Hpv positivo

19 marzo 2022

Hpv positivo


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10 febbraio 2022

Hpv positivo

Buon giorno dal 2011 al 2014 ho sempre avuto pap test negativo ma hpv positivo con conseguente colposcopia ed esito CIN 1. Nel 2015 il virus non era presente quindi controllo a 5 anni. Sia nel 2020 che nel 2021 pap test negativo è hpv positivo. Ho fatto colposcopia (aspetto biopsia) ma esito trasformazione anomala TA 1. Ho 47 anni posso fare il vaccino? Anche se hpv positiva? Sono molto in ansia

Risposta del 14 febbraio 2022

Risposta a cura di:
Dott.ssa DANIELA PELOTTI


Nonostante la letteratura confermi che l’HPV sia un fattore di rischio, l’infezione non è né necessaria né sufficiente affinché si manifesti il carcinoma squamoso del collo dell’utero. . Sebben una infezione da virus HPV colpisca in genere alcune donne, la percentuale delle donne che sviluppa un tumore è decisamente molto minore, solo in una piccola percentuale dei casi di infezione il sistema immunitario non riesce a liberarsi del tutto dal virus, che invece persiste ed alla fine causa il cancro, con un tempo di latenza addirittura di decenni. La mucosa vaginale, come tutte le mucose del nostro corpo (e non solo quella intestinale) ospita una microflora composta da batteri ed altri micro-organismi benefici che tengono sotto controllo la presenza dei microorganismi patogeni. Una alimentazione scorretta, basata sul consumo di farine raffinate, con glutine, processate, cibi zuccherati, ed altri prodotti assolutamente innaturali concorre alla genesi della disbiosi sia intestinale che vaginale indebolendo il sistema immunitario. L’HPV potrebbe essere solo un agente opportunistico che si insedia quando, a causa della disbiosi, lo stato delle mucose (e dell’organismo in generale) degenera e le difese immunitarie si abbassano. Il ruolo dell’intestino appare essenziale nel causare o quanto meno predisporre il terreno per l’insorgenza di tutte le patologie del collo dell’utero.

Dott. Ssa Daniela Pelotti
Specialista attività privata
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Molinella (BO)
Risposta del 19 marzo 2022

Risposta a cura di:
Dott.ssa DANIELA PELOTTI


Nonostante la letteratura confermi che l’HPV sia un fattore di rischio, l’infezione non è né necessaria né sufficiente affinché si manifesti il carcinoma squamoso del collo dell’utero. . Sebben una infezione da virus HPV colpisca in genere alcune donne, la percentuale delle donne che sviluppa un tumore è decisamente molto minore, solo in una piccola percentuale dei casi di infezione il sistema immunitario non riesce a liberarsi del tutto dal virus, che invece persiste ed alla fine causa il cancro, con un tempo di latenza addirittura di decenni. La mucosa vaginale, come tutte le mucose del nostro corpo (e non solo quella intestinale) ospita una microflora composta da batteri ed altri micro-organismi benefici che tengono sotto controllo la presenza dei microorganismi patogeni. Una alimentazione scorretta, basata sul consumo di farine raffinate, con glutine, processate, cibi zuccherati, ed altri prodotti assolutamente innaturali concorre alla genesi della disbiosi sia intestinale che vaginale indebolendo il sistema immunitario. L’HPV potrebbe essere solo un agente opportunistico che si insedia quando, a causa della disbiosi, lo stato delle mucose (e dell’organismo in generale) degenera e le difese immunitarie si abbassano. Il ruolo dell’intestino appare essenziale nel causare o quanto meno predisporre il terreno per l’insorgenza di tutte le patologie del collo dell’utero.

Dott. Ssa Daniela Pelotti
Specialista attività privata
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Molinella (BO)


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