Morte cardiaca improvvisa extra-ospedaliera: importante apprendere il basic life support

10 ottobre 2016
Aggiornamenti e focus

Morte cardiaca improvvisa extra-ospedaliera: importante apprendere il basic life support



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L'addestramento di base al primo soccorso (BLS) può essere addirittura più importante del numero di defibrillatori automatici esterni (AED) dislocati sul territorio nel ridurre le morti cardiache improvvise extra- ospedaliere, secondo uno studio francese presentato a Roma al Congresso annuale della Società europea di cardiologia. «La componente educazionale è la pietra angolare dei programmi per migliorare l'uso dei defribillatori da parte del pubblico, assieme alla disponibilità degli apparecchi» esordisce la prima autrice Nicole Karam, del Sudden Death Expertise Center, a Parigi in Francia. «Ne consegue che aumentare il numero di defibrillatori automatici esterni sul territorio senza istruire le persone al Bls non migliorerà la sopravvivenza da arresto cardiaco improvviso: se si vuole farlo, bisogna implementare le due strategie» scrivono i ricercatori, che hanno verificato l'efficacia dell'attuazione in territorio francese di due strategie per ridurre la mortalità da arresto cardiaco improvviso extra- ospedaliero: il semplice accesso ai defibrillatori automatici collocati nelle aree aperte al pubblico o l'addestramento di base al primo soccorso.

Per studiare l'impatto di questi programmi gli autori hanno misurato il numero di defibrillatori automatici esterni, la quantità di persone che avevano ricevuto il BLS e il numero di arresti cardiaci improvvisi legati all'attività sportiva in 51 distretti francesi, per un totale di 29 milioni di abitanti, nell'arco di un quinquennio. Ed ecco i risultati: la quota di individui addestrati al primo soccorso variava, a seconda del distretto, da 6. 955 a 36. 636 per 100.000 abitanti, mentre il numero di defibrillatori automatici esterni oscillava da 5 a 3. 399 dispositivi per 100.000 abitanti in 1. 000 km2. Ma il dato interessante è che la sopravvivenza dopo un arresto cardiaco era peggiore nei distretti con bassi livelli di addestramento al BLS o con scarsa disponibilità di defibrillatori automatici esterni. Ecco qualche numero: nei quartieri con bassi tassi di istruzione al BLS la sopravvivenza a un arresto cardiaco era rispettivamente del 4,7% e del 5,9% in caso di bassa o alta disponibilità di defibrillatori automatici esterni. «Allo stesso modo, nei distretti con elevati tassi di istruzione al BLS, la sopravvivenza era rispettivamente del 16,8% e del 22,5% a seconda di una maggiore o minore disponibilità di defibrillatori sul territorio» conclude Karam.

Fonte: Doctor33



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