Alluce valgo, il rimedio è chirurgico

29 aprile 2011
Interviste

Alluce valgo, il rimedio è chirurgico



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Quando il primo dito del piede, l'alluce, perde l'allineamento deviando verso l'esterno, nel tempo tende a deformarsi fino a diventare un alluce, cosiddetto, valgo; che può condizionare normali funzioni come il camminare. Che cos'è e come si cura questo disturbo, lo spiega a Dica33, Antonio Volpe, specialista in ortopedia e traumatologia, reumatologia e medicina dello sport e past president della Società italiana di chirurgia della caviglia e del piede.

Dottor Volpe, in che cosa consiste questa deformazione?
L'alluce valgo è la deformità più comune del corpo umano, colpisce le donne tre volte di più rispetto agli uomini, soprattutto con l'arrivo della menopausa. Consiste in un allargamento dell'avampiede e deviazione verso l'esterno dell'alluce, e si associa a dolore al metatarso, dita a martello, cioè dita in posizione di flessione permanente, con fastidiosa iperflessione del secondo dito, a volte anche del terzo e quarto dito, o dita ad artiglio. Tipici di questa deformazione sono l'ispessimento della cute sotto il metatarso e la "cipolla", come viene chiamata la borsite, un'infiammazione dolorosa, che si crea alla base del dito.

Quali sono le cause che portano a sviluppare questo disturbo?
Una delle possibili cause possono essere i traumi, che possono spostare l'allineamento delle dita con il metatarso. Ma l'alluce valgo ha una base familiare, quindi se c'è un caso in famiglia è molto probabile che prima o poi si sviluppi. In questo, ma in ogni caso, è consigliabile usare scarpe di buona qualità, non eccedere con i modelli decolletè o con tacchi alti, e mantenere sotto controllo il peso. E poi è necessario consultare uno specialista che non sia solo un ortopedico ma un ortopedico specializzato per piede e caviglia. Per altro è un disturbo che si può prevenire fin da piccoli se riscontra già un problema di piede piatto, che si può dire che sia "cugino" dell'alluce valgo. Già all'età di 8-10 anni si può intervenire sul piattismo con plantari o con la chirurgia. Non va, infine, dimenticato che tutta la famiglia delle malattie reumatiche infiammatorie ha come bersaglio preferito il piede, quindi chi soffre di artrite reumatoide, artrite psoriasica, gotta, in genere soffre anche di alluce valgo.

Come si cura l'alluce valgo?
L'uso di farmaci antinfiammatori, scarpe comode e tutori per l'alluce è un approccio palliativo e sintomatico che dà risultati modesti e solo nei casi di alluce valgo di lieve entità. Ma quando è doloroso, crea disturbi funzionali, per esempio impedendo di camminare correttamente, o l'articolazione mostra segni di usura, causata da una biomeccanica non idonea, bisogna intervenire chirurgicamente. Va sottolineato che non si opera per ragioni estetiche e in assenza di dolore. L'intervento può essere fatto nei giovani adulti e in età avanzata, la fascia di età in cui si interviene con maggiore frequenza è tra i 50 e i 65 anni, in particolare nelle donne.

In che cosa consiste l'intervento chirurgico?
È una chirurgia piuttosto veloce che si fa in day hospital, con anestesia periferica, il recupero è veloce e nel quasi 90% dei casi si ottengono buoni risultati. Tutte le tecniche usate hanno in comune la capacità di ricostruire l'allineamento osseo. Si eseguono piccole osteotomie, cioè sezioni di precisione effettuate direttamente sull'osso che viene poi riportato nella sua posizione corretta. La chirurgia si può eseguire usando due tipi di tecniche, quelle tradizionali o quelle mininvasive.

Che differenza c'è tra i due approcci?
Tra quelli tradizionali c'è la tecnica gold standard, cioè la più usata per questo tipo di patologia, ed è la tecnica Chevron, che prevede l'uso di microviti al titanio per stabilizzare l'allineamento. Dopo l'intervento, il paziente può muoversi subito, usando una particolare calzatura postoperatoria. Lo stesso intervento si può eseguire non modalità mininvasiva, le incisioni sono più piccole e per la stabilizzazione si usano chiodi più piccoli. Il piede deve, però, stare fermo più a lungo e il chiodo viene tolto dopo un mese. Per quanto riguarda la chirurgia mininvasiva, poiché bocciata negli anni '70 e '80, è stata ora rinnovata e perfezionata. Viene oggi eseguita con controllo radiologico continuo e l'intervento prevede due piccoli fori per accedere con mini-frese rotanti, simili a quelle del dentista, per intenderci, che asportano l'osso in eccesso. Si eseguono così osteotomie, per ridurre o riallineare l'alluce,, che vengono mantenute stabili con bendaggio o cerotti. Si può camminare subito e in genere l'intervento è poco doloroso. Su questa tecnica c'è un invito alla cautela perché è ancora in valutazione, ed è valida per casi di alluce valgo modesto o di dita a martello e non è indicato in tutti i casi. Inoltre, è una tecnica il cui successo dipende molto dall'operatore, perché le sezioni ossee devono essere molto precise ed è importante che l'osso si consolidi in modo corretto.

Simona Zazzetta



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