Artrosi o artrite? Facciamo chiarezza

15 aprile 2019
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Artrosi o artrite? Facciamo chiarezza



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Dolori muscolo scheletrici e articolari sono molto frequenti, non solo in età avanzata. Possono essere dovuti a traumi e sforzi eccessivi, all'avanzare degli anni o a abitudini posturali scorrette. Oppure anche a malattie come artrosi e artrite, termini che nel parlare comune vengono a volte confusi. Si tratta però di condizioni molto diverse.

Una diversa origine


L'artrosi è una malattia cronico degenerativa legata all'usura e all'assottigliamento delle cartilagini, ed è associata all'invecchiamento. Non ha nulla a che vedere con il sistema immunitario, e la componente ereditaria ha un ruolo importante. Alla base dell'artrosi vi è un assottigliamento della cartilagine articolare dovuta all'usura. Esiste una forte familiarità e le articolazioni più colpite sono quelle del ginocchio, delle anche, della mano e la colonna lombare, specie per chi è in sovrappeso.

L'artrite è una malattia infiammatoria autoimmune (il sistema immunitario attacca i tessuti sani riconoscendoli come "nemici") che interessa le articolazioni. Il principale bersaglio è la membrana sinoviale, il rivestimento interno della capsula articolare.
 
Sarebbe più corretto parlare di "artriti" una famiglia di condizioni infiammatorie con cause diverse: artrite reumatoide, artrite psoriasica, spondilo-artrite, artrite gottosa. La più nota è l'artrite reumaotide.  Questa può insorgere dai due anni di età fino alla età anziana, ma esordisce più spesso trai i 45 e 55 anni e interessa  in misura maggiore le donne. L'artrite reumatoide è considerata una malattia multifattoriale, le cui cause non sono del tutto note. Tra i fattori di rischio, in persone predisposte, è stato individuato un ruolo del fumo e delle infezioni del cavo orale.


Artrite e artrosi, due tipi di dolore diversi


Le due malattie si distinguono per il tipo di dolore. Nell'artrosi il dolore articolare aumenta con lo sforzo e può comportare anche una limitazione dei movimenti. Un dolore artrosico da affaticamento tende a diminuire con il riposo; la parziale rigidità avvertita al risveglio tende a scomparire con il movimento nel giro di pochi minuti e in corrispondenza delle articolazioni, sulla pelle, non compaiono segni o gonfiori.

Tipico dell'artrite reumatoide è invece il dolore notturno e al risveglio, accompagnato da rigidità e difficoltà di movimenti che si protraggono anche per alcune ore. Il dolore tende, quanto meno nelle fasi iniziali, a migliorare con il movimento. Arrossamento, gonfiore e tumefazione compaiono in corrispondenza delle articolazioni come per esempio polso e dita di mani e  piedi che, quando la malattia non viene curata possono deformarsi. Nella maggior parte dei caso è simmetrica interessa entrambe le mani o entrambe i piedi. L'artrite reumatoide da può colpire anche altri organi come cuore, reni e polmoni con gravi complicanze.

Diagnosi precoce e cure opportune, prescritte dallo specialista reumatologo, possono controllare la malattia, evitare le deformità e in alcuni casi portare a guarigione. Per contrastare l'artrosi è molto utile mantenere il peso nella norma e fare movimento e attività fisica regolarmente. Possono giovare farmaci sintomatici, prescritti dal medico, al bisogno e per periodi limitati.


Stefania Cifani



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