Flucacid

24 aprile 2024

Flucacid


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Cos'è Flucacid (flucloxacillina sodica)


Flucacid è un farmaco a base di flucloxacillina sodica, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici penicillinici. E' commercializzato in Italia da Euro-Pharma S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Flucacid disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Flucacid disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Flucacid e perchè si usa


Il prodotto è somministrabile in tutte le infezioni sostenute da batteri sensibili alla Flucloxacillina, per la sua azione, bloccando le beta-lattamasi, potenzia l'azione di altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro, quali: l'Amoxicillina, l'Ampicillina, etc. Le infezioni sono, pertanto, quelle gravi a carico di vari organi ed apparati.

Indicazioni: come usare Flucacid, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti: una compressa ogni 6-8 ore, secondo giudizio medico.

Bambini(8-14 anni): mezza compressa ogni 8 ore, secondo giudizio medico.

Modo di somministrazione

Per ottenere un tasso sierico massimo si raccomanda di prendere FLUCACID almeno 1 ora prima o 2 ore dopo i pasti, perché la presenza di cibo nello stomaco riduce l'assorbimento del farmaco. In caso di gravi disturbi gastro-intestinali con vomito e/o diarrea, non è garantito un sufficiente assorbimento delle compresse.

La compressa deve essere assunta con un intero bicchiere d'acqua (250 ml) per ridurre il rischio di dolore esofageo (vedere paragrafo 4.8).

I pazienti non devono coricarsi immediatamente dopo l'assunzione di Flucacid

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Flucacid


Ipersensibilità al principio attivo, ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline e cefalosporine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Generalmente controindicato in gravidanza (vedere anche paragrafo 4.6 “Fertilità, gravidanza e allattamento“).

Flucacid può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Sebbene gli studi sulla riproduzione condotti sugli animali non abbiano dimostrato alcun effetto di tossicità fetale, il rischio di effetti dannosi per il feto stesso a seguito di somministrazioni di flucloxacillina non può essere escluso; pertanto l'uso di FLUCACID in gravidanza è da riservarsi al giudizio del medico nei casi di effettiva necessità.

Allattamento

Poiché FLUCACID passa nel latte materno, per le pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.

Quali sono gli effetti indesiderati di Flucacid


Le eventuali reazioni sfavorevoli con l'impiego delle penicilline in genere, sono essenzialmente limitate ai sopra accennati fenomeni di ipersensibilità soggettiva, quali: eruzioni cutanee tipo eritema multiforme o maculo-papuloso, prurito, orticaria.

In via eccezionale, a seguito di somministrazione parenterale, possono insorgere fenomeni anafilattici anche di grado notevole. In tali casi il trattamento va interrotto e si devono instaurare le opportune misure di emergenza (vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego“).

L'insorgenza di tali effetti indesiderati è più frequente in soggetti con una storia di ipersensibilità verso allergeni multipli, di asma, “febbre da fieno“, orticaria.

Più raramente possono essere osservati altri effetti indesiderati:

Patologie gastrointestinali: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico, flatulenza, anoressia.

L'eventuale comparsa di diarrea grave e prolungata, seppure rara, deve far pensare ad una possibile insorgenza di colite pseudomembranosa.

Patologie epatobiliari: rari casi di epatite, ittero colestatico, talora ad insorgenza tardiva e decorso prolungato: osservati aumenti transitori delle transaminasi, lattico-deidrogenasi e fosfatasi alcalina. Patologie del sistema emolinfopoietico: eosinofilia, neutropenia, agranulocitosi, piastrinopenia ed anemia, talora emolitica. Di norma reversibili con l'interruzione del trattamento, anche queste manifestazioni sono state considerate espressioni di ipersensibilità, talora su base autoimmune (neutropenia, anemia emolitica).

La neutropenia è stata più frequentemente osservata in pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici ad alti dosaggi e per periodi di tempo prolungati (oltre 10 giorni). La comparsa di febbre, accompagnata da “rash“ ed eosinofilia costituisce segnale d'allarme. Si raccomandano, pertanto, frequenti controlli della conta leucocitaria durante trattamenti di lunga durata con dosaggi elevati.

Patologie renali e urinarie: raramente, aumenti dell'azotemia e della creatinina sierica; descritti casi isolati di nefrite interstiziale.

Patologie del sistema nervoso: eccezionalmente, in corso di trattamenti con antibiotici beta- lattamici a dosaggi elevati, in pazienti con insufficienza renale, è stata osservata encefalopatia metabolica.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Frequenza non nota: PEAG -pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedere paragrafo 4.4).

Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Esperienza successiva all'immissione in commercio: casi molto rari di acidosi metabolica con gap anionico elevato quando flucloxacillina è co- somministrata con paracetamolo, in generale in presenza di fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4.)

Patologie metaboliche e della nutrizione: Frequenza non nota: Ipokaliemia

Patologie gastrointestinali: Frequenza non nota: Dolore esofageo ed eventi correlati*

*esofagite, ustione esofagea, irritazione della gola, dolore orofaringeo o dolore orale

Vi sono prove che il rischio di danno epatico indotto dalla flucloxacillina aumenti nei soggetti portatori dell'allele HLA-B*5701. Nonostante questa stretta associazione, soltanto 1 portatore su 500-1000 sviluppa un danno epatico. Di conseguenza, il valore predittivo positivo del test dell'allele HLA-B*5701 per il danno epatico è molto basso (0,12%), e lo screening di routine per questo allele non è raccomandato.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo



Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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