Triptalidon

01 maggio 2024

Triptalidon


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Cos'è Triptalidon (sumatriptan succinato)


Triptalidon è un farmaco a base di sumatriptan succinato, appartenente al gruppo terapeutico Antiemicranici, triptani.

A cosa serve Triptalidon e perchè si usa


Il sumatriptan è indicato per il trattamento acuto degli attacchi di emicrania, con o senza aura.

Indicazioni: come usare Triptalidon, posologia, dosi e modo d'uso


Raccomandazioni generali per l'uso e la somministrazione

Triptalidon non deve essere usato nella profilassi.

Il sumatriptan è raccomandato in monoterapia per il trattamento di un attacco acuto di emicrania e non deve essere somministrato in concomitanza con ergotamina o derivati dell'ergotamina (compresa metisergide - vedere il paragrafo 4.3).

Il sumatriptan deve essere assunto appena possibile, all'insorgenza dell'emicrania. Comunque il sumatriptan risulta ugualmente efficace se assunto successivamente, nel corso dell'attacco di emicrania.

Non superare le seguenti dosi raccomandate di Triptalidon.

Adulti

La dose raccomandata per gli adulti è una compressa da 50 mg di sumatriptan. Alcuni pazienti possono necessitare di 100 mg di sumatriptan.

Anche se la dose orale raccomandata di sumatriptan è 50 mg, va tenuto in considerazione che la gravità degli attacchi di emicrania varia sia nello stesso paziente sia fra pazienti. Nel corso di studi clinici, dosi di 25 mg-100 mg hanno dimostrato di essere più efficaci del placebo, anche se dosi di 25 mg sono, da un punto di vista statistico, significativamente meno efficaci rispetto alle dosi di 50 mg e 100 mg.

Se il paziente non risponde alla somministrazione della prima dose di sumatriptan, è sconsigliata la somministrazione di una seconda dose nel corso del medesimo attacco di emicrania.

Triptalidon può essere nuovamente assunto per gli attacchi successivi.

Se il paziente ha risposto alla prima dose, ma i sintomi si ripresentano successivamente, possono essere assunte 1 o 2 dosi aggiuntive nel corso delle successive 24 ore, a condizione di non assumere più di 300 mg di sumatriptan nel corso di questo periodo.

Bambini (di età inferiore a 12 anni)

Poiché sumatriptan non è stato studiato nei bambini, l'uso di Triptalidon compresse non è raccomandato nei bambini sotto i 12 anni.

Adolescenti (da 12 a 17 anni)

Nel corso di studi clinici condotti in questo gruppo di età non è stato possibile dimostrare l'efficacia del sumatriptan negli adolescenti. Pertanto, l'uso negli adolescenti non è raccomandato (vedere il paragrafo 5.1).

Anziani (di età superiore a 65 anni)

L'esperienza circa l'uso di Triptalidon compresse in pazienti di età superiore a 65 anni è limitata. La farmacocinetica non differisce significativamente da quella della popolazione più giovane ma, finché non saranno disponibili ulteriori dati clinici, l'uso di sumatriptan in pazienti di età superiore a 65 anni non è raccomandato.

Pazienti con insufficienza epatica

In pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata, vanno prese in considerazione dosi basse di sumatriptan di 25-50 mg.

Modalità di somministrazione

Le compresse vanno assunte con acqua. La sostanza sumatriptan ha un gusto amaro. Il gusto amaro è mascherato con l'aiuto di un aroma di pompelmo.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Triptalidon


  • Ipersensibilità verso il sumatriptan o uno qualsiasi degli eccipienti
  • Anamnesi di infarto del miocardio, cardiopatia ischemica o vasospasmo coronarico (angina di Prinzmetal)
  • Vasculopatia periferica
  • Sintomi o segni riconducibili a cardiopatia ischemica
  • Anamnesi di ictus (accidente cerebrovascolare [CVA]) o attacco ischemico transitorio (TIA)
  • Grave insufficienza epatica
  • Ipertensione da moderata a grave, lieve ipertensione non controllata
  • Somministrazione concomitante di preparati a base di ergotamina o derivati dell'ergotamina (compresa Metisergide) o qualsiasi triptano/agonista dei recettori 5-idrossitriptamina 1 [5-HT1] (vedere il paragrafo 4.5)
  • Assunzione contemporanea di inibitori della monoaminossidasi e utilizzo del sumatriptan entro le due settimane successive all'interruzione della terapia con inibitori della monoaminossidasi.

Triptalidon può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Sono disponibili dati post-marketing sull'uso di sumatriptan durante il primo trimestre di gravidanza in oltre 1000 donne. Sebbene tali dati non contengano informazioni sufficienti per poter giungere a conclusioni definitive, non dimostrano un aumentato rischio di malformazioni congenite.

L'esperienza con l'uso di sumatriptan nel secondo e terzo trimestre di gravidanza resta limitata.

La valutazione di studi sperimentali condotti su animali non indica effetti teratogeni diretti o effetti pericolosi nello sviluppo peri- e post-natale. Tuttavia, nei conigli la vitalità embriofetale può risultare compromessa (vedere il paragrafo 5.3).

La somministrazione del sumatriptan deve essere presa in considerazione solo se il beneficio previsto per la madre supera ogni possibile rischio per il feto.

Allattamento

È stato dimostrato che in seguito a somministrazione sottocutanea sumatriptan viene escreto nel latte materno. L'esposizione del lattante può essere minimizzata evitando l'allattamento al seno per le 12 ore successive al trattamento, durante tale periodo il latte prodotto deve essere eliminato.

Quali sono gli effetti indesiderati di Triptalidon


Gli effetti indesiderati sono elencati secondo la classificazione per organi e sistemi e per frequenza.

Le frequenze sono definite come segue:

Molto comune (≥1/10)

Comune (da ≥1/100 a <1/10)

Non comune (da ≥1/1000 a <1/100)

Rara (da ≥1/10.000 a <1/1000)

Molto rara (<1/10.000), non nota (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili)

Alcuni dei sintomi riferiti come effetti indesiderati possono essere sintomi associati all'emicrania.

Disturbi del sistema immunitario

Non nota: reazioni di ipersensibilità, che vanno da ipersensibilità cutanea (come orticaria) all'anafilassi.

Patologie del sistema nervoso

Comune: capogiri, sonnolenza, disturbi sensoriali, comprese parestesia e ipoestesia.

Non nota: convulsioni, anche se in alcuni casi si sono verificate in pazienti con anamnesi di convulsioni o con disturbi concomitanti predisponenti alle convulsioni. Vi sono anche segnalazioni in pazienti per i quali tali fattori predisponenti non sono evidenti.

Nistagmo, scotoma, tremore, distonia.

Patologie dell'occhio

Non nota: Tremolio della vista, diplopia, riduzione della vista. Perdita della visione, comprese segnalazioni di difetti permanenti. Tuttavia i disturbi oculari possono verificarsi anche nel corso di un attacco di emicrania stesso.

Patologie cardiache

Non nota: bradicardia, tachicardia, palpitazioni, aritmie cardiache, alterazioni ischemiche transitorie dell'ECG, vasospasmo coronarico, infarto del miocardio (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).

Patologie vascolari

Comune: aumenti transitori della pressione arteriosa, che insorgono subito dopo il trattamento, arrossamento.

Non nota: ipotensione, fenomeno di Raynaud.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Comune: dispnea.

Patologie gastrointestinali

Comune: in alcuni pazienti si sono verificati nausea e vomito, ma non è chiaro se a causa del sumatriptan o della condizione di base.

Non nota: colite ischemica, diarrea.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Comune: sensazione di pesantezza (di solito transitoria, che può essere intensa e interessare qualsiasi parte del corpo, compresi il torace e la gola), mialgia.

Non nota: rigidità del collo, artralgia.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune: dolore, sensazione di caldo o freddo, pressione o senso di costrizione (questi eventi sono generalmente transitori e possono essere intensi e possono interessare qualsiasi parte del corpo, compresi il torace e la gola); sensazione di debolezza, affaticamento (entrambi gli eventi sono per lo più di intensità da lieve a moderata e transitori).

Non comune: sonnolenza.

Esami diagnostici

Molto rara: sono state occasionalmente osservate lievi alterazioni negli esami della funzione epatica.

Disturbi psichiatrici

Non nota: ansia.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non nota: iperidrosi

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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