Glimepiride Aristo

27 aprile 2024

Glimepiride Aristo


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Cos'è Glimepiride Aristo (glimepiride)


Glimepiride Aristo è un farmaco a base di glimepiride, appartenente al gruppo terapeutico Ipoglicemizzanti orali.

A cosa serve Glimepiride Aristo e perchè si usa


GLIMPERIDE ANGELINI è indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione di peso corporeo da soli non sono sufficienti.

Indicazioni: come usare Glimepiride Aristo, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Per uso orale.

Alla base di un trattamento ottimale del diabete ci deve essere una dieta controllata, un appropriato esercizio fisico, oltre al sistematico controllo della glicemia e della glicosuria. Gli effetti negativi, determinati dal non rispetto della dieta, non possono essere compensati dalla somministrazione delle compresse o dall'insulina.

La scelta della dose è legata alla determinazione del glucosio ematico ed urinario.

La dose iniziale è di 1 mg di glimepiride al giorno. Se l'equilibrio metabolico è soddisfacente, questa dose deve essere adottata come terapia di mantenimento.

Per i vari regimi posologici sono disponibili compresse con idoneo dosaggio.

Se la regolazione non è soddisfacente, la dose deve essere aumentata in base al controllo glicemico in modo graduale con un intervallo di circa 1-2 settimane fino a 2, 3 o 4 mg di glimepiride al giorno.

Dosaggi giornalieri superiori a 4 mg di glimepiride determinano un migliore effetto terapeutico solo in casi eccezionali. La dose massima giornaliera raccomandata è 6 mg di glimepiride.

Nei pazienti non controllati adeguatamente con la dose giornaliera massima di metformina, è possibile iniziare una terapia concomitante con glimepiride.

Mentre si mantiene costante la dose di metformina, si inizia la terapia con glimepiride con dosi basse, aumentando tali dosi fino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato, fino alla dose massima giornaliera. La terapia in associazione deve essere iniziata sotto stretto controllo medico.

Se necessario, nei pazienti non controllati adeguatamente con la dose giornaliera massima di Glimepiride Angelini, è possibile iniziare una terapia concomitante con insulina. Mentre si mantiene costante la dose di glimepiride, si inizia il trattamento con insulina con dosi basse, aumentando tali dosi fino al raggiungimento del compenso metabolico. La terapia in associazione deve essere iniziata sotto stretto controllo medico.

Normalmente una singola dose giornaliera di glimepiride è sufficiente. Si raccomanda l'assunzione immediatamente prima o durante una abbondante prima colazione al mattino, e se ciò non avvenisse, immediatamente prima o durante il primo pasto principale.

Nel caso ci si dimentichi di assumere una dose, non si deve correggere la dimenticanza assumendo successivamente una dose maggiore.

Se un paziente manifesta una reazione ipoglicemica con 1 compressa di glimepiride da 1 mg, questo significa che tale paziente può essere controllato con la sola dieta.

Durante il trattamento, qualora un migliore controllo del diabete sia associato ad una aumentata sensibilità all'insulina, la richiesta di glimepiride può diminuire. Per evitare ipoglicemia si deve pertanto considerare opportuno ridurre per un poco di tempo la dose o interrompere la terapia.

Possono essere necessari anche correzioni della dose, in caso di modificazione di peso del paziente o di un cambiamento nello stile di vita, o nel caso in cui altri fattori incrementino il rischio di ipoglicemia o iperglicemia.

Passaggio da altri agenti ipoglicemizzanti orali a Glimepiride Angelini

Generalmente si può effettuare il passaggio da altri ipoglicemizzanti orali a Glimepiride Angelini. Per il passaggio a Glimepiride Angelini devono essere presi in considerazione il dosaggio e l'emivita del precedente medicinale. In alcuni casi, specialmente con gli antidiabetici con lunga emivita (per esempio cloropropamide), un periodo di interruzione di alcuni giorni è opportuno al fine di minimizzare i rischi di reazioni ipoglicemiche dovute agli effetti additivi. La dose iniziale raccomandata è 1 mg di glimepiride al giorno. La dose di glimepiride può essere incrementata gradualmente in base alla risposta terapeutica, come indicato in precedenza.

Passaggio dall‘insulina a Glimepiride Angelini. In casi eccezionali di pazienti affetti da diabete tipo 2, precedentemente controllati con insulina, può essere indicato passare all'uso di Glimepiride Angelini.

Questo cambiamento di terapia deve essere eseguito sotto controllo medico.

Popolazioni speciali

Pazienti con compromissione epatica o renale:

Vedere paragrafo 4.3.

Popolazione pediatrica:

Non ci sono dati disponibili sull'uso di glimepiride in pazienti di età inferiore a 8 anni. Per i bambini di età compresa tra 8 e 17 anni, ci sono dati limitati su glimepiride in monoterapia (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).

I dati disponibili sulla sicurezza ed efficacia sono insufficienti nella popolazione pediatrica e pertanto tale uso non è raccomandato.

Metodo di somministrazione

Le compresse devono essere ingerite senza masticare con un po' di liquido.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Glimepiride Aristo


La glimepiride è controindicata nei pazienti con le seguenti condizioni:
  • ipersensibilità alla glimepiride, altre sulfaniluree o sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • diabete mellito di tipo 1;
  • coma diabetico;
  • chetoacidosi
  • gravi disturbi della funzionalità renale o epatica. In caso di gravi disturbi della funzione renale o epatica, è richiesta una sostituzione con insulina.

Glimepiride Aristo può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Rischi correlati al diabete

Livelli anormali di glucosio nel sangue durante la gravidanza sono associati ad una più elevata incidenza di anomalie congenite e mortalità perinatale. I livelli di glucosio nel sangue devono quindi essere monitorati attentamente nel corso della gravidanza al fine di evitare il rischio teratogeno. In queste circostanze è richiesto l'impiego di insulina. Le pazienti che desiderano prendere in considerazione una gravidanza devono informarne il medico.

Rischi correlati alla glimepiride

Non sono disponibili dati sufficienti sull'impiego della glimepiride in gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva probabilmente correlata all'azione farmacologica (ipoglicemia) della glimepiride (vedere paragrafo 5.3).

Di conseguenza, glimepiride non deve essere assunta durante l'intero periodo della gravidanza. Se la paziente in terapia con glimepiride, sta pianificando una gravidanza o nel caso in cui venga accertata una gravidanza, il trattamento deve essere cambiato appena possibile con una terapia con insulina.

Allattamento

Non è noto se avvenga escrezione nel latte umano materno. Glimepiride viene escreta nel latte di ratto. Poiché altre sulfaniluree vengono escrete nel latte umano materno e poichè sussiste il rischio di ipoglicemia nei lattanti, l'allattamento al seno non è consigliato durante il trattamento con glimepiride.

Fertilità

Non sono disponibili dati sulla fertilità.


Quali sono gli effetti indesiderati di Glimepiride Aristo


Le seguenti reazioni avverse, derivate da evidenze cliniche in base all'esperienza con Glimepiride Angelini e con altre sulfaniluree, sono elencate di seguito classificate per sistemi e organi ed in ordine di incidenza decrescente:

Molto comune (≥ 1/10)

Comune (≥ 1/100, < 1/10)

Non comune (≥ 1/1000, < 1/100)

Raro (≥ 1/10.000, < 1/1000)

Molto raro (< 1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie del sistema emolinfopoietico

Raro: trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, eritropenia, anemia emolitica e pancitopenia, che sono generalmente reversibili dopo la sospensione della terapia.

Non nota: grave trombocitopenia con un numero di piastrine inferiore a 10.000/μl e porpora trombocitopenica.

Disturbi del sistema immunitario

Molto raro: vasculite leucocitoclastica, lievi reazioni di ipersensibilità che possono evolvere in reazioni gravi con dispnea, calo della pressione sanguigna e occasionalmente shock.

Non nota: è possibile allergenicità incrociata con sulfaniluree, sulfonamidi o sostanze correlate.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Raro: ipoglicemia

Queste reazioni ipoglicemiche sono per lo più immediate, possono essere gravi e non sono sempre facili da trattare. Come con tutte le altre terapie ipoglicemiche, l'insorgenza di tali reazioni dipende da fattori individuali, quali le abitudini alimentari e il dosaggio (vedere paragrafo 4.4).

Patologie dell'occhio

Non nota: disturbi della vista temporanei si possono verificare specialmente all'inizio del trattamento a causa di alterazioni dei livelli di glucosio nel sangue.

Patologie gastrointestinali

Raro: disgeusia

Molto raro: nausea, vomito, diarrea, distensione dell'addome, fastidio e dolore addominale, che richiedono raramente l'interruzione della terapia.

Patologie epatobiliari

Molto raro: funzione epatica anormale (es. colestasi e ittero), epatite e insufficienza epatica

Non nota: aumento dei livelli degli enzimi epatici.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Raro: alopecia

Non nota: possono verificarsi reazioni di ipersensibilità della cute, quali prurito, eruzione cutanea, orticaria e fotosensibilità.

Esami diagnostici

Raro: aumento di peso

Molto raro: riduzione della concentrazione sierica del sodio.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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