Endometriosi: le origini del dolore

21 luglio 2004
Aggiornamenti e focus

Endometriosi: le origini del dolore



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L'8-10% della popolazione femminile soffre di endometriosi, un disturbo dell'apparato genitale provocato da un'anomala proliferazione dell'endometrio, cioè il tessuto che riveste internamente la cavità uterina, verso l'esterno dell'utero. A seconda della quantità e della posizione di queste proliferazioni, l'endometriosi può dare problemi più o meno gravi, che di norma si esprimono come dolore alla pelvi, dispareunia (dolore durante i rapporti), irregolarità del ciclo e, in molti casi, infertilità. Attualmente l'endometriosi può essere trattata con ormoni che in linea di massima bloccano l'ovulazione. Oppure si ricorre alla chirurgia laparoscopica che permette di asportare le cisti formatesi.

Tessuti fuori posto


Per quanto recentemente, la medicina si sta occupando di questa patologia e i ricercatori sono d'accordo nell'affermare che il tessuto che si trova nella sede anomala (ectopico) derivi da tessuto sano che riesce a migrare nella cavità pelvica addominale. Questa migrazione sembra sia affidata a cellule trasferite dal sangue mestruale (mestruazioni retrograde) che fluisce tramite le tube nella cavità pelvica, dove avviene l'impianto. Ma se è noto il meccanismo con cui si sviluppa il disturbo, poco si sa sul perché provochi dolore. Sono state fatte ipotesi e indagini per trovare la correlazione tra il sintomo e gli aspetti anatomici o biochimici della crescita del tessuto, ma senza risultati.
L'ipotesi che ha ricevuto meno attenzioni è quella che prevede il coinvolgimento diretto del sistema nervoso, cioè lo sviluppo di nervi all'interno del tessuto ectopico. Ma le indagini sono state sì condotte su tessuti umani ma solo ex vivo (cioè in provetta).

Nervi "ectopici"


E' seguendo questo spunto che un'equipe americana ha studiato il fenomeno su animali. In topi (femmine) di laboratorio è stata indotta endometriosi mediante un "autotrapianto" di cellule uterine nell'addome. Isolando poi il tessuto ectopico è stato possibile identificare la presenza di fibre nervose che presumibilmente trasmettono le informazioni di percezione di dolore al cervello. Quindi insieme alla vascolarizzazione la crescita del tessuto comporta anche un'innervazione nocicettiva (sensibile al dolore) che presumibilmente contribuisce alla crescita e al mantenimento del tessuto stesso. L'intensità del dolore avvertito come sintomo dell'endometriosi varia da donna a donna e questo molto probabilmente dipende dal tipo e dalla densità delle fibre nervose afferenti.
La soluzione terapeutica non è certo dietro l'angolo, ma potrebbe essere un'alternativa al trattamento ormonale o chirurgico dell'endometriosi. Conoscere la causa che provoca il sintomo quanto meno potrebbe permettere di controllarlo.

Simona Zazzetta



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