13 novembre 2014
Aggiornamenti e focus
Il karaoke aiuta le terapie psichiatriche
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Analizzando un campione di 61 pazienti (31 depressi, 17 bipolari e 13 alcolisti), il gruppo del Behavioral health hospital (Greensboro, Usa) dell'Associazione americana degli infermieri psichiatrici (Apna), ha realizzato uno studio su quanto e come il karaoke aiuti i pazienti psichiatrici in ospedale a controllare gli stati d'ansia e a seguire meglio le cure.
La ricerca è stata premiata come la migliore tra quelle proposte dall'associazione: dopo aver cantato insieme il karaoke, i pazienti sono stati valutati rispetto al livello di ansia e alla qualità del sonno, così come è stata studiata la partecipazione alle sedute di gruppo e la quantità utilizzata di farmaci a richiesta (cioè quelle medicine che i pazienti chiedono ai terapisti quando ne sentono il bisogno).
I risultati? Non ha migliorato il sonno, ma il livello di ansia si è ridotto sensibilmente, la partecipazione ai gruppi è aumentata del 24 per cento e si è ridotta di un terzo la quantità di medicinali a richiesta. Tutto questo, dicono gli autori, indica che il karaoke influisce positivamente sullo stato dei pazienti e "può contribuire a ridurre i tempi di ricovero".