Un nuovo farmaco migliora la sopravvivenza dei malati di cancro al pancreas

17 ottobre 2013
Aggiornamenti e focus

Un nuovo farmaco migliora la sopravvivenza dei malati di cancro al pancreas



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È tra quelli che fanno più paura. Aggressivo, in costante aumento e difficile da individuare in fase iniziale. Uno dei più pericolosi killer tumorali. E le previsioni degli esperti dicono che il cancro del pancreas farà registrare nel 2013 circa 12.200 nuovi casi (erano 11.500 nel 2012 e 11.000 nel 2011). Ma oggi arrivano nuove armi che migliorano la sopravvivenza.

La prevenzione resta comunque l'unico modo per sconfiggerla. E il primo passo è non fumare. I casi attribuibili al fumo di sigaretta sono il 20-30% fra gli uomini e il 10% nelle donne.

Per questo l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) ha deciso di promuovere la prima campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione su questa patologia, presentata al XV Congresso della società scientifica appena conclusosi a Milano. Un progetto articolato, che comprende la distribuzione di opuscoli informativi, un sondaggio fra gli oncologi, uno fra i cittadini, un sito web dedicato a questa patologia e accessibile a tutti, e un tour in nove Regioni che partirà a gennaio 2014.

«Abbiamo realizzato due opuscoli, che saranno distribuiti nei centri di oncologia di tutto il Paese» spiega Stefano Cascinu, presidente Aiom. «Uno dedicato completamente alla prevenzione, ricco di consigli utili per imparare a seguire uno stile di vita equilibrato». Secondo i dati i fumatori hanno tasso di incidenza da doppio a triplo rispetto a chi non fuma. Ma altre sono le cose da fare per abbassare la soglia del rischio: da una dieta equilibrata e povera di grassi a una costante attività fisica fino all'alto consumo di grassi.

Il secondo booklet è pensato invece per le persone che purtroppo hanno già ricevuto la diagnosi di neoplasia: è un ottimo strumento comunicativo, un ulteriore collegamento tra l'oncologo e il paziente. Lo sforzo è quello di fare diventare lo specialista il punto di riferimento in tutto il percorso diagnostico-terapeutico, sia per il malato che per i familiari.

«Il tumore al pancreas è una patologia complessa, per lungo tempo asintomatica, infatti solo il 7 per cento dei casi è diagnosticato in fase iniziale» sottolinea Cascinu. «Ma oggi, per la prima volta, siamo di fronte a un sensibile passo in avanti. La ricerca è riuscita a mettere a disposizione una nuova molecola, il nab-paclitaxel. Un punto di svolta nella terapia. Somministrato con gemcitabina, determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno: un terzo contro un quarto dei pazienti, con un tasso raddoppiato a 24 mesi (9 per cento vs 4 per cento)».



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