite specifiche raccomandazioni sul dosaggio di Xenazina da utilizzare in pediatria.

Danno renale

Non è stato studiato l'utilizzo di tetrabenazina in pazienti con danno renale. La limitata esperienza clinica disponibile suggerisce che il trattamento sia iniziato con metà della dose impiegata nell'adulto (12,5 mg al giorno, pari a mezza compressa), titolando poi lentamente e con cautela, sulla base della risposta e della tollerabilità individuali.

Modo di somministrazione

Uso orale.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Xenazina


Tetrabenazina è controindicata:
  • in caso di ipersensibilità al principio attivo (tetrabenazina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • in caso di tendenza al suicidio;
  • in caso di depressione non trattata o trattata non adeguatamente;
  • durante la gravidanza e/o l'allattamento al seno;
  • in pazienti in trattamento con inibitori delle monoamino ossidasi (MAOI) o che li hanno assunti nei 14 giorni precedenti all'assunzione di tetrabenazina (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 4.8);
  • in presenza di funzionalità epatica ridotta (punteggio Child-Pugh tra 5 e 9);
  • durante il trattamento con reserpina (vedere paragrafo 4.5);
  • in presenza di Parkinsonismo e rigidità ipocinetica.

Xenazina può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non ci sono dati sufficienti sull'uso di tetrabenazina nelle donne in gravidanza.

Studi condotti su animali hanno dimostrato una tossicitá riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Non è ben noto il potenziale rischio negli esseri umani. Tetrabenazina non deve essere usata durante la gravidanza ed in donne in età fertile che non usano contraccettivi.

Gli effetti di tetrabenazina sul travaglio e sul parto negli esseri umani non sono noti.

Allattamento

Non è noto se la tetrabenazina o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno.

Non si puó escludere il rischio per il bambino in allattamento.

Tetrabenazina è controindicata durante l'allattamento al seno (vedere paragrafo 4.3).

Fertilità

Studi condotti su animali con tetrabenazina non hanno evidenziato effetti sulla gravidanza o sulla sopravvivenza nell'utero.

È stato osservato un aumento della lunghezza del ciclo femminile e un ritardo nella fertilità.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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