15 gennaio 2021
Calcitriolo Teva
Cos'è Calcitriolo Teva (calcitriolo)
Calcitriolo Teva è un farmaco a base di
calcitriolo, appartenente al gruppo terapeutico
Vitamine D. E' commercializzato in Italia da
Teva Italia S.r.l. - Sede legaleConfezioni e formulazioni di Calcitriolo Teva disponibili in commercio
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A cosa serve Calcitriolo Teva e perchè si usa
Le capsule di calcitriolo sono indicate per correggere l'anormale metabolismo di calcio e fosfato in pazienti con osteodistrofia renale. Le capsule di calcitriolo sono indicate anche per il trattamento di pazienti con osteoporosi post-menopausale conclamata.
Indicazioni: come usare Calcitriolo Teva, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
La dose di calcitriolo deve essere attentamente regolata per ciascun paziente sulla base della risposta biologica così da evitare l'ipercalcemia.
L'efficacia del trattamento dipende in parte da un adeguato apporto giornaliero di calcio, che, se necessario, può essere aumentato mediante variazioni della dieta o con integratori. Le capsule devono essere assunte con un po' d'acqua.
Adulti
Osteodistrofia renale
La dose giornaliera iniziale di calcitriolo è di 0,25 mcg. Nei pazienti con calcemia normale o solo leggermente ridotta, sono sufficienti dosi iniziali di 0,25 mcg a giorni alternati. Se dopo 2-4 settimane non si osservano miglioramenti del quadro clinico e dei parametri biochimici, la dose giornaliera può essere aumentata di 0,25 mcg al giorno ad intervalli di 2-4 settimane. Durante questo periodo, i livelli di calcio nel siero devono essere controllati almeno due volte la settimana. Se i livelli di calcio nel siero dovessero aumentare di 1 mg/100 ml (250 µmol/l) oltre il normale (9-11 mg/100 ml o 2250 - 2750 µmol/l) o la creatinina nel siero dovesse salire a > 120 µmol/l, il trattamento a base di calcitriolo dovrà essere immediatamente sospeso fino all'instaurarsi della normocalcemia. La maggior parte dei pazienti risponde a una dosa giornaliera compresa tra 0,5 mcg e 1,0 mcg. Vedere paragrafo 4.5 per dettagli sugli aggiustamenti della dose dovuti a interazioni farmacologiche.
Una terapia orale intermittente di calcitriolo con una dose iniziale di 0.1 mcg/kg/settimana suddivisa in due o tre dosi uguali somministrate alla fine della dialisi si è dimostrata efficace in pazienti con osteodistrofia refrattari alla terapia continua. Non deve essere superata una dose cumulativa totale massima di 12 mcg per settimana.
Osteoporosi post-menopausale
La dose raccomandata di calcitriolo è di 0,25 mcg due volte al giorno.
Inizialmente, misurare i livelli di calcio e creatinina nel siero dopo 1 mese, 3 mesi e 6 mesi. Dopo questo periodo di tempo iniziale, effettuare i controlli a intervalli di 6 mesi.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia delle capsule di calcitriolo nei bambini non sono state sufficientemente studiate per consentire delle raccomandazioni sulla dose. Sono disponibili dati limitati sull'uso delle capsule di calcitriolo nei pazienti pediatrici.
Persone anziane
L'esperienza clinica con calcitriolo in persone anziane indica che il dosaggio raccomandato negli adulti più giovani può essere somministrato senza apparenti conseguenze negative.
Modo di somministrazione
Le capsule di calcitriolo sono solo per somministrazione orale.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Calcitriolo Teva
Il calcitriolo è controindicato:
- In tutte le patologie associate all'ipercalcemia
- In pazienti con evidenza di calcificazione metastatica
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- In caso di evidenza di tossicità da vitamina D.
Calcitriolo Teva può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non è stata stabilita la sicurezza di calcitriolo durante la gravidanza.
Nelle femmine di coniglio gravide, dosi orali quasi fatali di vitamina D hanno determinato stenosi aortica sopravalvolare del feto. Non esistono evidenze che suggeriscano un effetto teratogeno della vitamina D nell'uomo, neanche a dosi molto elevate. Il calcitriolo deve essere utilizzato durante la gravidanza solo se il beneficio giustifica il rischio potenziale per il feto.
Allattamento
Si deve tenere presente che il calcitriolo esogeno viene secreto nel latte materno. Alla luce del potenziale rischio di ipercalcemia nella madre e di reazioni avverse al calcitriolo nei neonati allattati al seno, le madri possono proseguire l'allattamento durante l'assunzione di calcitriolo purché venga effettuato un monitoraggio delle concentrazioni sieriche di calcio nella madre e nel bambino.
Patologie correlate:
Nota:
Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.Fonte:
CODIFA - L'informatore farmaceuticoTags:
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