Cancro al seno in stadio precoce nelle donne over-65: uno studio dell’Istituto dei Tumori

02 luglio 2020
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Cancro al seno in stadio precoce nelle donne over-65: uno studio dell’Istituto dei Tumori



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Minimizzare i rischi di recidiva locale è l'obiettivo delle nuove indicazioni internazionali per il trattamento del tumore della mammella in stadio precoce nelle ultra sessantacinquenni, sottopopolazione in cui la radioterapia non sembra modificare la sopravvivenza a causa dell'età e delle comorbilità. E proprio su quest'aspetto verte uno studio retrospettivo svolto dall'Istituto nazionale dei tumori di Milano (Int) su 735 donne over-65. Pubblicato sul Journal of Cancer Research and Clinical Oncology, il trial analizza l'impatto sulla sopravvivenza libera da malattia del rapporto tra età, comorbilità e ormonoterapia.

«Fino a poco tempo fa la radioterapia durava anche 6-7 settimane, mentre oggi gli schemi ipofrazionati sono entrati nelle linee guida nazionali e internazionali, con elevata sicurezza e bassa tossicità nelle donne adulte» racconta Eliana La Rocca, specializzanda in Radioterapia oncologica all'Università degli studi di Milano in formazione all'Unità di radioterapia dell'Int, aggiungendo che il tumore mammario è più frequente nelle donne over-65 anni, con un'incidenza che aumenta con l'età: 40% delle under-49 e 57% delle over-50. «La terapia ottimale del cancro al seno in stadio precoce oltre i 65 anni resta molto discussa, sia per le comorbilità spesso presenti sia per la scarsa aderenza alle cure proposte.

La sfida? Identificare i casi a basso rischio per personalizzare il trattamento» spiega Maria Carmen De Santis, medico e ricercatrice presso la Struttura semplice di Radioterapia dei tumori della mammella del Dipartimento di diagnostica per immagini e radioterapia Int. Su 735 pazienti trattate con radioterapia ipofrazionata da giugno 2009 a dicembre 2017 il 70% presentava almeno una comorbilità, e la terapia ormonale è stata prescritta nell'89% dei casi. «A breve il nostro Istituto parteciperà all'Europa trial, che esplorerà il ruolo dell'irradiazione parziale della mammella verso l'uso esclusivo dell'ormonoterapia nelle pazienti sopra i 70 anni con cancro al seno a basso rischio» riprende De Santis. Lo scopo è stabilire la scelta migliore per queste pazienti in termini di migliore qualità di vita.

Fonte: Doctor33

Bibliografia
J Cancer Research and Clinical Oncology 2020. Doi: 10.1007/s00432-020-03243-5



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