Il sesso dopo l'infarto non è pericoloso per le donne, ma nessuna lo sa

17 settembre 2013
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Il sesso dopo l'infarto non è pericoloso per le donne, ma nessuna lo sa



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Sesso dopo l'infarto? Nessun problema, non fa male. Ma sulla tempistica è meglio consultare il medico.
Secondo uno studio dell'università di Chicago, pubblicato sul Journal of the American Heart Association, chi sopravvive a un infarto del miocardio vede la sessualità come un aspetto importante della salute e della qualità della vita, ma l'approccia con una paura che sarebbe più facile superare se i medici informassero di più le loro pazienti.

I ricercatori hanno esaminato la vita sessuale di 17 donne prima e dopo un attacco di cuore scoprendo dopo l'infarto la maggior parte di esse e molti dei loro partner avevano paura di fare sesso, chiedendosi quanto il cuore sarebbe stato in grado di sopportare lo sforzo.

Inoltre hanno appurato che il 74 per cento degli uomini e il 44 per cento delle donne erano sessualmente attivi l'anno prima dell'infarto, e continuavano a esserlo anche l'anno dopo. Tuttavia, solo il 47 per cento dei uomini e il 35 per cento delle donne aveva avuto una consulenza del medico sulla ripresa dell'attività sessuale.

E chi non era stato informato sull'argomento al momento della dimissione, aveva meno probabilità di essere sessualmente attivo un anno dopo, soprattutto le donne: "È importante per le donne e i loro partner" sostiene la ricerca "non essere soli con la paura di tornare al sesso dopo un attacco di cuore. E se il cardiologo non dà le informazioni necessarie, è importante chiederle".

In Italia il numero di infarti femminili è aumentato del 29,2 per cento nel 2005, mentre gli uomini si attestano sul 17,2 per cento a fronte di 118mila attacchi di cuore: 75mila negli uomini e 43mila nelle donne. Ma a preoccupare è il dato sulle donne più giovani, di età tra i 45 ed i 64 anni, incrementato del 22 per cento. Cifra impressionante se si considera che, nella stessa fascia di età, l'aumento tra i maschi è dell'8 per cento.



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