Frequenza cardiaca: formula di Cooper e test massimale

24 febbraio 2016
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Frequenza cardiaca: formula di Cooper e test massimale



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La frequenza cardiaca, che per comodità chiameremo FC, è il valore di riferimento più semplice, più chiaro e più verificabile in un atleta (e chiamerò atleti anche i praticanti di fitness, per non confondersi) . Il cardiofrequenzimetro è lo strumento per monitorare la FC, qualcuno è più sofisticato di altri, ma lo scopo è quello: osservare l'intensità cardiovascolare dell'allenamento. Esiste un valore di riferimento importante, nell'allenamento cardiovascolare appunto, che è la massima frequenza cardiaca. Per valutare la massima frequenza cardiaca (teorica), quante volte - noi trainer - abbiamo utilizzato la formula che sottrae l'età al valore di 220? O meglio, l'abbiamo enunciata e sbandierata tante volte ma raramente l'abbiamo usata. Ma di fatto, chiunque si definisca istruttore di fitness conosce il significato di questo valore. Ma, udite udite, sorprendentemente non vi è alcuna traccia di ricerche riguardo a questo calcolo. Infatti, l'origine della formula nasce da una valutazione superficiale, basata sull'osservazione di un adattamento cardiaco lineare, relativa a una serie di dati medi rilevati nel 1971. Già in quell'anno la comunità scientifica si era accorta dell'imprecisione della formula, ma non avendo un'alternativa decorosa, i ricercatori l'hanno dichiarata accettabile. Conferendone, di fatto, l'ufficialità.

La formula risultò comoda in quanto la frequenza cardiaca è una misura facile da rilevare, e viene normalmente utilizzata per valutare la risposta del cuore rispetto all'esercizio ma anche per il recupero. Durante uno sforzo incrementale il battito aumenta ma, si sa, esiste un limite oltre che non è possibile superare. Dalla valutazione empirica del limite si poteva così passare velocemente a tutti i calcoli del caso, senza bisogno di un test da campo massimale.

Se vogliamo fare una brevissima storia della frequenza cardiaca possiamo dire che la formula FCmax = 220- età deriva da una riflessione di Karvonen, un fisiologo finlandese, che correlava la FCmax con il concetto di frequenza cardiaca di riserva. Occorre dire che lo studioso ha più volte affermato di non aver mai pubblicato ricerche riguardo a questa formula, in quanto ne ha scritto e parlato (e naturalmente questo era più che lecito) ma senza mai aver prodotto una pubblicazione, in quanto non esistevano parametri scientifici per la sua validazione. Quando anni fa fu chiesta a Karvonen qualche delucidazione, lui invitò a porre le eventuali domande al dottor Astrand, un fisiologo svedese, in quanto quest'ultimo ne sapeva senz'altro di più. Astrand, effettivamente, fece una cosa molto interessante per parametrare la frequenza cardiaca massima. Il fisiologo svedese ha acquisito dati relativi alla FCmax confrontando 225 soggetti (115 maschi, 110 femmine) di età 24- 33 anni dopo averli testati con il tapis roulant.

Il risultato fu che esiste una correlazione interessante tra la diminuzione della FC e l'aumento dell'età, ma il margine di errore è notevole, tanto che come prova scientifica ha un valore relativo. Sembra comunque - proseguendo nella ricerca del responsabile della formula - che l'origine della citazione (appunto, FCmax = 220 - età) sia da imputarsi non a lui ma a Fox e collaboratori anche se - come ha spiegato Tanaka, fisiologo della Texas University - Fox ha comunicato questa formula rifacendosi a una review di altri studi.

Il grafico di Fox risulta comunque più preciso rispetto a quello di Astrand.

Si sa che - Tanaka in testa - molti fisiologi si sono cimentati con formule per la determinazione della massima frequenza cardiaca, ma il risultato rimane comunque un dato statistico, non confortato da un percorso scientifico.

Non esiste quindi, attualmente, un metodo sperimentale accettabile per stimare FCmax.

La formula più precisa per stimare la Fc Max HRmax sembra essere quella di Inbar (questo non lo conoscevate eh?) ed è questa:

205,8 - 0,685 x età

Ed è quella che ha il margine di errore più ridotto. Ma quello che suggerisco sempre, per valutare l'esatto valore di Fcmax di un soggetto, occorre sottoporlo a un test massimale. Quale? Per esempio, fargli correre i 300 metri al massimo della sua velocità. Continuate a tenere d'occhio il cardiofrequenzimetro anche quando l'atleta ha terminato la prova. Per qualche secondo la FC salirà ancora. Il cardiofrequenzimetro vi dirà la verità...

Ma 220 - età non era la formula di Cooper? Altro errore, Cooper è solamente il soggetto al quale la maggioranza della letteratura ha dato la paternità della formula. E lui, con tutta onestà, lo ammette. In realtà è uno dei tanti ricercatori che ne ha approvato l'uso…

Stefano Carlini
(direttore didattico dell'Accademia Italiana Wellness, docente Facoltà di Scienze Motorie di Urbino)



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