Steroidi a colazione

20 giugno 2007
Aggiornamenti e focus

Steroidi a colazione



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A parlare di steroidi nello sport si è cominciato in maniera pesante negli anni '80. A Lipsia in Germania Est il doping si chiamava mezzo di supporto. Diecimila gli atleti coinvolti, minorenni trattati a loro insaputa con steroidi anabolizzanti. La scusa era quella di curarsi, "devi migliorarti, prendi le pasticche". Le conseguenze sono state devastanti e i corpi di quelle bambine, fegato reni e ovaie in particolare, saranno segnati per sempre. Basti pensare al caso di Andreas Krieger, già Heidi, ex lanciatrice del peso della Germania est, imbottita di steroidi a sua insaputa e costretta successivamente a cambiare sesso dai violenti cambiamenti ormonali indotti dagli steroidi stessi. Ma senza spostarsi così in là nel tempo e nello spazio, gli ultimi dati italiani non sono molto confortanti. Tra dilettanti e amatori, si calcola che 100-150 mila sportivi facciano ricorso a sostanze vietate. E si comincia sempre prima. Negli Stati Uniti già a 11 anni dopano i ragazzini a dosi massicce di anabolizzanti. E proprio dagli Stati Uniti arriva una ricerca sull'abuso di steroidi tra le adolescenti. La notizia? Il consumo è alto e non solo tra quelle che praticano sport.

Le premesse


Gia negli anni '90, premette la ricerca pubblicata sugli Archives of Pediatric and Adolescent Medicine, tre differenti indagini condotte sulle adolescenti statunitensi, avevano documentato un aumento da due a quattro volte nell'uso di steroidi anabolizzanti. Il picco della consapevolezza di questo abuso si è avuto nel 2004, quando i CDC hanno riportato che oltre il 7% delle ragazze del nono grado di studi statunitense, che corrisponde ai 14-15 anni di età, ha rivelato un uso di steroidi anabolizzanti in corso o nel passato. Oltre i numeri normalmente riportati per i maschi di età corrispondente. Nel 2005, quindi, per la prima volta un congresso sul doping nello sport, ha contemplato una sezione espressamente dedicata alle adolescenti femmine. L'idea dello studio nasce proprio da lì, indagare il rapporto tra consumo di steroidi in età adolescenziale e al femminile, target ancora inesplorati. E i risultati sono stati sconcertanti.

I risultati


Su oltre 7500 ragazze statunitensi, studentesse di high-school, i ricercatori hanno riscontrato che il 5% usava o aveva utilizzato steroidi. Ma l'osservazione centrale è che le ragazze in questione, contro lo stereotipo comune, non erano necessariamente sportive e abbinavano questo abuso a una serie di altri comportamenti border-line: fumo, droghe, pillole dimagranti e sesso molto precoce. Le ragioni? Difficile identificarne una.
Il fatto che gli steroidi diminuiscano la massa grassa e aumentino quella muscolare, potrebbe aver indotto molte adolescenti ad assumerli nella speranza di cambiare il proprio aspetto. Osservando i risultati più in dettaglio si vede come il 5% delle ragazze "dopate" aveva dalle 8 alle 11 probabilità in più delle coetanee di consumare alcol, cocaina e marijuana. Cinque probabilità in più di aver fumato o di aver assunto pillole dimagranti, quattro di aver avuto sintomi depressivi e dulcis in fundo sette volte più probabilità di aver con sé un arma, non si specifica di che tipo. Aspetti da non sottovalutare, concludono i ricercatori, vista la quantità di attività compromettenti la salute che coesistono. E visto anche che in genere l'attenzione psichiatrica in questa fascia d'età è rivolta in particolare ai maschi. Il problema, invece, è molto femminile.

Marco Malagutti



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