Cefalea

19 marzo 2024

Cefalea: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Cefalea: definizione e generalità


Dolore al capo che può essere diffuso all'intera testa o localizzato in una parte. I due tipi principali sono la cefalea da tensione e l'emicrania, a cui si aggiungono  la cefalea a grappolo e l'emicrania parossistica. Circa il 90 per cento di tutti gli adulti almeno una volta nella vita manifesta la cefalea e più del 75 per cento dei minori lamenta cefalea dall'età di 15 anni. Da studi basati su ampie popolazioni emerge che il rischio relativo di sviluppare emicrania, cefalee di tipo tensivo o cefalee a grappolo è aumentato fino a quattro volte se un parente di primo grado ha le stesse forme di cefalea. Anche dai dati sui gemelli, in particolar modo sui gemelli omozigoti, è emersa una predisposizione simile.

Cause


Cefalea: cause principali


La cefalea da tensione è correlata con contrazioni muscolari indotte perlopiù da ansia e tensione psichica. L'emicrania è causata, invece, da una reazione vasomotoria delle arterie della testa. Un episodio di emicrania può essere scatenato da diversi fattori: stress emotivo, bassi livelli di zuccheri ematici, allergie alimentari, traumi al capo, assunzione di contraccettivi orali o variazioni ormonali collegate al ciclo mestruale. La cefalea può essere causata anche da reazioni di carattere allergico ad alcune sostanze.

Sintomi

Cefalea: sintomi più comuni


La cefalea da tensione può manifestarsi come un dolore continuo, oppressivo, di intensità lieve-moderata e diffuso a fascia a tutta la testa. Può svilupparsi improvvisamente o lentamente. L'emicrania è caratterizzata da un forte dolore pulsante che colpisce la zona delle tempie e della fronte all'altezza delle orbite, generalmente da un solo lato della testa, e che si aggrava con la luce, l'attività fisica, suoni e odori. Il dolore può essere preceduto da disturbi della vista, dell'equilibrio o della sensibilità e spesso è associato a nausea e vomito.

Diagnosi

Cefalea: come efftuare la diagnosi


La diagnosi si basa sulla raccolta di un'attenta e minuziosa storia clinica (anamnesi) a cura del medico che permette di identificare il tipo di cefalea. L'anamnesi è a sua volta composta da cinque elementi. La storia familiare aiuta a determinare se una persona ha una predisposizione genetica per la cefalea. Lo studio della storia clinica della cefalea permette di valutare se la cefalea è di nuova insorgenza o si è evoluta nel corso della vita. La storia degli attacchi fornisce le caratteristiche cliniche della cefalea o delle cefalee. L'anamnesi medica e psichiatrica determina se ci sono condizioni di comorbilità (cioè la coesistenza di patologie diverse nella stessa persona) che possono causare o peggiorare la cefalea. La storia del trattamento e dei farmaci assunti può indicare se la cefalea può essere causata o peggiorata da farmaci o sostanze che il paziente ha assunto. La diagnosi del tipo di cefalea è basata sulla tipologia di dolore, la durata e le manifestazioni cliniche che l'accompagnano. Le cefalee secondarie di solito sono dovute a una condizione sottostante come un tumore cerebrale, l'aumento o diminuzione della pressione intracranica, una patologia dei seni paranasali o una malformazione vascolare; se si rimuove la causa la cefalea di norma migliora. Le cefalee che si manifestano per meno di 15 giorni al mese sono definite episodiche mentre quelle che si manifestano per più di 15 giorni al mese sono considerate croniche.
La valutazione diagnostica della cefalea dipende dalle caratteristiche cliniche. Se vi è una storia clinica tipica senza alcuna ragione che induca a un'ulteriore valutazione diagnostica e se i risultati sull'esame neurologico sono completamente normali, non è necessario alcun esame aggiuntivo. Le caratteristiche dell'anamnesi che predicono con elevata probabilità cefalea da emicrania in assenza di un disturbo secondario includono la qualità pulsante, una durata da 4 a 72 ore, la posizione unilaterale del dolore, nausea, e un'intensità disabilitante. Tuttavia, se vi sono caratteristiche atipiche nell'anamnesi, o anormalità all'esame neurologico, è indicata una valutazione più approfondita. I pazienti con cefalea a grappolo e altri tipi di cefalea di causa ignota necessitano di un esame con tecniche di imaging al fine di escludere cause secondarie.
Nei pazienti con cefalea acuta, la tomografia computerizzata (Tc) è lo strumento migliore per verificare l'esistenza di un'emorragia acuta come causa della cefalea, mentre la risonanza magnetica (Rm) è più utile per ricercare lesioni di massa, ipertensione o ipotensione intracranica, emosiderina (vecchia emorragia) e anomalie congenite (per es., malformazione di Chiari) nelle cefalee persistenti. Negli individui con più di 60 anni in cui compaia una cefalea nuova o inusuale devono essere misurati la velocità di eritrosedimentazione (Ves) e/o il livello della proteina C-reattiva (Pcr) per valutare segni di arteriti a cellule giganti. Nei pazienti con sospetta ipertensione intracranica o meningiti è indicata l'analisi del liquor cefalorachidiano (Lcr) comprese pressione, proteine, glucosio, cellule, coltura, e citologia.

Cure

Cefalea: cure e rimedi


Per cefalee lievi sono sufficienti semplici analgesici quali paracetamolo (da 500 a 1000 mg), acido acetilsalicilico (da 250 a 1000 mg) e farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), come ibuprofene (da 400 a 800 mg) e naprossene sodico (da 220 a 500 mg). In caso di cefalea particolarmente intensa e di forti attacchi di emicrania, possono essere necessari analgesici più potenti a basa di oppiacei, come la codeina. Gli attacchi di emicrania possono essere interrotti con farmaci detti "abortivi", come il sumatriptan e derivati e gli ergotaminici, che agiscono costringendo i vasi sanguigni. Nei soggetti che soffrono frequentemente di episodi di emicrania, questi vengono prevenuti con beta-bloccanti, calcio-antagonisti, antidepressivi e farmaci che inibiscono l'azione della serotonina.

Cure complementari

La camomilla bastarda (Tanacetum parthenium) inibisce il rilascio di prostaglandine implicate nella genesi dell'emicrania. La corteccia di salice bianco contiene salicina, un composto simile all'acido acetilsalicilico. Una tisana a base di zenzero e/o menta può essere utile per contrastare vari tipi di cefalea. Utilizzate omeopatia, agopuntura e aromaterapia.

Alimentazione

Bassi livelli di zucchero nel sangue possono provocare cefalea: è bene quindi assumere tre pasti completi e alcuni spuntini ogni giorno. Limitare l'assunzione di grassi acidi e idrogenati e di oli e grassi parzialmente idrogenati, sostanze difficilmente digeribili che possono causare disturbi allo stomaco e cefalea.


Farmaci

Di seguito è riportato l'elenco dei principi attivi maggiormente utilizzati nella cura di questa patologia. E' sempre necessario consultare il proprio medico per la scelta di un farmaco, del principio attivo e della posologia più indicati per il paziente.



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