L'approccio SMART alla gestione dell'asma

17 settembre 2010
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro

L'approccio SMART alla gestione dell'asma



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L'asma ha un grave impatto sulla qualità della vita dei 300 milioni di pazienti che ne soffrono: la malattia si manifesta con una mancanza di respiro che ha un effetto veramente debilitante e che può arrivare, nelle forme più gravi, ad attacchi che arrivano a ridurre persino la capacità di parlare. Risultato: i pazienti finiscono addirittura per autolimitarsi, ''tagliandosi fuori'' dalla vita di relazione e negandosi molte delle attività che prima gli procuravano soddisfazione.

Respirare la vita

''La mancanza di un adeguato controllo dellasma ha un impatto importante sulla qualità di vita dei pazienti. Essi tendono infatti ad autolimitarsi nelle proprie attività quotidiane, a sentirsi di peso e, non di rado, il paziente arriva addirittura a sentirsi in colpa per la propria incapacità funzionale'' - ha confermato Leonardo Fabbri - Direttore Clinica Malattie Apparato Respiratorio - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ''Non solo la patologia risulta molto diffusa, ma uno studio recente, lo studio di Partridge ha dimostrato come, nonostante luso di efficaci terapie di mantenimento, il 74% dei pazienti usa i farmaci solo ''al bisogno'' per il sollievo immediato dei propri sintomi, anche quando sarebbe più opportuno un trattamento regolare di mantenimento. Grazie al nuovo approccio terapeutico SMART (acronimo dallinglese Symbicort Maintenance And Reliever Therapy) - ha sottolineato Walter Canonica - Direttore della Clinica Tisiologia e Pneumologia DIMI-Università degli Studi di Genova - utilizzando un unico inalatore contenente lassociazione budesonide/formoterolo, è possibile gestire i pazienti che soffrono di asma non solo per la terapia di mantenimento ma anche al bisogno''.
''Inoltre - ha aggiunto il professor Canonica - un recente studio presentato in occasione dellERS 2007 (European Respiratory Society) ha confermato lefficacia della nuova strategia terapeutica evidenziando una riduzione dellincidenza di riacutizzazioni asmatiche del 21% rispetto alla terapia di confronto.

Controllo e prevenzione

Dunque, alleviare ''al bisogno'' i sintomi della patologia e somministrare mediante il medesimo inalatore anche un farmaco antinfiammatorio, può contribuire al controllo dellinfiammazione e delle riacutizzazioni gravi dellasma: ecco il duplice vantaggio del nuovo approccio SMART, che restituisce ai pazienti una nuova qualità di vita. Una nuova strategia resa possibile anche grazie alle importanti caratteristiche tecnologiche dellinalatore (Turbohaler) che consentono una elevata e costante deposizione polmonare dei principi attivi. Un discorso simile è quello che coinvolge la BPCO (BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva): 600 milioni in tutto il mondo e 2,6 milioni di persone solo in Italia soffrono di BPCO, una patologia che causa nel nostro paese circa 18.000 decessi l'anno, pari al 47% di tutti i decessi per malattie respiratorie. La malattia causa pesanti limitazioni alla vita quotidiana, con un forte impatto non solo fisico, ma anche psicologico su chi ne soffre: salire le scale o effettuare qualsiasi movimento può diventare molto difficile a causa dellinsufficienza respiratoria. Il 65-68% degli ammalati incontra difficoltà a fare una passeggiata o a compiere normali lavori domestici e più di metà di loro anche soltanto a rifare il letto o a lavarsi.
''Studi recenti hanno dimostrato come il trattamento con lassociazione budesonide-formoterolo sia efficace nella prevenzione delle riacutizzazioni di BPCO e nel determinare miglioramenti clinicamente importanti della qualità di vita correlata allo stato di salute - conferma il professor Fabbri - I dati disponibili indicano come lassociazione budesonide/formoterolo possa ridurre significativamente il numero di episodi di riacutizzazioni. Poter ridurre questi eventi permette di trattare efficacemente la malattia modificandone positivamente il decorso e migliorando la qualità di vita dei pazienti, i quali riescono, per esempio, nuovamente a salire le scale e a fare le attività quotidiane che prima erano loro precluse a causa della malattia''.



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