Risposta del 24 settembre 2006
Sono in accordo con la collega, il cortisone è inutile, solamente sintomatico, bisogna sempre andare all’origine del problema e risolvere le cause che hanno determinato l’infiammazione alla tiroide, come evidenziato sia dalla sintomatologia da lei presentata, che dagli esami ematochimici, sia dalla ecografia, in cui chiaramente il radiologo segnala: “come per stato infiammatorio in atto. ”
Quindi, i suoi sintomi sono caratteristici di una Tiroidite in atto, specificatamente, aggredita dagli anticorpi, che vengono prodotti per un errore del sistema immunitario, infatti il meccanismo in cui si verifica l’errore, è chiamato mimetismo molecolare, in cui un agente patogeno esterno innescata la reazione ela produzione di autoenicorpi, nel suo caso, la perissodisasi tiroidea e le cellule della ghiandola. La diagnosi esatta, non si ferma alla Tiroidite, infiammazione della ghiandola, ma alla ricerca delle cause che hanno messo in moto l’infiammazione che consiste nella individuazione di questo agente patogeno e alla sua eliminazione, in modo da fermare la produzione di autoanticorpi che piano, piano, distruggeranno la ghiandola, come lei sta già avvertendo nei suoi sintomi. La terapia, susseguente alla diagnosi, consiste nella eliminazione dell’agente patogeno individuato e nella modulazione della ghiandola, per fermare la distruzione, l’infiammazione e riportarla ad un funzionamento fisiologico.
Lei è fortunata, perché ancora non ha evidenti alterazioni ghiandolari, ma solo una disomogeneità diffusa, senza formazioni nodulari, che se non si procede velocemente a fermare la produzione di autoanticorpi, sicuramente, si formeranno.
Lei non ha pertanto trovato giovamento, perché il cortisone ferma soltanto la parte del processo infiammatorio, abbassando la risposta del sistema immunitario, che invece deve essere aiutato, non fermato. L’errore risiede ancora più a monte, intervenire a valle non serve a niente, la distruzione della ghiandola procederà indisturbata, fino alla sua completa distruzione.
Fortunatamente ancora non si sono verificate alterazioni cellulari evidenti, per cui il recupero sarà completo.
Bisogna sempre pensare anche alla prevenzione, una precoce individuazione di agenti patogeni che potenzialmente possono portare alla produzione di autoanticorpi, per qualsiasi malattia autoimmune, non solo per la Tiroidite, conduce al non verificarsi della malattia stessa, perché viene evitato, fermato, il procedere del mimetismo molecolare. Questo concetto, che viene descritto ampiamente in letteratura internazionale, ben sfruttato, conduce ad una grande prevenzione di quei guai futuri che lei, come tantissime altre persone, sta gà speriemntando. Tutto questo è possibile poiché applico la integrazione fra la recente ricerca scientifica, la medicina convenzionale, immunologia, ormesi, medicina biologica, con questo ragionamento complesso, riesco ad eseguire la diagnosi, la terapia, ma anche, soprattutto, la prevenzione.
saluti
Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)