Spunti pratici per impostare il digiuno breve

26 settembre 2016
Aggiornamenti e focus

Spunti pratici per impostare il digiuno breve



Tags:

Hatori ha dimostrato che nonostante le alterazioni ormonali e metaboliche indotte dalla assunzione libera di diete obesogeniche, l'impostazione di un periodo di dieta che limiti l'assunzione alimentare alle sole ore di attività e richieda un digiuno breve (overnightly short fasting) nelle ore seguenti, facilita il ripristino della primitiva struttura metabolica e consente di prevenire l'obesità e numerose patologie metaboliche, perfino quando sia poi mantenuta una assunzione alimentare scorretta. Questa tecnica modula i segnali di FSP27 (una delle proteine iperespresse in contemporanea al digiuno breve) e va comunque impostata e personalizzata in relazione alla storia clinica del paziente, basandosi sulle appropriate regole nutrizionali. Nei diabetici ad esempio può essere attivata solo in modo gradualmente progressivo e sotto stretto controllo medico.

Si possono programmare 2 o 3 giorni non consecutivi alla settimana in cui la giornata alimentare preveda una prima colazione caloricamente libera, correttamente bilanciata tra proteine e carboidrati come suggerito da Mamerow, cui segua un pranzo meno ricco della prima colazione, e infine, dalle 15 o dalle 16 smettere di mangiare fino alla mattina del giorno successivo. In questo modo si mantengono almeno 15 ore e fino a 18 ore di digiuno prima di rimangiare, anche abbondantemente, nel momento più adatto della giornata, cioè la mattina successiva.

L'unico "cibo" utilizzabile durante il periodo di digiuno è l'acqua (indifferentemente gasata o naturale), anche sotto forma di infusi assolutamente non dolcificati o di tè o caffè. Un suggerimento pratico è di bere abbondante acqua durante il periodo di "salto"; questo aiuta a smorzare il senso di fame e facilita la diuresi.

Le prime volte in cui si pratica questa tecnica non è certo consigliabile tenere una conferenza alla sera o lavorare a lungo di notte per completare la stesura di una relazione. La migliore strategia è addormentarsi un po' prima del solito e dormire per tutta la notte.

L'integrazione di questa tecnica con scelte alimentari che controllino i livelli di infiammazione da cibo, consente di mantenere più bassi i livelli di BAFF (B Cell Activating Factor) e di migliorare così la sensibilità insulinica, come descritto da Kim.

Molti chiedono se le 15 ore di digiuno siano ottenibili praticando la sospensione alimentare durante il giorno, ma il digiuno breve, come dimostrato da Chaix e da Vilà- Brau si attiva in relazione al periodo di veglia e ai periodi di sonno. È indispensabile che lo stimolo lipolitico avvenga durante le ore di riposo notturno perché sia efficace.



Salute oggi:

...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Neofobia alimentare nei bambini: cosa si può fare?
Alimentazione
19 aprile 2024
Notizie e aggiornamenti
Neofobia alimentare nei bambini: cosa si può fare?
Attività fisica e salute, binomio inscindibile
Benessere sport e fitness
08 aprile 2024
Notizie e aggiornamenti
Attività fisica e salute, binomio inscindibile
La prima colazione: i consigli di Rachele Aspesi, farmacista
Alimentazione
07 aprile 2024
Notizie e aggiornamenti
La prima colazione: i consigli di Rachele Aspesi, farmacista
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa