Il potere del sorriso al servizio dei Trainer

16 luglio 2015
Aggiornamenti e focus

Il potere del sorriso al servizio dei Trainer



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Fin dai primi studi sull'espressione delle emozioni negli uomini e negli animali di Darwin (1872), è risultato evidente il legame diretto tra il "sentito" e il "mostrato" ma, verso la fine degli anni Ottanta del secolo scorso, e più precisamente nel 1988, lo psicologo Fritz Strack dell'UniversitaÌ di Würzburg (Germania) condusse un interessantissimo esperimento per verificare il processo inverso ovvero capire se e quanto i nostri gesti possono condizionare i nostri stati emotivi. Lo psicologo suddivise classi di persone per far loro visionare un cartone animato mediamente divertente. Alla metà delle classi impose di tenere una penna tra i denti (atteggiamento indotto della bocca come nell'atto del sorriso) durante la visione, l'altra metà fu invece costretta a tenere una penna tra le labbra (atteggiamento indotto della bocca nell'espressione della tristezza) . Al termine del filmato venne condotto un test per valutare il livello di "divertimento procurato" dal filmato appena visto. I risultati furono molto precisi e sempre concordanti: le classi "penna tra i denti" valutarono sempre e sensibilmente più divertente il filmato rispetto alle classi "penna tra le labbra". Gli psicologi con questi e altri test dimostrarono una cosa che "si sapeva" ma che fino a quel momento non aveva avuto, fino a quel momento, una prova scientifica: non solo le emozioni condizionano i gesti ma gli stessi gesti possono condizionare i nostri stati emotivi. Si è stimato, recentemente, che l'effetto generato da un minuto di sorriso (indotto o forzato che sia) equivale a circa 45 minuti di rilassamento e questo riflesso non è legato esclusivamente al sorriso ma a tutte le posture e le gestualità che si possono definire "positive" che generano effetti benefici sulla fisiologia delle persone solo per il fatto di essere compiute e non per lo stato che le ha "generate". Il movimento di un corpo prima bloccato, una postura che da chiusa diventa aperta o un muscolo che da contratto si rilassa sono tutti elementi che genereranno benessere nell'individuo.

Un Trainer deve essere pienamente consapevole che può indurre benessere semplicemente attraverso le posture potendo aiutare, in questo modo, il proprio cliente a superare le "naturali" resistenze alla fatica e al dispendio energetico non finalizzato alla sopravvivenza o al soddisfacimento di un bisogno a breve termine. Il semplice atto del ridere, il mantenimento di una postura aperta e rilassata o il semplice movimento, indipendentemente dallo stato mentale che elabora comicitaÌ e umorismo o piacere nel fare quella singola cosa, produce già da sola benefici effetti fisiologici e psicologici: si tratta di strumenti straordinari e semplici che possono amplificare i risultati di un programma di allenamento tecnicamente ineccepibile (che pretendiamo da un Trainer...) .

Roberto Tiby
Formatore e Docente in ambito, Marketing e Comunicazione



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