Reflusso con 'ritorno' di cibo associato a grave stipsi

04 gennaio 2018

Reflusso con 'ritorno' di cibo associato a grave stipsi


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03 gennaio 2018

Reflusso con 'ritorno' di cibo associato a grave stipsi

Mio figlio di 12 anni dal 13 novembre quando mangia, improvvisamente e senza poterlo controllare, si ritrova in bocca il boccone spinto nell’esofago… Questo accade consumando anche una semplice pasta in bianco, 5/6 volte. Non riesce più a consumare frutta e verdura, così la sua stitichezza, che trattavo ciclicamente con Macrogol, è ulteriormente peggiorata e gli causa fortissimi dolori addominali. È stato ricoverato una prima volta al Buzzi, dove sono stati effettuati esami del sangue, compresi quelli per la celiachia, e un’ecografia addome e delle anse intestinali, tutti nella norma, a parte la presenza di feci. Lo hanno dimesso dopo 3 giorni ipotizzando un problema di somatizzazione di competenza di un neuropsichiatra, ma i due specialisti che lo hanno visto hanno escluso questa ipotesi invitandoci a indagare patologie organiche. Dal 2 dicembre Gabriel non si scarica più spontaneamente ma solo con clismi quotidiani che gli provocano forti dolori. Il 27 dicembre, viene ricoverato di nuovo al Buzzi e sottoposto a RX addome in bianco, che parla di mostruoso ingombro fecale. Il clistere lo fa evacuare pochissimo, iniziano a trattarlo con macrogol 40 g al giorno e Pursennid 3 compresse la sera, più clisma quotidiano. Dopo 2 giorni evacua feci morbide ma non abbondanti. Viene sottoposto a RX transito intestinale, risultata normale, e a gastroscopia che la gastroenterologa, in attesa delle biopsie che arriveranno tra 4 settimane, ha definito normale. Nel referto si legge“ esofago pervio con mucosa caratterizzata da iperplasia nodulare. Cardias in sede continente, continenza anche in retroversione. Stomaco con mucosa nella norma, piloro pervio, duodeno con mucosa della norma”. Dopo 4 giorni di ricovero mio figlio è stato dimesso ma dolori addominali, difficoltà a evacuare e vomito non sono diminuiti. Siamo disperati, non sappiamo più dove portarlo, nessuno riesce ad arrivare in fondo al problema.

Risposta del 04 gennaio 2018

Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO


Quindi finora tutti gli esami eseguiti non hanno evidenziato nulla di francamente patologico. Il mio parere è di completare lo studio dell ' esofago anche con una manometria esofagea, tenendo conto del disturbo che descrive all ' inizio. Mentre per la stipsi non c' è altro che cercare di fargli mangiare delle fibre ( crusca o fibre a base di Psillio ) e proseguire con quelle soluzioni che servono per " lavare " l intestino. Lasci stare i prodotti a base di senna.

Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Specialista in Cardiologia
Milano (MI)


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