Il passaporto europeo della salute

22 giugno 2009
Aggiornamenti e focus

Il passaporto europeo della salute



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Che in viaggio si vada per vacanza o per motivi di lavoro può capitare di avere bisogno di aiuto medico e per i cittadini europei temporaneamente residenti nei paesi UE esiste una tutela in più. Si tratta della TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia), un documento grazie al quale è possibile usufruire senza spese della sanità della nazione ospitante, a patto ovviamente che non si tratti di un intervento programmato ma di un problema di salute che si presenta durante il temporaneo soggiorno all'estero. A ricordare l'importanza di TEAM sono gli esperti presenti al convegno organizzato da Sanofi-Aventis - "Schengen per la salute. Innovazione, sicurezza e accesso alle cure per un cittadino europeo: il contributo di Sanofi-Aventis"- tenutosi lo scorso 26 maggio al Circolo della Stampa di Milano, che ha riunito alcuni candidati al Parlamento Europeo, intervenuti sul tema della necessità di un percorso che porti verso una vera e propria sanità "continentale".

Il trattato di Schengen ha sancito la libera circolazione dei cittadini UE e dal 2011 anche il trasporto aereo sarà gestito da un unico centro, allo stesso modo gli ideatori della TEAM sperano che in futuro tutti gli europei potranno usufruire di un unico sistema sanitario, in grado di dare le risposte ottimali a ogni cittadino, grazie alle collaborazione tra i 27 Paesi e che si supereranno le attuali difficoltà che a volte impediscono il rimborso per le prestazioni sanitarie nei Paesi della UE. La Tessera Europea di Assicurazione Malattia, entrata in vigore in Italia nel novembre 2004, è stata recapitata all'indirizzo di residenza degli italiani da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze ed è rivolta a tutte le persone iscritte al Servizio Sanitario Nazionale in possesso della cittadinanza italiana che hanno la residenza in Italia. Si tratta di un tesserino plastificato con chip elettronico integrato, avente ordinariamente validità di 5 anni dalla data di emissione che ha consentito di eliminare le distinzioni tra il cittadino lavoratore subordinato o autonomo, il turista, lo studente, il pensionato o la persona alla ricerca di un lavoro all'estero.

Se per il turista o il lavoratore temporaneo all'estero la tessera TEAM è lo strumento ideale in caso di problemi di salute, la situazione cambia in caso di trattamenti destinati a cittadini italiani che scelgano una meta estera per terapie particolarmente complesse e innovative. In questo caso è possibile effettuare ricoveri presso strutture ospedaliere estere a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ma solo previa motivata proposta di un medico specialista pubblico (meglio se di un centro di riferimento regionale per la patologia, che potrà definire l'opportunità del trattamento e della successiva autorizzazione) che indichi il centro ospedaliero prescelto e successiva richiesta alla Asl di residenza. Per i ricoveri in strutture pubbliche in Paesi dell'Unione Europea o con i quali esistono accordi, una volta ottenuta la necessaria autorizzazione del Centro Regionale di Riferimento, l'ASL di appartenenza rilascia al cittadino il modello E112 che consente di fruire del ricovero e/o delle terapie senza alcun onere a proprio carico. Nelle Strutture Private il ricovero può avvenire sotto forma di assistenza indiretta: quindi la persona deve anticipare i costi del trattamento e richiederne il rimborso presso la stessa ASL.

Gianluca Casponi

Convegno "Schengen per la salute. Innovazione, sicurezza e accesso alle cure per un cittadino europeo"; Milano 26 maggio 2009



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