Columvi 2,5 mg concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 2,5 ml

18 maggio 2024
Farmaci - Columvi

Columvi 2,5 mg concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 2,5 ml


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INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Roche Registration GmbH

CONCESSIONARIO:

Roche S.p.A.

MARCHIO

Columvi

CONFEZIONE

2,5 mg concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 2,5 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione

PRINCIPIO ATTIVO
glofitamab

CLASSE
H

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico

PREZZO
1489,49 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Columvi disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Columvi? Perchè si usa?


Columvi, in monoterapia, è indicato per il trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) recidivante o refrattario, dopo due o più linee di terapia sistemica.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Columvi?


Ipersensibilità al principio attivo, a obinutuzumab o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Per controindicazioni specifiche di obinutuzumab, consultare le relative informazioni prescrittive.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Columvi?


Tracciabilità

Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.

Malattia CD20-negativa

Sono disponibili dati limitati su pazienti con DLBCL CD20-negativo trattati con Columvi ed è possibile che i pazienti con DLBCL CD20-negativo possano avere un minore beneficio rispetto ai pazienti con DLBCL CD20-positivo. In pazienti con DLBCL CD20-negativo devono essere considerati i potenziali rischi e benefici associati al trattamento con Columvi.

Sindrome da rilascio di citochine

Nei pazienti trattati con Columvi è stata segnalata CRS, comprese reazioni potenzialmente letali (vedere paragrafo 4.8).

Le manifestazioni più comuni della CRS sono state piressia, tachicardia, ipotensione, brividi e ipossia. Le reazioni correlate a infusione potrebbero essere clinicamente indistinguibili dalle manifestazioni della CRS.

La maggior parte degli eventi di CRS si è manifestata dopo la prima dose di Columvi. In concomitanza a CRS, dopo l'uso di Columvi sono state segnalate prove di funzionalità epatica aumentate (AST e alanina aminotransferasi [ALT] > 3 volte l'ULN e/o bilirubina totale > 2 volte l'ULN) (vedere paragrafo 4.8).

Nello studio NP30179 i pazienti sono stati pretrattati con obinutuzumab 7 giorni prima dell'inizio della terapia con Columvi, e i pazienti devono essere premedicati con un antipiretico, un antistaminico e un glucocorticoide (vedere paragrafo 4.2).

Prima dell'infusione di Columvi, al 1° e 2° Ciclo deve essere disponibile almeno 1 dose di tocilizumab da usare in caso di CRS. È necessario garantire l'accesso a una dose aggiuntiva di tocilizumab entro 8 ore dall'utilizzo dalla dose precedente.

I pazienti devono essere monitorati durante tutte le infusioni di Columvi e per almeno 10 ore dopo il completamento della prima infusione. Per le informazioni complete sul monitoraggio, vedere paragrafo 4.2. Ai pazienti deve essere indicato di rivolgersi immediatamente a un medico, qualora in qualsiasi momento si manifestassero segni o sintomi di CRS (vedere Scheda per il paziente di seguito).

I pazienti devono essere sottoposti a una valutazione per la ricerca di altre cause di febbre, ipossia e ipotensione, quali infezioni o sepsi. La CRS deve essere gestita sulla base della presentazione clinica del paziente e secondo le linee guida di gestione della CRS riportate nella Tabella 3 (paragrafo 4.2).

Scheda per il paziente

Il prescrittore deve informare il paziente del rischio di CRS e dei relativi segni e sintomi. Ai pazienti deve essere indicato di rivolgersi immediatamente a un medico se manifestano segni e sintomi di CRS, e deve essere consegnata una Scheda per il paziente, specificando che è necessario portarla sempre con sé. Questa scheda descrive i sintomi di CRS che, se si manifestano, devono indurre il paziente a rivolgersi immediatamente a un medico.

Interazione con i substrati del CYP450

Il rilascio iniziale di citochine associato all'inizio del trattamento con Columvi potrebbe sopprimere gli enzimi CYP450 e portare a fluttuazioni delle concentrazioni dei medicinali somministrati in concomitanza. All'inizio della terapia con Columvi, i pazienti trattati con substrati del CYP450 con un indice terapeutico ristretto dovranno essere monitorati poiché le fluttuazioni della concentrazione dei medicinali concomitanti possono portare a tossicità, perdita di effetto o eventi avversi (vedere paragrafo 4.5).

Infezioni gravi

Nei pazienti trattati con Columvi si sono manifestate infezioni gravi (quali sepsi e polmonite) (vedere paragrafo 4.8).

Columvi non deve essere somministrato a pazienti con infezione attiva. È necessario prestare cautela quando si prende in considerazione l'uso di Columvi in pazienti con anamnesi di infezione cronica o ricorrente, con condizioni di base che potrebbero predisporli allo sviluppo di infezioni, o sottoposti a precedente e significativo trattamento immunosoppressivo. I pazienti devono essere monitorati prima e durante il trattamento con Columvi per identificare la comparsa di possibili infezioni batteriche, fungine e virali nuove o riattivate, e devono essere trattati adeguatamente.

In presenza di un'infezione attiva, la terapia con Columvi deve essere temporaneamente sospesa fino a quando l'infezione non si sia risolta. Ai pazienti deve essere indicato di rivolgersi a un medico se si manifestano segni o sintomi indicativi di un'infezione.

Durante il trattamento con Columvi è stata segnalata neutropenia febbrile. I pazienti con neutropenia febbrile devono essere sottoposti a una valutazione per ricercare eventuali infezioni e devono essere trattati tempestivamente.

Tumour flare

Nei pazienti trattati con Columvi è stato segnalato tumour flare (vedere paragrafo 4.8). Le manifestazioni includevano dolore localizzato e tumefazione.

In linea con il meccanismo d'azione di Columvi, dopo la somministrazione di Columvi, il tumour flare è, verosimilmente, dovuto all'afflusso di cellule T nelle sedi tumorali e può simulare la progressione della malattia. Il tumour flare non implica un fallimento del trattamento, né rappresenta la progressione del tumore.

Per il tumour flare non sono stati identificati fattori di rischio specifici. Tuttavia, nei pazienti con grossa massa tumorale (bulky) localizzata nelle immediate vicinanze delle vie aeree e/o di un organo vitale, sussiste un maggior rischio di compromissione e morbilità a causa dell'effetto di massa secondario a tumour flare. Nei pazienti trattati con Columvi e gestiti secondo indicazione clinica, si raccomanda il monitoraggio e la valutazione del tumour flare nelle sedi anatomiche critiche. Per trattare il tumour flare devono essere presi in considerazione corticosteroidi e analgesici.

Sindrome da lisi tumorale

Nei pazienti trattati con Columvi è stata segnalata sindrome da lisi tumorale (Tumour lysis syndrome, TLS) (vedere paragrafo 4.8). I pazienti con elevato carico tumorale, tumori a rapida proliferazione, disfunzione renale o disidratazione, sono maggiormente esposti al rischio di sindrome da lisi tumorale.

I pazienti a rischio devono essere strettamente monitorati attraverso adeguati esami clinici e di laboratorio per la valutazione dello stato elettrolitico, l'idratazione e la funzionalità renale. Prima del pretrattamento con obinutuzumab, e prima dell'infusione di Columvi, è necessario prendere in considerazione opportune misure di profilassi con anti-iperuricemici (per es., allopurinolo o rasburicase) e un'idratazione adeguata.

La gestione della TLS può includere idratazione aggressiva, correzione di anormalità elettrolitiche, terapia anti-iperuricemica e terapie di supporto.

Immunizzazione

La sicurezza della immunizzazione con vaccini vivi durante o dopo la terapia con Columvi non è stata studiata. Durante la terapia con Columvi, l'immunizzazione con vaccini vivi non è raccomandata.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Columvi?


Non sono stati condotti studi d'interazione. Non si prevedono interazioni con Columvi per mezzo degli enzimi del citocromo P450, altri enzimi metabolizzanti o trasportatori.

Il rilascio iniziale di citochine associato all'avvio del trattamento con Columvi, potrebbe sopprimere gli enzimi del CYP450. In pazienti trattati in concomitanza con substrati del CYP450 con un ristretto indice terapeutico (per es., warfarin, ciclosporina), il massimo rischio di interazione farmaco-farmaco si osserva durante il periodo di una settimana dopo ciascuna delle prime 2 dosi di Columvi (ossia l'8° e il 15° Giorno del 1° Ciclo). I pazienti trattati con substrati del CYP450 con un ristretto indice terapeutico, all'inizio della terapia con Columvi, devono essere monitorati.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Columvi?


Nelle sperimentazioni cliniche non sono stati segnalati episodi di sovradosaggio. In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere strettamente monitorati per identificare la comparsa di segni o sintomi di reazioni avverse, istituendo un adeguato trattamento sintomatico.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Columvi durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne in età fertile/contraccezione

Pazienti di sesso femminile in età fertile, durante il trattamento con Columvi, e per almeno 2 mesi dopo l'ultima dose di Columvi, devono usare metodi contraccettivi altamente efficaci.

Gravidanza

Non esistono dati relativi all'uso di Columvi in donne in gravidanza. Non sono stati condotti studi di tossicità riproduttiva sugli animali (vedere paragrafo 5.3).

Glofitamab è un'immunoglobulina G (IgG). Notoriamente, le IgG attraversano la placenta. Sulla base del meccanismo d'azione, è probabile che, quando viene somministrato a una donna in gravidanza, glofitamab causi, nel feto, deplezione delle cellule B.

Columvi non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usino misure contraccettive. Pazienti di sesso femminile trattate con Columvi devono essere informate del potenziale danno al feto. Alle pazienti deve essere indicato che, in caso di gravidanza, devono rivolgersi al medico curante.

Allattamento

Non è noto se glofitamab sia escreto nel latte materno. Non sono stati condotti studi per valutare l'impatto di glofitamab sulla produzione del latte o sulla sua presenza nel latte materno. Come noto, le IgG umane sono presenti nel latte materno. Il potenziale assorbimento di glofitamab e le potenziali reazioni avverse nel bambino allattato con latte materno sono sconosciuti. Durante il trattamento con Columvi e per 2 mesi dopo l'ultima dose di Columvi, alle donne deve essere indicato di interrompere l'allattamento.

Fertilità

Non sono disponibili dati sulla fertilità umana. Non sono state effettuate valutazioni di fertilità sugli animali per esaminare l'effetto di glofitamab sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Columvi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Columvi altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Ai pazienti che manifestano sintomi di eventi avversi neurologici e/o CRS (piressia, tachicardia, ipotensione, brividi, ipossia), deve essere indicato di non guidare né usare macchinari fino alla risoluzione dei sintomi (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).


PRINCIPIO ATTIVO


Columvi 2,5 mg concentrato per soluzione per infusione

Ogni flaconcino da 2,5 mL di concentrato contiene 2,5 mg di glofitamab ad una concentrazione di 1 mg/mL.

Columvi 10 mg concentrato per soluzione per infusione

Ogni flaconcino da 10 mL di concentrato contiene 10 mg di glofitamab ad una concentrazione di 1 mg/mL.

Glofitamab è un anticorpo monoclonale bispecifico anti-CD20/anti-CD3, umanizzato, prodotto in cellule ovariche di criceto cinese (CHO) attraverso la tecnologia del DNA ricombinante.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


L-istidina

L-istidina cloridrato monoidrato L-metionina

Saccarosio

Polisorbato 20 (E432)

Acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 30 mesi

Conservare in frigorifero (2-8 °C). Non congelare.

Conservare il flaconcino nell'imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce.

Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Columvi 2,5 mg concentrato per soluzione per infusione

2,5 mL di concentrato per soluzione per infusione in flaconcino (di vetro incolore di tipo I) da 6 mL con tappo (in gomma butilica).

Confezione da 1 flaconcino.

Columvi 10 mg concentrato per soluzione per infusione

10 mL di concentrato per soluzione per infusione in flaconcino (in vetro incolore di tipo I) da 15 mL con tappo (in gomma butilica).

Confezione da 1 flaconcino.

Data ultimo aggiornamento: 24/04/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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