Cisplatino Hikma

27 aprile 2024

Cisplatino Hikma


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Cos'è Cisplatino Hikma (cisplatino)


Cisplatino Hikma è un farmaco a base di cisplatino, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici.

A cosa serve Cisplatino Hikma e perchè si usa


Cisplatino Hikma è indicato per il trattamento di:
  • cancro del testicolo, avanzato o metastatico
  • cancro dell'ovaio, avanzato o metastatico
  • carcinoma della vescica, avanzato o metastatico
  • carcinoma a cellule squamose della testa e del collo, avanzato o metastatico
  • carcinoma polmonare non a piccole cellule, avanzato o metastatico
  • carcinoma del polmone a piccole cellule, avanzato o metastatico
Cisplatino Hikma è indicato in associazione con altri chemioterapici o con radioterapia nel trattamento del carcinoma del collo dell'utero.

Cisplatino Hikma può essere usato in monoterapia o in terapia di associazione.

Indicazioni: come usare Cisplatino Hikma, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti e popolazione pediatrica

La dose di cisplatino dipende dalla patologia primaria, dalla reazione attesa e dal fatto se il cisplatino sia usato come monoterapia o come componente di chemioterapia di associazione. Le istruzioni relative alla dose sono applicabili sia agli adulti sia ai bambini.

Per la monoterapia, si consigliano i due seguenti regimi posologici:
  • Un'unica dose di 50-120 mg/m2 di superficie corporea ogni 3-4 settimane;
  • 15- 20 mg/m2/die per 5 giorni, ogni 3-4 settimane.
Se il cisplatino è usato in una chemioterapia di associazione, la dose di cisplatino deve essere ridotta. La dose abituale è di 20 mg/m2 o più, 1 volta ogni 3-4 settimane.

Per il trattamento del cancro del collo dell'utero, il cisplatino è utilizzato in associazione con la radioterapia. La dose abituale è di 40 mg/m2 alla settimana per 6 settimane.

Per le avvertenze e le precauzioni da tenere in considerazione prima dell'inizio del ciclo di trattamento, vedere paragrafo 4.4.

Nei pazienti con disfunzione renale o mielosopressione, la dose deve essere ridotta in misura adeguata (vedere paragrafo 4.3).

Cisplatino Hikma preparato seguendo le istruzioni (vedere paragrafo 6.6) deve essere somministrato come infusione endovenosa in un periodo di tempo di 6-8 ore.

Deve essere mantenuta un'idratazione adeguata da 2-12 ore prima a un minimo di 6 ore dopo la somministrazione di cisplatino. L'idratazione è necessaria per indurre una diuresi sufficiente durante e dopo la terapia con cisplatino. Si effettua mediante infusione endovenosa di una delle seguenti soluzioni:
  • soluzione di sodio cloruro: 0.9%
  • miscela (1:1) di sodio cloruro 0.9% e glucosio 5%.
Idratazione prima del trattamento con cisplatino:

Infusione endovenosa di 100-200 ml/ora per un periodo di 6-12 ore, con una quantità di liquido complessiva di almeno 1 litro.

Idratazione dopo la somministrazione di cisplatino:

Infusione endovenosa di altri 2 litri alla velocità di 100-200 ml/ora per un periodo di 6-12 ore.

Se la secrezione di urina fosse inferiore a 100-200 ml/ora dopo l'idratazione, può essere necessaria la diuresi forzata. La diuresi forzata può essere ottenuta mediante somministrazione endovenosa di 37,5 g di mannitolo in soluzione al 10% (375 ml di soluzione di mannitolo al 10%) o, in caso di funzionalità renale normale, mediante somministrazione di un diuretico.

La somministrazione di mannitolo o di un diuretico è necessaria anche quando la dose di cisplatino somministrata è superiore a 60 mg/m2 di superficie corporea.

È necessario che il paziente assuma elevate quantità di liquidi per 24 ore dopo l'infusione di cisplatino, per garantire un'adeguata secrezione di urina.

Modo di somministrazione

Cisplatino Hikma deve essere diluito prima della somministrazione e deve essere somministrato come infusione endovenosa in un periodo di tempo di 6-8 ore. Per le istruzioni per la diluizione del prodotto prima della somministrazione vedere il paragrafo 6.6.

La soluzione diluita deve essere somministrata solo per via endovenosa tramite infusione (vedere sopra). Per la somministrazione, deve essere evitato l'uso di qualsiasi strumento contenente alluminio che possa entrare in contatto con il cisplatino (kit per infusione endovenosa, aghi, cateteri, siringhe) (vedere il paragrafo 6.2.).

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Cisplatino Hikma


Cisplatino Hikma è controindicato nei pazienti:
  • con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altri composti contenenti platino
  • con compromissione renale preesistente (clearance della creatinina < 60 ml/min)*
  • in condizioni di disidratazione (è necessaria un'idratazione pre- e post-terapia allo scopo di prevenire gravi disfunzioni renali)
  • con mielosoppressione
  • con compromissione dell'udito preesistente*
  • con neuropatia causata da cisplatino
  • che stanno allattando (vedere paragrafo 4.6)
  • in concomitanza con vaccini vivi, incluso il vaccino per la febbre gialla (vedere paragrafo 4.5)
  • in combinazione con l'uso profilattico di fenitoina (vedere paragrafo 4.5)

* a causa del fatto che cisplatino è nefrotossico e neurotossico (in particolare ototossico). Questa tossicità può essere cumulativa se le patologie di questo tipo sono preesistenti.


Cisplatino Hikma può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne in età fertile/contraccezione in maschi e femmine

Le pazienti in età fertile e i pazienti di sesso maschile devono usare un efficace metodo contraccettivo durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento.

Gravidanza

Non vi sono dati sufficienti in merito all'uso di cisplatino nelle donne in gravidanza. Comunque, sulla base delle proprietà farmacologiche, si sospetta che il cisplatino sia tossico per il feto. I risultati degli studi condotti su animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva e carcinogenicità transplacentare (vedere paragrafo 5.3). Cisplatino Hikma non deve essere usato in gravidanza a meno che non sia strettamente necessario.

Allattamento

Cisplatino Hikma è escreto nel latte materno. L'allattamento è controindicato durante il trattamento con cisplatino.

Fertilità

Si raccomanda una consulenza genetica nel caso in cui il paziente desideri dei figli dopo la conclusione del trattamento. Il cisplatino può causare infertilità temporanea o permanente. Deve essere presa in considerazione la crioconservazione dello sperma (vedere paragrafo 4.4).

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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