Prolizip

26 aprile 2024

Prolizip


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Cos'è Prolizip (cefprozil monoidrato)


Prolizip è un farmaco a base di cefprozil monoidrato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici cefalosporinici. E' commercializzato in Italia da Levante Pharma S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Prolizip disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Prolizip disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Prolizip e perchè si usa


PROLIZIP è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni sostenute da batteri sensibili:
  • infezioni delle vie aeree superiori comprese faringite, tonsillite, sinusite e otite media;
  • infezioni delle vie aeree inferiori comprese bronchite e polmonite;
  • infezioni della cute e annessi;
  • infezioni non complicate delle vie urinarie, compresa la cistite acuta.
Esami colturali e test di sensibilità dovrebbero essere effettuati, se necessari, per valutare la sensibilità del germe infettante al cefprozil.

Indicazioni: come usare Prolizip, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

PROLIZIP può essere somministrato indipendentemente dall'ingestione di cibo, che non ne modifica l'assorbimento.

Adulti e bambini sopra i 12 anni

PROLIZIP va somministrato per via orale, nel trattamento delle infezioni sostenute da batteri sensibili, alle dosi seguenti:
  • Infezioni delle vie aeree superiori: 500 mg ogni 24 ore
  • Sinusite: 250 mg ogni 12 ore
  • Infezioni delle vie aeree inferiori: 500 mg ogni 12 ore
  • Infezioni non complicate delle vie urinarie: 500 mg ogni 24 ore
  • Infezioni della cute ed annessi:
    • lievi/moderate: 500 mg ogni 24 ore in una o due somministrazioni
    • gravi: 500 mg ogni 12 ore
Bambini di età compresa tra 6 mesi e 12 anni

Infezioni delle vie aeree superiori:
  • faringiti e tonsilliti: 20 mg/kg ogni 24 ore oppure 7,5 mg/kg ogni 12 ore
  • otite media: 15 mg/kg ogni 12 ore
Va sottolineata l'importanza di un preciso rispetto da parte del paziente del regime posologico prescritto. La siringa dosatrice acclusa alla confezione della polvere per sospensione orale, permette di dosare accuratamente la quantità di farmaco da somministrare al paziente, in funzione della posologia prescritta dal medico.

Si raccomanda di agitare energicamente il flacone contenente la sospensione prima dell'uso.

La dose massima giornaliera per i bambini non dovrebbe superare la dose massima giornaliera consigliata per gli adulti.

Nel trattamento delle infezioni da streptococco beta-emolitico, si consiglia di somministrare PROLIZIP, ai dosaggi terapeutici, per almeno 10 giorni.

Non sono state stabilite la sicurezza e l'efficacia di PROLIZIP in bambini al di sotto dei 6 mesi di età. È stato dimostrato l'accumulo di altre cefalosporine nei neonati (a causa della prolungata emivita dei farmaci in questo gruppo di età).

Anziani

Per i pazienti anziani non sono previste specifiche raccomandazioni posologiche, purché la funzione renale non sia compromessa (vedere di seguito e paragrafo 5.2 “Proprietà farmacocinetiche”)

Ridotta funzionalità epatica

Non sono necessarie modifiche di dosaggio per pazienti con ridotta funzionalità epatica.

Ridotta funzionalità renale

PROLIZIP può essere somministrato a pazienti con ridotta funzionalità renale. Non sono necessarie modifiche di dosaggio in pazienti con valori dalle clearance della creatinina superiori a 30 ml/min. Per i pazienti con valori dalle clearance della creatinina inferiori o uguali a 30 ml/min, la dose consigliata è pari a metà della dose normale somministrata agli intervalli abituali. PROLIZIP è in parte rimosso con l'emodialisi, pertanto dovrebbe essere somministrato al termine dell'emodialisi.

Modo di somministrazione

Istruzioni per la ricostituzione della sospensione orale

Le confezioni in flacone di polvere per sospensione orale vanno così ricostituite:
  • aggiungere acqua fino al livello indicato sul flacone
  • agitare bene il flacone per sospendere la polvere
  • attendere qualche minuto e, se necessario, aggiungere acqua fino al livello indicato nel flacone.
La sospensione così preparata è pronta per l'uso; va conservata in frigorifero ed usata entro 14 giorni.

Per l'uso della siringa dosatrice aspirare dal flacone contenente la soluzione ricostituita la quantità necessaria, secondo la prescrizione del medico.

La sospensione così ottenuta si somministra per via orale. PROLIZIP può essere assunto in concomitanza o dopo i pasti.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Prolizip


PROLIZIP è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. È inoltre controindicato nei soggetti con ipersensibilità alle cefalosporine o a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico (vedere paragrafo “Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso”).

Per la presenza di aspartame, la sospensione orale, nei due dosaggi, è controindicata in caso di fenilchetonuria.

Prolizip può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Studi sulla riproduzione eseguiti su conigli, topi e ratti con dosi che superavano di 0.8 volte, 8,5 volte, e 18,5 volte rispettivamente la dose massima giornaliera per l'uomo (1000 mg), rapportata alla superficie corporea (mg/m2), non hanno mostrato evidenza che cefprozil sia dannoso per il feto. Tuttavia, poiché non sono stati condotti studi specifici e controllati su donne gravide e poiché gli studi sulla riproduzione animale non sempre sono predittivi di una risposta sull'uomo, si consiglia di usare il farmaco in gravidanza solo in casi di assoluta necessità.

Non sono stati eseguiti studi sull'uso di cefprozil durante il travaglio ed il parto. Si consiglia pertanto di somministrare il farmaco solo in casi di assoluta necessità.

Meno dello 0,3% della dose somministrata è escreto nel latte materno. L'effetto sui bambini in allattamento non è noto. Si consiglia cautela nel somministrare PROLIZIP a madri che allattano.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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