C'è medico e medico

27 settembre 2010
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C'è medico e medico



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Una volta un professore universitario ottimista disse che glistudenti, anche se non sanno nulla di quanto il docente spiega,capiscono con una sorta di sesto senso se chi insegna è bravo.L'impressione è che non sia così per la scelta del medico,come conferma anche l'ultimo intelligentissimo (edivertentissimo) libro del genovese Paolo Cornaglia Ferraris. Iltitolo del resto è un impegno preciso ''Il buon medico, chi,come, dove trovarlo'', e al termine della lettura si può direche viene rispettato. Cornaglia Ferraris è egli stesso unmedico, un pediatra, che ha lavorato a lungo in una strutturapubblica (il celebre Gaslini di Genova) ne è stato estromessoper la sua franchezza, riversata ovviamente in un libro (Camicie pigiami, Laterza).
In quest'ultimo lavoro, l'autore riesce a mettere sotto ilmicroscopio i principali vizi, tutti potenzialmente pericolosialmeno per il portafoglio, dell'offerta di salute in Italia.
Questo significa delineare le diverse figure di medico nellequali ci si imbatte ed è impagabile a questo proposito ilritratto del medico con sei specializzazioni diverse oppure deidue ''opposti estremisti'', l'uno che disprezza tutto ciòche è in qualche misura medicina complementare e l'altro chenon accetta che quello.
Tuttavia significa anche avere ben chiari i difetti deipazienti.
Ma è soprattutto nel mettere a nudo i meccanismi con i qualipubblico e medici formano le loro opinioni, la loro concezionedella salute e dei mezzi per ottenerla (e fornirla), che illibro si rivela di una precisione micidiale: il ruolo delleaziende del farmaco, degli enti che dovrebbero curarel'aggiornamento e, ovviamente anche di Internet. E un ampiospazio è riservato anche all'analisi delle strutture allequali ci si rivolge per essere curati (l'ospedale,l'università il distretto, la casa di cura privata).
Coerentemente alla sua storia, Cornaglia Ferraris tratta questomateriale con lo stesso rigore riservato alle pubblicazioniscientifiche e così non si incontra una gustosa descrizione, unaneddoto o un dato che non abbiano la loro referencebibliografica.
Infine, si tenga presente che nel libro non c'è traccia dellavisione paternalistica ancora imperante della medicina, e quindinon si condanna il fatto che il paziente cerchi di appropriarsidi conoscenze e informazioni relative a diagnosi, cura eprevenzione, e tantomeno che abbia un ruolo più attivo anchenella scelta e nella decisione. Semmai, ancora una volta, sicerca di indicare quali errori vadano evitati anche in questoprocesso di emancipazione, che non deve coincidere con ilconsumismo di prestazioni di varia natura o con il rifiuto dellacura.
Non è un caso, dunque, che Cornaglia Ferraris abbia anchefondato l'associazione ''Camicie pigiami'', con tanto di sito web, che si pone propriol'obiettivo di migliorare il rapporto tra i medici e icittadini in cerca del recupero, e della conservazione, dellasalute.
Non volendo essere da meno in fatto di trasparenza, concluderemoche in ''Il buon medico'' è citato anche Dica33.it, inparticolare per il nostro glossario.



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