Studio sui cellulari non rileva aumento nel rischio di tumori

Dalla Danimarca un nuovo studio sull'uso dei telefonini ha rilevato che non ci sarebbe un aumento del rischio di tumore al cervello o al sistema nervoso centrale per chi fa uso dei cellulari anche da oltre dieci anni, anche se non è stato oggetto d'analisi la quantità di esposizione alle onde radio. Lo studio, condotto in Danimarca da Christoffer Johansen della Cancer Society di Copenhagen e Patrizia Frei dell'istituto di Epidemiologia dei Tumori di Copenhagen e pubblicato sul British Medical Journal, ha coinvolto 358.403 possessori di telefonini. «Abbiamo usato dati sugli abbonamenti dei gestori di telefonia mobile» spiega Frei all'Ansa «senza quindi aver effettuato interviste alle persone coinvolte nello studio. Questo da una parte è stato un limite perché non ci ha permesso di sapere quanto assiduamente ciascuno ha fatto uso del cellulare e quindi di valutare i casi di chi ne fa un forte uso. Nello studio non abbiamo trovato aumenti di rischio tumori del sistema nervoso centrale, ma ci sono ancora domande aperte come il rischio per coloro che usano moltissimo il cellulare o che lo usano da più di 15 anni (abbiamo considerato un uso medio di 13 anni) e poi i dati sui bambini restano limitatissimi». In generale, conclude Frei «non abbiamo trovato un aumento di rischio tumore per persone che usano il cellulare da oltre 10 anni, nemmeno un rischio aumentato di glioma temporale, che è il tumore per il quale, proprio per la sua localizzazione nel cervello, sarebbe più plausibile aspettarsi un collegamento con l'uso dei cellulari»