In palestra con scioltezza

21 luglio 2004
Aggiornamenti e focus

In palestra con scioltezza



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Frequentare una palestra, anziché lanciarsi nel fai da te, è una buona idea, soprattutto se ci si (ri)affaccia all'attività fisica spinti in primo luogo da esigenze di salute: dal sovrappeso all'ipertensione. I vantaggi di questo approccio guidato sono molti, a cominciare dalla sicurezza che, disponendo di un programma di esercizi stabilito da medici e istruttori (o trainer se si preferisce) si andranno a condurre tutti i tipi di attività necessari nella quantità e intensità più consigliabili.

Critiche negli Stati Uniti


La patria di questo approccio, dopo l'iniziale primato europeo, ai tempi della ginnastica svedese, è degli Stati Uniti. Ma è proprio da lì che vengono oggi critiche pesanti a un certo tipo di palestra e di pratica ginnica. Sono infatti parecchi gli americani che, indirizzato, dal loro medico curante, arrivano nel gym-center per esserne subito respinti. I motivi sono diversi: i principali hanno un carattere per così dire psicologico. Infatti, in primo luogo i neofiti lamentano di ritrovarsi in ambienti dove tutti sono magri e in forma, dove l'esercizio sembra soprattutto una guerra con le macchine concepite per sviluppare i diversi distretti muscolari. Insomma un quadro da adepti un po' maniaci. In alcuni casi si è giunti anche a mettere in discussione le stesse scelte di arredamento e colori, che rafforzerebbero l'atmosfera da Mission Impossible.

Ambienti amichevoli, meno competizione


La new wave delle palestre, dunque, parte da una maggiore personalizzazione dei programmi di allenamento, dalla realizzazione di ambienti più amichevoli e anche dal tentativo di "mettere assieme" persone con esigenze, e livelli di partenza, simili. Anche perché un'altra (facile) riscoperta è il valore di stimolo del gruppo nei confronti del singolo quando non si sia di fronte a un'esasperata competitività e quando vi sia identità di obiettivi (è inutile far esercitare insieme chi aspira al titolo di Mister muscolo e chi deve rientrare di 8 chili). Detto questo, però, vi sono errori anche da parte degli esordienti in palestra. Per esempio, stabilire obiettivi irrealistici, o pensare di poter cominciare da zero con un programma alle macchine senza un minimo di esercizi preparatori. "Per cominciare, chi da anni fa vita sedentaria troverà giovamento nell'arrivare alla palestra dopo aver cominciato a camminare una ventina di minuti di minuti al giorno" spiega Sally White della Lehigh University, così da portare la capacità cardiovascolare a un livello tale che macchine come la cyclette o il tapis roulant non provocano uno shock. Altri consigli vengono da Cedric Bryant, capo fisiologo dell' American Council on Exercise, San Diego che, per esempio, invita a osservare riprese video degli esercizi così da familiarizzare sia con l'esecuzione sia con il gergo della ginnastica. Quanto alla scelta, meglio non fermarsi alla palestra sotto casa, ma provarne più d'una, magari sfruttando i periodi di test gratuiti o a prezzo ridotto. Spesso, almeno per i primi tempi, è una buona idea avvalersi di un personal trainer. Infine, dal punto di vista psicologico è bene concedersi una gratificazione se si ottengono i risultati previsti: non una cena fuori, però...

Sveva Prati



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