Il test di provocazione bronchiale aspecifico con Metacolina viene impiegato per la diagnosi di iperreattività bronchiale e condizioni asmatiche in pazienti che non hanno manifestazioni cliniche di asma.
Ipersensibilità già nota verso i componenti o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Soggetti con asma clinicamente manifesto, dispnea. Test di funzionalità polmonare basale molto bassi (FEV volume espiratorio massimo al secondo < 80% del teorico). Impiego in soggetti in trattamento con beta-bloccanti in quanto la risposta alla metacolina può essere aumentata e prolungata.
Soggetti con precedenti manifestazioni di anafilassi.
Soggetti con storia di asma o febbre da fieno non devono fisicamente maneggiare la polvere di metacolina.
Gravidanza ed allattamento.
Non sottoporre a test di provocazione bronchiale aspecifico con metacolina bambini di età inferiore a 5 anni.
È necessario avere la disponibilità immediata dell'equipaggiamento e dei farmaci idonei al trattamento di emergenza in caso di severa broncocostrizione.
Evitare l'assunzione di preparati a base di vitamina C prima dell'esecuzione del test (v. interazioni).
La somministrazione per via inalatoria intrabronchiale di metacolina in pazienti affetti da malattie cardiovascolari con bradicardia, epilessia, ulcera gastroduodenale, malattie tiroidee, vagotomia, ostruzioni delle vie urinarie, deve avvenire sotto stretta osservazione medica.
Per assicurare un uso efficace e sicuro del test è opportuno che i pazienti siano informati dei sintomi che possono comparire nel corso del procedimento diagnostico e delle misure adatte a farvi fronte.
L'uso associato di beta-bloccanti può aumentare e prolungare la risposta alla metacolina.
L'acido ascorbico può ridurre significativamente la reattività alla metacolina mediante l'interferenza con il metabolismo delle prostaglandine.
L'atropina inibisce la risposta al test di provocazione con metacolina.
Tutte le terapie utilizzate nel trattamento di malattie respiratorie croniche o di disturbi respiratori in genere (fenoterolo, ipratropio bromuro, prednisone, terfenadina, teofillina, cromoglicato di sodio, ecc.) possono potenzialmente interferire con l'interpretazione del test.
In caso di sovradosaggio può sopravvenire una reazione sincopale con arresto cardiaco e perdita di coscienza. Ciò, di solito, consegue a somministrazione di metacolina per via orale o iniettiva. Misure correttive sono rappresentate dalla somministrazione i.m. o e.v. di 0,5 - 1 mg di atropina solfato.
Sistema nervoso centrale: mal di testa e sensazione di testa vuota, stato di ipereccitabilità.
Effetti gastrointestinali: irritazione della gola.
Effetti respiratori: oppressione toracica, dispnea, tosse, aumento delle secrezioni ed esacerbazione della sintomatologia asmatica.
Apparato urinario: aumento della peristalsi degli ureteri.
Effetti dermatologici: prurito.
Da non usare in gravidanza e durante l'allattamento.
Il test di provocazione bronchiale con metacolina deve essere effettuato entro dieci giorni dall'inizio dell'ultima mestruazione o non oltre due settimane successive ad un test di gravidanza negativo.
Non noti.
Metacolina Lofarma 1% polvere: un flacone contiene metacolina cloruro 30 mg.
Metacolina Lofarma 6,4% polvere: un flacone contiene metacolina cloruro 192 mg.
Sodio fosfato bibasico biidrato, sodio fosfato monobasico monoidrato.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.
Una volta ricostituita, la soluzione va conservata in frigorifero tra +2 e +8°C e utilizzata, comunque, entro le 24 ore.
Confezioni:
Metacolina 1% polvere: 5 flaconi di polvere
Accessori: n° 5 flaconi di polvere tampone.
....................................: 10 flaconi di polvere.
Accessori: n° 5 flaconi di polvere tampone.
Metacolina 6,4% polvere: 2 flaconi di polvere
Accessori: n° 3 flaconi di soluzione tampone diluente/controllo.