L'incontro: Andrea Panati di Ego Wellness Resort

05 maggio 2015
Aggiornamenti e focus

L'incontro: Andrea Panati di Ego Wellness Resort



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Il nostro Trainer of the Week è Andrea Panati di EGO Wellness Resort di Lucca.

Andrea, ci "mostri" la tua carta d'identità?

Sono nato a Lucca il 25 aprile 1985. A Pescia, dove da subito sono andato ad abitare, ho sempre coltivato la passione per lo sport e l'esercizio fisico. Mi sono avvicinato allo sport, in primis al calcio, perché mi divertiva e mi dava l'opportunità di coltivare nuove amicizie. Crescendo, al calcio ho affiancato altri sport, anche individuali (tennis, nuoto, sci, mountain bike...) la cui pratica prosegue tuttora per i benefici che ne traggo sia a livello fisico (ci si sente costantemente attivi) che psicologico (scarico dello stress accumulato) .

Ci racconti il tuo percorso nel mondo del fitness?

Nel settore in cui ho coltivato il mio hobby e alcune delle mie passioni, ho ricercato e trovato la mia professione. Da circa nove anni lavoro alla EGO Wellness Resort di Lucca, un Centro Wellness all'avanguardia, premiato anche recentemente al Forum Club di Bologna come "Club dell'anno". Ho conosciuto questo Centro nove anni fa grazie all'Università degli Studi di Pisa: frequentando la Facoltà di Scienze Motorie, al terzo anno di corso, ho potuto trascorrere le mie ore di tirocinio in questo Centro e ho potuto fare esperienza affiancando Istruttori esperti in vari ambiti del Fitness. Sono rimasto subito affascinato da questo mondo, ma in particolare da due caratteristiche proprie di questo Club: innanzitutto da una gestione incentrata completamente sulla soddisfazione del cliente (la cosiddetta customer satisfaction) e, in secondo luogo, caratteristica non meno importante, la tendenza all'eccellenza, la costante ricerca di miglioramento attraverso studi specialistici finalizzati alla crescita dal punto di vista tecnico- professionale e relazionale con il proprio "ego" e con gli altri. I due temi sono imprescindibili per chiunque abbia intenzione di intraprendere seriamente il lavoro in questo settore in continua evoluzione. Nove anni fa, quando appunto ho iniziato a lavorare in questo Centro, mi sentivo appagato, ma - come credo accade a ogni fresco studente universitario - in possesso di numerose nozioni teoriche, ma inevitabilmente non sufficientemente dotato della necessaria esperienza pratica. Per annullare il gap, ho approfondito via via le mie conoscenze e ho iniziato a lavorare come Istruttore di Sala Fitness per poi diventare Istruttore di Striding, di Tonificazione, di Power Plate (Pedana Vibrante), di Functional Training, sino a conseguire la qualifica di Personal Trainer e, quale ultima mia specializzazione, Istruttore di Group Cycling.

Come si svolge la tua giornata- tipo?

La mia giornata- tipo inizia presto. Sveglia alla 6,30 per consumare la colazione costituita da un bicchiere di latte parzialmente scremato con cereali e un toast. Alle 7 sono già al lavoro. Verso le 11 faccio un break con uno snack energetico proteico. A pranzo cerco di variare un po' la mia alimentazione: alcune volte mi preparo un pollo alla griglia con olio extravergine di oliva. Oppure, in assenza di tempo disponibile, qualcosa di più veloce (come tacchino o filetti di tonno o salmone accompagnati da pane integrale) . Finisco il mio pranzo con yogurt magro al quale aggiungo delle nocciole. Riprendo il lavoro nel primo pomeriggio e verso le 17 faccio un secondo break con frutta di stagione. Finito il lavoro utilizzo ogni giorno il mio tempo libero per un'ora, al massimo, di allenamento. Per cena solitamente consumo fette di bresaola accompagnate da scaglie di parmigiano o grana e 4 o 5 grissini integrali, ma alcune volte, da buon italiano, mi concedo una pizza, un "vizio" al quale non so proprio sottrarmi!

Quanto conta l'alimentazione nella tua attività?

Nella mia attività l'alimentazione conta al pari dell'attività fisica; quantificherei nel 60% a favore dell'alimentazione e 40% a favore dell'attività fisica le componenti finalizzate al benessere, allo "stare in forma", sempre ricordando che sono imprescindibili per ottenere i risultati "desiderati".

Quali sono secondo te i punti chiave di una preparazione ottimale?

Mi alleno al massimo un'ora ogni giorno, cercando di migliorare tutte le capacità condizionali dalla postura alla resistenza cardiovascolare fino al trofismo muscolare. Ecco perché mi alleno con sessioni di Pilates (miglioramento della postura e allungamento muscolare), di Group cycling o Striding (resistenza cardiovascolare) e di Functional Training (corretta fusione tra tutte queste capacità) .

Qual è il tuo personale concetto di benessere?

Il mio allenamento rispecchia il mio concetto di benessere: per questo lo consiglio a tutti i miei allievi e ai miei amici.

Un attrezzo irrinunciabile per il tuo fisico?

Un attrezzo a cui proprio non posso rinunciare è il TRX. Lo ritengo molto versatile perché con esso posso fare miliardi di esercizi sempre diversi. Sfruttando la sua estrema facilità di trasporto (entra comodamente in uno zaino ed è di peso limitatissimo) questo attrezzo può essere peraltro usato sia in palestra che all'aria aperta.

Quali sono i falsi miti più comuni da cui si deve difendere chi vuole allenarsi seriamente in sala?

Anche se rispetto a dieci o vent'anni fa gli istruttori e gli stessi clienti dei Centri fitness sono più preparati e hanno più cultura sull'allenamento, in palestra ancora oggi mi trovo a dover contrastare e chiarire alcuni "falsi miti". Me ne vengono in mente tre in particolare:

1) ci sono ancora molte persone che per dimagrire pensano di allenarsi solo con l'attività cardiovascolare

2) che per snellire la zona addominale basti fare molti esercizi di "crunch" o torsione del busto per le fantomatiche "maniglie dell'amore"

3) c'è la convinzione, per le ragazze, di non usare o fare esercizi con i pesi nel timore di ingrossare la muscolatura.

Non scendo nei dettagli tecnici sul perché queste tre concezioni sbagliate da cui difendersi sono assolutamente da considerare falsi miti, qualsiasi trainer qualificato saprà illustrarveli prima di programmare un percorso di allenamento. Vedrete che così i risultati arriveranno. Ovvio che, come precedentemente detto, oltre all'allenamento, per raggiungere i risultati desiderati, conta moltissimo l'alimentazione.

Chi sono i tuoi miti sportivi? E le tue fonti di ispirazione?

Nel mio lavoro ritengo che la ricerca scientifica sull'allenamento sia essenziale; per questo motivo mi aggiorno costantemente per essere sempre all'avanguardia, acquistando testi specifici o frequentando corsi di formazione. Colgo l'occasione quindi per ringraziare pubblicamente il dr. Enrico Guerra e il suo staff, l'organizzazione ELAV nel suo complesso, perché è una delle pochissime che fa ricerca scientifica in Italia e introduce costantemente idee e concetti innovativi.

Hai un contatto diretto con il pubblico: cosa suggeriresti al "settore" per migliorarsi e per motivare le persone all'esercizio fisico in un centro?

Oltre alla ricerca scientifica sono convinto che al nostro settore servano professionisti che facciano vivere a tutti i praticanti esperienze di allenamento coinvolgenti. Non mi riferisco solo a quelli che da tempo sono iscritti in palestra, ma a tutte quelle persone che, per i più disparati motivi, ancora non la frequentano e che, grazie a un passaparola positivo, siano invogliate a cambiare il loro stile di vita. Laura Cristina e Ivan Robustelli, Claudio Noferi, Alessandro Bensi e Alice Elamm (Group Cycling), Martin Mitchel ed Edward Sanchez (Zumba), Guido Bruscia e Igor Castiglia (Functional Training) sono alcuni dei professionisti che ispirano la loro attività a questi principi. Sono convinto che il settore del fitness abbia notevoli potenzialità di sviluppo soprattutto per i riflessi positivi che l'esercizio fisico induce sul piano della salute. Per allargare sempre più la fascia dei nuovi clienti, lavorando costantemente e contemporaneamente per mantenere gli abituali frequentatori, occorre però far leva soprattutto sul fattore motivazionale sempre relazionandosi nel modo più appropriato col potenziale cliente, accogliendolo nel modo migliore, ascoltando le ragioni che lo hanno convinto ad avvicinarsi al Centro, cercando poi, una volta iscritto, di metterlo al più presto a proprio agio in un ambiente per lui nuovo, consigliandolo infine per un'attività personalizzata. Il cliente, dopo, deve essere sempre seguito cercando di soddisfare ogni sua legittima esigenza, favorendo la fidelizzazione ed evitando un abbandono precoce, un fenomeno che nel nostro Centro si manifesta con una frequenza inferiore alla media. Tra i criteri ispiratori che caratterizzano la gestione del club presso il quale lavoro mi viene spontaneo sottolineare i costanti investimenti in attrezzature all'avanguardia (per esempio, la nuova linea Artis di Technogym) . Credendo fermamente negli ampi spazi che il mercato oggi offre al mondo del fitness è mia intenzione continuare a impegnarmi in questa direzione; la soddisfazione del cliente, la sua certezza di aver perseguito gli obiettivi prefissati, soprattutto il raggiungimento da parte sua del benessere, costituiscono infatti il giusto appagamento che un Istruttore come me riceve nel suo stimolante lavoro.



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