Tadomon 200 mg 30 compresse a rilascio prolungato

04 dicembre 2024
Farmaci - Tadomon

Tadomon 200 mg 30 compresse a rilascio prolungato


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Tadomon 200 mg 30 compresse a rilascio prolungato è un medicinale soggetto a ricetta medica da rinnovare di volta in volta (classe A), a base di tapentadolo, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi. E' commercializzato in Italia da G.L Pharma Italy S.r.l


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

G.L. Pharma GmbH

CONCESSIONARIO:

G.L Pharma Italy S.r.l

MARCHIO

Tadomon

CONFEZIONE

200 mg 30 compresse a rilascio prolungato

FORMA FARMACEUTICA
compressa a rilascio prolungato

PRINCIPIO ATTIVO
tapentadolo

GRUPPO TERAPEUTICO
Analgesici oppioidi

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a ricetta medica da rinnovare di volta in volta

PREZZO
26,77 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Tadomon disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Tadomon? Perchè si usa?


Tadomon è indicato per il trattamento, negli adulti, del dolore cronico severo che può essere trattato in modo adeguato solo con analgesici oppioidi.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Tadomon?


Tadomon è controindicato
  • nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • in situazioni in cui i principi attivi con attività agonista sui recettori mu-oppioidi sono controindicati, vale a dire nei pazienti con depressione respiratoria significativa (in ambienti non monitorati o in assenza di attrezzature di rianimazione), e nei pazienti con asma bronchiale acuta o severa o ipercapnia
  • in tutti i pazienti con ileo paralitico accertato o sospetto
  • nei pazienti con intossicazione acuta da alcol, sostanze ipnotiche, analgesici ad azione centrale o principi attivi psicotropi (vedere paragrafo 4.5)


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Tadomon?


Tolleranza e disturbo da uso di oppioidi (abuso e dipendenza)

Dopo somministrazioni ripetute di oppioidi si possono manifestare tolleranza, dipendenza fisica, dipendenza psicologica e disturbo da uso di oppioidi (OUD). L'abuso o l'uso improprio intenzionale di oppioidi può portare a sovradosaggio e/o morte. Il rischio di sviluppare OUD è maggiore nei pazienti con una storia personale o familiare (genitori o fratelli) di disturbi da uso di sostanze (incluso il disturbo da uso di alcol), in consumatori di tabacco o in pazienti con una storia personale di disturbi mentali (per es, depressione maggiore, ansia e disturbi della personalità).

I pazienti dovranno essere monitorati per individuare i segni di comportamenti di ricerca di sostanza d'abuso (per es. richieste troppo ravvicinate di nuove prescrizioni). Ciò include la valutazione di oppioidi e psicofarmaci concomitanti (come le benzodiazepine). Per i pazienti con segni e sintomi di OUD, deve essere preso in considerazione un consulto con un esperto di problemi di assuefazione.

Rischio dovuto all'uso concomitante di farmaci sedativi come le benzodiazepine o sostanze correlate

L'uso concomitante di Tadomon e di farmaci sedativi come le benzodiazepine o sostanze correlate può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi farmaci sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni di trattamento alternative. Se si decide di prescrivere Tadomon insieme a farmaci sedativi, si deve prendere in considerazione la riduzione del dosaggio di uno o di entrambi gli agenti e la durata del trattamento concomitante deve essere la più breve possibile.

I pazienti devono essere monitorati attentamente per la comparsa di eventuali segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A questo proposito, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e chi li assiste affinché siano a conoscenza di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).

Depressione respiratoria

A dosi elevate o nei pazienti sensibili agli agonisti dei recettori mu-oppioidi, Tadomon può produrre depressione respiratoria dose correlata. Pertanto, Tadomon deve essere somministrato con cautela a pazienti con funzionalità respiratorie compromesse. É necessario prendere in considerazione degli analgesici alternativi, non agonisti dei recettori mu-oppioidi e, in tali pazienti, Tadomon deve essere somministrato solo sotto attenta supervisione medica alla più bassa dose efficace. In caso si manifesti depressione respiratoria, questa deve essere trattata come una qualsiasi depressione respiratoria indotta da agonisti dei recettori mu-oppioidi (vedere paragrafo 4.9).

Lesioni craniche e pressione intracranica aumentata

Tadomon non va usato nei pazienti che possono essere particolarmente sensibili agli effetti intracranici dell'accumulo del biossido di carbonio, come ad esempio coloro i quali presentano evidenze di aumento della pressione intracranica, alterazioni dello stato di coscienza o coma. Gli analgesici con attività agonista sui recettori mu-oppioidi possono mascherare il decorso clinico dei pazienti con lesioni craniche. Tadomon deve essere usato con cautela nei pazienti con lesioni craniche e tumori cerebrali.

Convulsioni

Tadomon non è stato sottoposto a una valutazione sistematica nei pazienti soggetti a convulsioni, e tali pazienti sono stati esclusi dagli studi clinici. Tuttavia, come altri analgesici con attività agonista sui recettori mu-oppioidi, Tadomon deve essere prescritto con cautela nei pazienti con un'anamnesi di convulsioni o qualsiasi condizione medica correlata a un aumentato rischio di convulsioni. Inoltre, il tapentadolo può aumentare il rischio di convulsioni nei pazienti che assumono altri farmaci che diminuiscono la soglia convulsiva (vedere paragrafo 4.5).

Compromissione renale

Tadomon non è stato studiato in studi di efficacia controllati in pazienti con grave compromissione renale, pertanto l'uso in questa popolazione non è raccomandato (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Compromissione epatica

I soggetti con compromissione epatica lieve e moderata hanno mostrato rispettivamente un aumento di 2 volte e 4,5 volte dell'esposizione sistemica, rispetto ai soggetti con funzionalità epatica normale. Tadomon deve essere somministrato con cautela nei pazienti con compromissione epatica moderata (vedere paragrafi 4.2 e 5.2), specialmente all'inizio del trattamento.

Tadomon non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica severa, pertanto l'uso in questa popolazione non è raccomandato (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Impiego nelle malattie del pancreas e delle vie biliari

I principi attivi con attività agonista sui recettori mu-oppioidi possono causare spasmo dello sfintere di Oddi. Tadomon deve essere usato con cautela in pazienti con disturbi delle vie biliari, inclusa la pancreatite acuta.

Disturbi della respirazione correlati al sonno

Gli oppioidi possono causare disturbi della respirazione correlati al sonno, compresa l'apnea centrale nel sonno (CSA) e l'ipossiemia correlata al sonno. L'uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente. Nei pazienti che presentano CSA, prendere in considerazione la riduzione del dosaggio totale di oppioidi.

Agonisti/antagonisti misti degli oppioidi

Si deve fare attenzione quando si combina Tadomon con agonisti/antagonisti misti dei mu-oppioidi (come pentazocina, nalbufina) o agonisti parziali dei mu-oppioidi (come buprenorfina). Nei pazienti trattati con buprenorfina per il trattamento della dipendenza da oppioidi, occorre prendere in considerazione opzioni di trattamento alternative (come ad esempio la sospensione temporanea della buprenorfina), nel caso in cui la somministrazione di agonisti completi dei recettori mu (come il tapentadolo) sia necessaria in condizioni di dolore acuto. Con l'uso combinato con la buprenorfina, sono state segnalate richieste di dosaggi più elevati per gli agonisti completi dei recettori mu e in tali circostanze è necessario uno stretto monitoraggio degli eventi avversi come la depressione respiratoria.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Tadomon?


Medicinali ad azione centrale/sostanze ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale (SNC), compresi l'alcol e i farmaci narcotici con azione depressiva sul SNC

L'uso concomitante di Tadomon con farmaci ad azione sedativa come le benzodiazepine o altri sedativi delle vie respiratorie o del SNC (altri oppioidi, antitussivi o trattamenti sostitutivi, barbiturici, antipsicotici, antistaminici anti-H1, alcol) aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC. Pertanto, ove si contempli una terapia combinata di Tadomon con un sedativo delle vie respiratorie o del SNC, deve essere presa in considerazione la riduzione del dosaggio di uno o di entrambi gli agenti e deve essere limitata la durata dell'uso concomitante (vedere paragrafo 4.4). L'uso contemporaneo di oppioidi e gabapentinoidi (gabapentin e pregabalin) aumenta il rischio di sovradosaggio da oppioidi, depressione respiratoria e morte.

Oppioidi con azione mista agonista/antagonista

Occorre cautela nell'associare Tapentadolo con agonisti/antagonisti misti dei mu-oppioidi (come pentazocina, nalbufina) o agonisti parziali dei mu-oppioidi (come buprenorfina) (vedere anche paragrafo 4.4).

Tadomon può indurre convulsioni ed aumentare il potenziale degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), degli inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI), degli antidepressivi triciclici, degli antipsicotici e di altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva.

Ci sono state segnalazioni di sindrome serotoninergica in connessione temporale con l'uso terapeutico di tapentadolo in combinazione con farmaci serotoninergici come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI) e gli antidepressivi triciclici.

La sindrome serotoninergica è probabile quando si osserva una delle seguenti condizioni:
  • Clono spontaneo
  • Clono inducibile od oculare con agitazione o diaforesi
  • Tremore e iperreflessia
  • Ipertonia e temperatura corporea > 38°C e clono oculare inducibile.
La sospensione dei farmaci serotoninergici porta solitamente a un rapido miglioramento. Il trattamento dipende dalla natura e dalla gravità dei sintomi.

La principale via di eliminazione del tapentadolo è la coniugazione con l'acido glucuronico mediante l'enzima uridina-difosfato glucuronosiltransferasi (UGT), principalmente le isoforme UGT1A6, UGT1A9 e UGT2B7. Pertanto, la somministrazione concomitante con forti inibitori di questi isoenzimi (ad es. ketoconazolo, fluconazolo, acido meclofenamico) può portare a un aumento dell'esposizione sistemica di tapentadolo (vedere paragrafo 5.2).

Nei pazienti in trattamento con tapentadolo, occorre cautela se si inizia o si sospende la somministrazione concomitante di farmaci forti induttori enzimatici (ad es. rifampicina, fenobarbital, erba di San Giovanni (hypericum perforatum)) poiché ciò può portare rispettivamente a una diminuzione dell'efficacia o al rischio di effetti avversi.

Il trattamento con Tadomon deve essere evitato nei pazienti che stanno assumendo inibitori delle monoamino ossidasi (MAO) o che li hanno assunti negli ultimi 14 giorni a causa dei potenziali effetti additivi sulle concentrazioni sinaptiche di noradrenalina che possono provocare eventi avversi cardiovascolari, come ad esempio crisi ipertensive (vedere paragrafo 4.4)


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Tadomon? Dosi e modo d'uso


Il regime posologico deve essere definito individualmente in base alla intensità del dolore da trattare, alla precedente esperienza di trattamento e alla capacità di monitorare il paziente.

Tadomon deve essere assunto due volte al giorno, ogni 12 ore circa.

Inizio della terapia

Inizio della terapia in pazienti che, al momento, non stanno assumendo analgesici oppioidi

I pazienti devono iniziare il trattamento con dosi singole da 50 mg di tapentadolo in compresse a rilascio prolungato somministrate due volte al giorno.

Inizio della terapia in pazienti in trattamento con analgesici oppioidi

Quando si passa dagli oppioidi a Tadomon e si sceglie la dose iniziale, si deve tener conto della natura del precedente farmaco, della somministrazione e della dose media giornaliera. Ciò può richiedere dosi iniziali più elevate di Tadomon per i pazienti che attualmente assumono oppioidi rispetto a quelli che non hanno assunto oppioidi prima di iniziare la terapia con Tadomon.

Titolazione e mantenimento

Dopo l'inizio della terapia, la dose deve essere titolata su base individuale fino a un livello che fornisca un'adeguata analgesia e minimizzi gli effetti indesiderati, sotto la stretta supervisione del medico prescrittore.

Gli studi clinici hanno dimostrato che un regime di titolazione con incrementi di 50 mg di tapentadolo in compresse a rilascio prolungato due volte al giorno ogni 3 giorni era appropriato per ottenere un adeguato controllo del dolore nella maggior parte dei pazienti. La compressa a rilascio prolungato da 25 mg di tapentadolo può anche essere somministrata per regolare la dose in modo da soddisfare le esigenze individuali del paziente.

Dosi giornaliere totali di Tadomon superiori a 500 mg di tapentadolo non sono state ancora studiate e quindi non sono raccomandate.

Interruzione del trattamento

In seguito a improvvisa interruzione del trattamento con tapentadolo potrebbero verificarsi sintomi da astinenza (vedere paragrafo 4.8).Quando un paziente non richiede più una terapia con tapentadolo, si consiglia di ridurre gradualmente la dose per prevenire i sintomi di astinenza.

Compromissione renale

Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata non occorre modificare il dosaggio (vedere paragrafo 5.2).

Tadomon non è stato valutato in studi di efficacia controllati in pazienti con grave compromissione renale, pertanto l'uso in questa popolazione non è raccomandato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Compromissione epatica

Nei pazienti con compromissione epatica lieve non occorre modificare la dose (vedere paragrafo 5.2).

Tadomon deve essere somministrato con cautela nei pazienti con compromissione epatica moderata. Il trattamento in questi pazienti deve essere iniziato con la più bassa dose disponibile, cioè 25 mg, 50 mg di tapentadolo in compresse a rilascio prolungato, e non deve essere somministrato più di una volta ogni 24 ore. All'inizio della terapia non è raccomandata una dose giornaliera superiore a 50 mg di tapentadolo in compresse a rilascio prolungato. Il trattamento successivo deve riflettere il mantenimento dell'analgesia con una tollerabilità accettabile (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Tadomon non è stato valutato in pazienti con compromissione epatica severa, pertanto l'uso in questa popolazione non è raccomandato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Pazienti anziani (soggetti di età pari o superiore ai 65 anni)

In generale, non è richiesto un adattamento della dose nei pazienti anziani. Tuttavia, poiché è più probabile che i pazienti anziani abbiano una ridotta funzionalità renale ed epatica, occorre prestare attenzione nella selezione del dosaggio come raccomandato (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di Tadomon nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono ancora state stabilite. Pertanto l'uso di Tapentadolo Liconsa non è raccomandato in questa popolazione.

Modo di somministrazione

Tadomon deve essere assunto intero, senza dividerlo o masticarlo, per assicurare che il meccanismo di rilascio prolungato sia mantenuto. Tadomon deve essere assunto con una quantità sufficiente di liquido. Tadomon può essere assunto sia a digiuno che a stomaco pieno.

Il rivestimento (matrice) della compressa di tapentadolo può non essere digerito completamente e quindi può essere eliminato e rilevato nelle feci del paziente. Tuttavia, ciò non ha alcuna rilevanza clinica, poiché il principio attivo della compressa sarà già stato assorbito.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Tadomon?


Sintomi

L'esperienza sull'uomo relativa al sovradosaggio di tapentadolo è molto limitata. I dati preclinici suggeriscono che sintomi simili a quelli di altri analgesici ad azione centrale con attività agonista sui recettori mu-oppioidi sono da ritenersi probabili in caso di intossicazione da tapentadolo. In linea di massima, questi sintomi comprendono, con riferimento al contesto clinico, in particolare miosi, vomito, collasso cardiovascolare, disturbi dello stato di coscienza fino al coma, convulsioni e depressione respiratoria fino all'arresto respiratorio.

Gestione

La gestione del sovradosaggio deve essere incentrata sul trattamento dei sintomi conseguenti all'azione agonista sui recettori mu-oppioidi. Quando si sospetta un sovradosaggio di tapentadolo l'attenzione in primo luogo deve essere rivolta a garantire la pervietà delle vie aeree e all'istituzione di una ventilazione assistita o controllata.

Gli antagonisti puri dei recettori degli oppioidi, come il naloxone, rappresentano degli antidoti specifici per la depressione respiratoria dovuta a sovradosaggio di oppioidi. La depressione respiratoria conseguente a sovradosaggio può avere una durata superiore a quella dell'antagonista del recettore degli oppioidi. La somministrazione di un antagonista sui recettori degli oppioidi non sostituisce il monitoraggio continuo delle vie aeree, della respirazione e della funzione cardiovascolare in seguito a un sovradosaggio di oppioidi. Se la risposta agli antagonisti sui recettori degli oppioidi è subottimale o solo di breve durata, deve essere somministrata una dose aggiuntiva di antagonista (ad es. naloxone) come indicato dal produttore.

La decontaminazione gastrointestinale può essere contemplata per eliminare il principio attivo non assorbito. La decontaminazione gastrointestinale con carbone attivo o tramite lavanda gastrica può essere presa in considerazione entro 2 ore dall'assunzione. Prima di tentare la decontaminazione gastrointestinale, bisogna prestare attenzione a garantire la pervietà delle vie aeree.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Tadomon durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

I dati sull'utilizzo nelle donne in gravidanza sono molto limitati.

Studi effettuati sugli animali non hanno mostrato effetti teratogeni. Tuttavia, sviluppo ritardato ed embriotossicità sono stati osservati a dosi che hanno determinato una farmacologia esagerata (effetti sul sistema nervoso centrale legati ai mu-oppioidi relativi a dosaggi superiori al range terapeutico). Gli effetti sullo sviluppo postnatale sono stati osservati già al NOAEL materno (vedere paragrafo 5.3).

Tadomon deve essere somministrato durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifichi il potenziale rischio per il feto.

Travaglio e parto

L'effetto del tapentadolo sul travaglio e sul parto negli esseri umani non è noto. Tadomon non è raccomandato per l'uso nelle donne durante e immediatamente prima del travaglio e del parto. A causa dell'attività agonista sui recettori mu-oppioidi di tapentadolo, i neonati le cui madri hanno assunto tapentadolo devono essere monitorati per la depressione respiratoria.

Allattamento

Non esistono dati sull'escrezione di tapentadolo nel latte umano. Da uno studio eseguito su cuccioli di ratto allattati da madri a cui era stato somministrato il tapentadolo si è concluso che il tapentadolo viene escreto nel latte materno (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, non si può escludere un rischio per il bambino che viene allattato. Tadomon non deve essere somministrato durante l'allattamento al seno.

Fertilità

Non sono disponibili dati relativi all'effetto di Tadomon sulla fertilità nell'uomo. In uno studio sulla fertilità e sullo sviluppo embrionale precoce, non sono stati osservati effetti sui parametri riproduttivi nei ratti maschi o femmine (vedere paragrafo 5.3).


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Tadomon sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Tadomon può avere un'influenza importante sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari perché può influenzare negativamente le funzionalità del sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.8). Ciò deve essere previsto soprattutto all'inizio del trattamento, ad ogni cambiamento di dosaggio così come in relazione all'assunzione di alcol o tranquillanti (vedere paragrafo 4.4). I pazienti devono essere informati se possono guidare veicoli o usare macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni compressa a rilascio prolungato contiene tapentadolo tartrato equivalente a 25 mg di tapentadolo.

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene tapentadolo tartrato equivalente a 50 mg di tapentadolo.

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene tapentadolo tartrato equivalente a 100 mg di tapentadolo.

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene tapentadolo tartrato equivalente a 150 mg di tapentadolo.

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene tapentadolo tartrato equivalente a 200 mg di tapentadolo.

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene tapentadolo tartrato equivalente a 250 mg di tapentadolo.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Nucleo della compressa:

Povidone

Cellulosa microcristallina

Ipromellosa

Silice colloidale anidra

Magnesio stearato

Rivestimento della compressa 25 mg e 250 mg:

Ipromellosa (E464)

Polidestrosio (E1200)

Biossido di titanio (E171)

Maltodestrina

Trigliceridi a catena media

Ossido di ferro giallo (E172)

Ossido di ferro nero (E172)

Ossido di ferro rosso (E172).

Rivestimento della compressa 50 mg:

Ipromellosa (E464)

Polidestrosio (E1200)

Biossido di titanio (E171)

Maltodestrina

Trigliceridi a catena media.

Rivestimento della compressa 100 mg:

Ipromellosa (E464)

Polidestrosio (E1200)

Biossido di titanio (E171)

Maltodestrina

Trigliceridi a catena media

Ossido di ferro giallo (E172).

Rivestimento della compressa 150 mg e 200 mg:

Ipromellosa (E464)

Polidestrosio (E1200)

Biossido di titanio (E171)

Maltodestrina

Trigliceridi a catena media

Ossido di ferro giallo (E172)

Ossido di ferro rosso (E172).


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Blister in PVC/PVdC/PVC//Alu contenente 7, 28, 30, 60 e 100 compresse a rilascio prolungato.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Data ultimo aggiornamento: 09/01/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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