Foscald3
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Cos'è Foscald3 (calcio fosfato + colecalciferolo)
Foscald3 è un farmaco a base di calcio fosfato + colecalciferolo, appartenente al gruppo terapeutico Integratori minerali, Calcio.
A cosa serve Foscald3 e perchè si usa
Trattamento delle deficienze di calcio e vitamina D nell'anziano per ridurre la perdita ossea età correlata. FoscalD3 può essere impiegato in aggiunta alla terapia specifica dell'osteoporosi in pazienti a rischio di deficienza combinata di calcio e vitamina D.
Indicazioni: come usare Foscald3, posologia, dosi e modo d'uso
1 bustina al giorno.
Modalità d'uso
Versare il contenuto della bustina in un bicchiere. Aggiungere una abbondante quantità di acqua (circa 150 ml); mescolare fino ad ottenere una sospensione omogenea, quindi bere immediatamente.
È consigliabile assumere la preparazione durante o subito dopo il pasto serale.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Foscald3
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Ipercalcemia, ipercalciuria, stati di immobilizzazione prolungata accompagnati da ipercalcemia e/o ipercalciuria, grave insufficienza renale e calcolosi renale.
A causa degli elevati dosaggi di calcio e vitamina D, il prodotto non è indicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedere paragrafo “Gravidanza e allattamento“).
Foscald3 può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
La vitamina D ed i suoi metaboliti passano nel latte materno.
La gravidanza e l'allattamento determinano un aumentato bisogno di calcio e vitamina D. La dose giornaliera raccomandata risulta infatti di 1200 mg e 400 U.I. rispettivamente.
Non vi sono studi sull'utilizzo di FoscalD3 durante la gravidanza e l'allattamento. Quindi FoscalD3 per gli elevati dosaggi di calcio e di vitamina D non è indicato durante la gravidanza e l'allattamento.
Quali sono gli effetti indesiderati di Foscald3
Raramente possono insorgere lievi disturbi gastro-intestinali (nausea, costipazione, diarrea, dolore addominale) e reazioni di ipersensibilità (anafilassi, orticaria e rashes allergici). Sebbene l'ipercalcemia non dovrebbe verificarsi in pazienti con funzione renale conservata, i seguenti sintomi possono indicare la presenza di ipercalcemia: anoressia, nausea, vomito, cefalea, debolezza, apatia, sonnolenza. Manifestazioni più severe possono includere: sensazione di sete, disidratazione, poliuria, nicturia, dolore addominale, ileo paralitico, aritmie cardiache.
Patologie correlate:
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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