02 settembre 2016
Aggiornamenti e focus
Adolescenti e sesso: amici e genitori contano più dei media
Altro che internet e TV. I ragazzi e le ragazze adolescenti si avvicinano alla vita sessuale accompagnati soprattutto da amici e genitori. Lo sostiene uno studio statunitense da poco pubblicato sulla rivista
Psychiatric Quarterly secondo il quale i media hanno un'influenza solo limitata sul comportamento sessuale dei teenager, a meno che non rappresentino l'unica fonte di informazione e conoscenza.
«Secondo la
teoria dell'apprendimento sociale l'esposizione quotidiana al sesso e a riferimenti legati al comportamento sessuale attraverso i mezzi di comunicazione è in grado di influenzare anche le scelte e i comportamenti degli adolescenti per quanto concerne il sesso» spiega
Christopher Ferguson, della
Stetson University di Deland (Usa), uno degli autori della ricerca che ha analizzato 22 studi pubblicati in letteratura sull'argomento. Analizzando i dati relativi a oltre 22mila ragazzi e ragazze di età inferiore a 18 anni, i ricercatori sono giunti alla conclusione che il legame tra esposizione a
scene di sesso sui mezzi di comunicazione e comportamento sessuale degli adolescenti è piuttosto debole.
«In realtà l'influenza è maggiore per i ragazzi e le ragazze che non possono accedere ad altre fonti o modelli per quanto riguarda la vita sessuale e che in genere sono più importanti dei mass media» aggiunge Ferguson, specificando che
i giovani chiedono informazioni e si fanno influenzare soprattutto dai
genitori e dai coetanei. Secondo gli autori quindi, non è il caso di dare tutta la colpa ai mezzi di comunicazione se gli adolescenti hanno comportamenti sessuali troppo rischiosi o poco responsabili. «Così facendo si rischia di distogliere l'attenzione dalla possibilità di mettere in campo interventi mirati ed efficaci per esempio
progetti di educazione sessuale a livello scolastico» conclude Ferguson.
Come si comportano gli adolescenti italiani quando si tratta di sesso e scelte sessuali? I ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, guidati dalla psicologa dell'adolescenza
Emanuela Confalonieri con la collaborazione di
Maria Giulia Olivari, hanno provato a dare una risposta a queste domande "fotografando" in due diversi studi i giovani del Bel Paese.
«La ricerca
Adolescenti, relazioni sentimentali e sessualità è stata condotta allo scopo di affrontare il tema da diversi punti di vista» spiegano le autrici dell'analisi che nella sua parte più "quantitativa" ha coinvolto 1.523 adolescenti di entrambi i sessi e di età compresa tra i 13 e i 21 anni (età media 16,3 anni). Poco meno di 4 intervistati su 10 (39 per cento) hanno affermato di aver già avuto rapporti sessuali: in genere
il primo rapporto avviene a circa a 15 anni e nell'80 per cento dei casi si tratta di
sesso protetto da diversi metodi contraccettivi. E proprio rispetto alla contraccezione, dallo studio è emerso che viene utilizzata dal 43,3 per cento dei maschi e dal 56,7 per cento delle femmine con l'87 per cento degli adolescenti che utilizza il
preservativo e il 9,9 per cento che utilizza
la pillola.
«In generale i ragazzi sembrano essere ben informati sull'argomento e consapevoli, conoscono i rischi e le conseguenze connesse a un comportamento sessuale a rischio» concludono le autrici in un
comunicato dell'università milanese.
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