16 febbraio 2017
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Artrosi: tienila a bada con 45 minuti di esercizio a settimana
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Alcuni problemi legati all'artrosi che colpisce molto frequentemente le persone più avanti negli anni possono essere tenuti a bada con il movimento e la buona notizia è che basta dedicare all'attività fisica anche meno di un'ora alla settimana.
«Le linee guida nazionali raccomandano almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata, ma in realtà solo il 10 per cento degli anziani negli Stati Uniti riesce a raggiungere questo traguardo» esordisce Dorothy Dunlop, della Northwestern university feinberg school of medicine di Chicago, prima autrice di uno studio sull'argomento da poco pubblicato sulla rivista Arthritis care & research .
Assieme ai colleghi, l'autrice ha coinvolto nella ricerca 1.629 adulti di età uguale o superiore a 49 anni, coinvolti nella Osteoarthritis initiative andando a valutare dopo due anni i cambiamenti nella capacità funzionale, che rappresenta la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana.
«Le persone coinvolte nella ricerca avevano problemi agli arti inferiori come dolore o rigidità a livello di anca, ginocchia e piede» spiega la ricercatrice, ricordando che questi sintomi tipici dell'artrosi rischiano di far perdere l'indipendenza funzionale a chi ne soffre.
In particolare lo studio ha valutato la soglia minima di attività fisica sufficiente per poter predire una buona funzionalità, che resti simile o magari migliori rispetto al livello iniziale. E dopo un'analisi accurata, Dunlop e colleghi sono giunti alla conclusione che con 45 minuti di esercizio moderato-vigoroso a settimana aumenta la probabilità di mantenere o migliorare la funzionalità fisica nei pazienti con sintomi agli arti inferiori legati all'artrosi.
«Per gli anziani minimamente attivi, 45 minuti di attività fisica a settimana rappresentano un obiettivo più realistico e più facilmente raggiungibile rispetto ai 150 minuti raccomandati nelle linee guida che restano comunque importanti poiché, in linea generale, più ci si muove meglio è» concludono gli autori.
«Le linee guida nazionali raccomandano almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata, ma in realtà solo il 10 per cento degli anziani negli Stati Uniti riesce a raggiungere questo traguardo» esordisce Dorothy Dunlop, della Northwestern university feinberg school of medicine di Chicago, prima autrice di uno studio sull'argomento da poco pubblicato sulla rivista Arthritis care & research .
Assieme ai colleghi, l'autrice ha coinvolto nella ricerca 1.629 adulti di età uguale o superiore a 49 anni, coinvolti nella Osteoarthritis initiative andando a valutare dopo due anni i cambiamenti nella capacità funzionale, che rappresenta la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana.
«Le persone coinvolte nella ricerca avevano problemi agli arti inferiori come dolore o rigidità a livello di anca, ginocchia e piede» spiega la ricercatrice, ricordando che questi sintomi tipici dell'artrosi rischiano di far perdere l'indipendenza funzionale a chi ne soffre.
In particolare lo studio ha valutato la soglia minima di attività fisica sufficiente per poter predire una buona funzionalità, che resti simile o magari migliori rispetto al livello iniziale. E dopo un'analisi accurata, Dunlop e colleghi sono giunti alla conclusione che con 45 minuti di esercizio moderato-vigoroso a settimana aumenta la probabilità di mantenere o migliorare la funzionalità fisica nei pazienti con sintomi agli arti inferiori legati all'artrosi.
«Per gli anziani minimamente attivi, 45 minuti di attività fisica a settimana rappresentano un obiettivo più realistico e più facilmente raggiungibile rispetto ai 150 minuti raccomandati nelle linee guida che restano comunque importanti poiché, in linea generale, più ci si muove meglio è» concludono gli autori.