L'ecstasy sballa cervello e altri organi

09 novembre 2010
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L'ecstasy "sballa" cervello e altri organi



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Gli effetti dell'ecstasy sull'organismo provocano danni al cervello, ai reni, al fegato e perfino al sistema immunitario. Lo riporta Roberta Pacifici tossicologa dell'osservatorio droga dell'Istituto superiore di sanità. Ma è il connubio dell'ecstasy con alcol e altre droghe sintetiche a creare un mix che agisce contemporaneamente su tre livelli. «Il primo riguarda il sistema nervoso centrale» spiega Pacifici «i cui danni sono simili a quelli che si instaurano nella demenza di Alzheimer; alcuni di questi sono irreversibili anche dopo aver smesso il consumo». Il secondo livello è il danno multiorgano che ricade sul fegato, sui reni, il pancreas. «Ma l'aspetto determinante è l'imprevedibilità della reazione del giovane a questo mix di sostanze. Per alcuni c'è una ipersensibilità che può dare effetti immediati come l'epatite fulminante, sempre più frequente. Inoltre la stessa quantità di sostanze in persone diverse provocano danni che non si possono prevedere». Il terzo livello di azione, scoperto recentemente proprio dai ricercatori dell'Iss, riguarda il sistema immunitario: «I consumatori di ecstasy» aggiunge Pacifici «hanno una maggiore suscettibilità alle infezioni per un indebolimento delle difese contro virus e batteri. Le insufficienze epatiche fulminanti da ecstasy, rare ma in aumento, a volte richiedono un intervento salvavita come il trapianto di fegato; in brevissimo tempo dopo l'assunzione dell'ecstasy, in alcuni casi si può presentare un'insufficienza epatica acuta e gravissima, che porta prima al coma e poi alla morte se non si procede al trapianto di fegato nel giro di pochissimi giorni».



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