Parentamin soluzione per infusione 1 flacone da 250 ml
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INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Fresenius Kabi Italia S.r.l.MARCHIO
ParentaminCONFEZIONE
soluzione per infusione 1 flacone da 250 mlFORMA FARMACEUTICA
fiale flaconcini fialoidi
PRINCIPIO ATTIVO
poliaminoacidi
GRUPPO TERAPEUTICO
Soluzioni nutrizionali parenterali
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Parentamin? Perchè si usa?
PARENTAMIN è indicato quale parte integrante di un regime di nutrizione parenterale, quando una normale nutrizione enterale sia insufficiente, impossibile o controindicata.
Per il suo elevato apporto di aminoacidi è particolarmente indicato in tutte quelle condizioni, quali pre-chirurgia e post-chirurgia, traumi, sepsi, ustioni, in cui uno stato ipercatabolico vada prevenuto e corretto e negli stati cachettici susseguenti a protratta malnutrizione proteico-calorica.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Parentamin?
Disfunzione epatica grave o sintomi di imminente coma epatico. Uremia. Anuria.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Parentamin?
Per valutare l'efficacia e la tollerabilità della nutrizione parenterale, è necessario effettuare frequentemente vari esami di laboratorio quali: glicemia, azotemia, tests di funzionalità epatica e renale, proteinemia con elettroforesi, emocromocitometrico completo, emogasanalisi, osmolarità sierica ed ammoniemia. Quest'ultimo esame deve essere ripetuto con maggiore frequenza nel paziente epatopatico, nel paziente pediatrico, nel paziente affetto da gastro-enterorragie, nel paziente affetto da patologia infettiva gastrointestinale, nel paziente in terapia antibiotica ed antineoplastica. Se si verificano casi di iperammoniemia sospendere la somministrazione degli aminoacidi. In caso di insufficienza renale la somministrazione di aminoacidi può aggravare la iperazotemia.
Nei pazienti con compromissione cardiocircolatoria o ridotta funzionalità renale bisogna evitare un sovraccarico idrico.
In caso di infusione di soluzioni ipertoniche il rischio di tromboflebite può essere ridotto grazie alla simultanea infusione di emulsioni lipidiche.
Controllare la somministrazione della soluzione almeno ogni ora e se il paziente presenta una reazione febbrile, sospendere immediatamente la somministrazione.
Conservare la soluzione in luogo fresco, senza refrigerare, ed al riparo dalla luce; ispezionare il flacone prima dell'uso per evidenziare eventuali incrinature nella confezione e capovolgerlo per evidenziare eventuali intorbidamenti o depositi di sostanze.
La soluzione va usata solo se perfettamente limpida e serve per un'unica somministrazione. Non utilizzare soluzioni residue.
Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Parentamin?
Non sono state segnalate interazioni tra soluzioni bilanciate di aminoacidi ed altri farmaci.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Parentamin? Dosi e modo d'uso
La quantità giornaliera di PARENTAMIN dipende dal fabbisogno proteico e dalla risposta clinica del paziente.
Il bilancio azotato, il peso corporeo ed il bilancio idroelettrolitico sono metodi di elezione per definire la richiesta proteica giornaliera. Nell'adulto normometabolico l'apporto proteico giornaliero consigliato in nutrizione parenterale, per promuovere un bilancio di azoto positivo, è di circa 1-1,5 g/kg di peso corporeo.
Tale apporto è fornito da circa 10-15 ml/kg/die di PARENTAMIN.
Nei differenti stati catabolici il fabbisogno proteico giornaliero varia considerevolmente dai limiti indicati e pertanto deve essere strettamente individualizzato.
PARENTAMIN deve essere somministrato per via endovenosa alla velocità di 35-45 gocce al minuto, il che corrisponde ad un tempo di infusione totale di 9-8 ore per litro di soluzione.
Nel bambino sino a 10 kg di peso la richiesta proteica giornaliera è di 2-3 g di proteine per kg di peso corporeo, corrispondenti a circa 20-30 ml di PARENTAMIN per kg di peso, suddivisi nelle 24 ore.
Gli aminoacidi infusi per via parenterale non sono utilizzati anabolicamente se non supportati da un adeguato introito calorico, per cui si consiglia, per ottenere un bilancio azotato positivo, di mantenere un rapporto calorie/azoto di almeno 100-150 Kcalorie non proteiche per grammo di azoto. Questo è ottenibile somministrando adeguate soluzioni glucosate ed emulsioni lipidiche.
L'utilizzazione degli aminoacidi è subordinata all'opportuna introduzione di elettroliti intracellulari quali magnesio, potassio e fosfato ed elettroliti extracellulari quali sodio, calcio e cloro.
Per questo, se esistono delle deficienze elettrolitiche, esse vanno corrette con adeguato supplemento.
La via di somministrazione preferenziale è la via venosa centrale mediante catetere a dimora, là dove l'entità dello stato catabolico o della deplezione richiedano una NPT a lungo termine.
PARENTAMIN può essere comunque infuso per via venosa periferica insieme a glucosata 5-10% e/o Intralipid nei pazienti moderatamente catabolici o depleti e per periodi di trattamento breve.
La simultanea infusione di Intralipid con soluzioni ipertoniche, come quelle aminoacidiche, ha il vantaggio di ridurre l'osmolarità riducendo il rischio di tromboflebite.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Parentamin?
In caso di dosaggio superiore alle richieste metaboliche del paziente, bisogna interrompere l'infusione e correggere le alterazione causate. In caso di iperammoniemia, la sua rapida diminuzione si può ottenere mediante l'aggiunta di arginina (2 moli/kg/die) alle soluzioni da infondere, mediante l'uso di soluzioni di lattulosio o con l'uso di antibiotici attivi sul tratto gastrintestinale.
EFFETTI INDESIDERATI
Quali sono gli effetti collaterali di Parentamin?
PARENTAMIN è in genere ben tollerato, tuttavia un'infusione endovenosa rapida può causare febbre, brividi, nausea e vomito. Altri effetti comprendono eruzioni cutanee, vasodilatazione, dolori addominali e convulsioni. In tal caso sospendere prontamente la somministrazione e, se necessario, istituire un'idonea terapia.
Come per tutte le soluzioni ipertoniche, esiste il rischio di tromboflebite con l'uso di una vena periferica. Se ciò si verifica occorre cambiare il sito di iniezione.
In caso di effetti non segnalati nel presente foglio illustrativo, consultare il medico.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Parentamin durante la gravidanza e l'allattamento?
PARENTAMIN non è stato utilizzato in gravidanza ed in corso di allattamento per cui la sicurezza del suo impiego non ha ancora riscontro pratico in queste eventualità.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Parentamin sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non pertinente.
PRINCIPIO ATTIVO
100 ml di soluzione di aminoacidi 10 g/100 ml contengono:
Principi attivi:
Aminoacidi essenziali
L-isoleucina g 0,550
L-leucina g 1,180
L-lisina acetato g 2,158 (pari a lisina base g 1,530)
L-metionina g 0,280
L-fenilalanina g 0,300
L-treonina g 0,580
L-triptofano g 0,170
L-valina g 0,970
Aminoacidi non essenziali
L-alanina g 0,620
L-arginina g 0,470
Glicina g 0,340
L-istidina g 0,210
L-prolina g 1,990
L-serina g 0,740
L-tirosina g 0,070
pH 6, regolato con acido acetico glaciale F.U.
Azoto totale: 14,5 g/l
Azoto alfa-aminico: 11,4 g/l
Aminoacidi ramificati: 27%
Rapporto E/T: 3,8
Osmolarità: 950 mOsm/l
Contenuto in elettroliti: sodio 10,5 mEq/l; acetato 130 mEq/l
ECCIPIENTI
- Sodio metabisolfito g 0,100
- L-cisteina HCl monoidrato g 0,020
- Acqua per prep. iniett. q.b.a ml 100
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 24 mesi
Non conservare al di sopra di 25°C. Non congelare né mettere in frigorifero.
Conservare il contenitore nel proprio confezionamento al riparo dalla luce.
Non utilizzare il prodotto dopo la data di scadenza indicata, che si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Flacone in vetro da 250 ml
Flacone in vetro da 500 ml
PATOLOGIE CORRELATE
- Malassorbimento
Condizione caratterizzata dall'insufficiente assorbimento delle sostanze nutritive a livello intestinale. Normalmente, gli alimenti vengono digeriti e successivamente le sostanze nutritive in essi contenute vengono assorbite nel circolo ematico, specialmente a livello dell'intestino tenue. - Ustioni
Lesioni della cute provocate da temperature molto elevate. Anche particolari sostanze chimiche, l'elettricità e le radiazioni possono provocare ustioni.
Data ultimo aggiornamento: 10/06/2021
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico