Disfunzione erettile: cause, sintomi, diagnosi e terapie

18 dicembre 2015
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Disfunzione erettile: cause, sintomi, diagnosi e terapie



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Identificata un tempo con il termine generico e poco elegante di impotenza, la disfunzione erettile viene definita come la incapacità di raggiungere o mantenere una erezione che sia sufficiente ad ottenere una soddisfacente prestazione sessuale.

La prevalenza stimata è di circa il 20 per cento nella totale popolazione maschile e, anche se la fascia di età più avanzata è quella maggiormente colpita, almeno un uomo su quattro ha un'età inferiore ai 40 anni e soffre di una forma grave. Questo fa pensare che tale condizione patologica non sia necessariamente associata all'invecchiamento. Del resto quando viene colpita l'età più giovane anche la sfera affettiva e relazionale viene fortemente compromessa.

L'erezione è un meccanismo complesso che vede intervenire il sistema nervoso, il sistema vascolare e il sistema ormonale. Vari stimoli, olfattivi, visivi, tattili e mentali possono attivare aree cerebrali specifiche le quali, attraverso l'azione di neuro peptidi, comunicano con la periferia, liberando sostanze vasodilatatrici quali l'ossido nitrico.

Il sangue arriva ai corpi cavernosi attraverso le arterie, queste si dilatano facendo aumentare le dimensioni e la turgidità del pene, ma affinché questo avvenga è obbligatorio che le vene, ossia i canali di scarico, si chiudano, impedendo quello che altrimenti verrebbe identificato come fuga venosa.

Proprio per quanto detto le cause sono molteplici e complesse, abbracciando problematiche legate al sistema vascolare, neurologico, ormonale, psicologico. Tra le cause principali dobbiamo sicuramente includere l'ipertensione arteriosa, il diabete mellito e la depressione. Questo fa capire quanto sia anche importante lo screening della disfunzione erettile anche per evidenziare la presenza di una patologia sottostante, tanto da far considerare la disfunzione erettile un sintomo e non una malattia.

Nel diabete spesso la disfunzione erettile è associata a una maggiore gravità e durata della malattia e la causa è spesso legata alle problematiche vascolari e neurologiche che accompagnano la patologia. La insulino resistenza e l'iperglicemia cronica tra l'altro, spesso in un contesto di sindrome metabolica, sono associate a una inibizione e riduzione della ossido sintasi (Nos) l'enzima indispensabile per la vasodilatazione dei corpi cavernosi.

Inutile rimarcare l'importanza del sistema vascolare. L'erezione potrebbe essere considerata il sensore dell'integrità del sistema vascolare. Consideriamo che i corpi cavernosi sono una spugna, un grosso gomitolo di arterie e vene. Sarebbe quasi cura dell'andrologo inviare il paziente dal cardiologo per una valutazione cardiovascolare sistemica.

Spesso la disfunzione erettile è causata dall'assunzione cronica di farmaci: antiipertensivi, antidepressivi, antipsicotici, inibitori delle 5 alfa reduttasi quali finasteride e dutasteride, alcool e sostanze stupefacenti.

Il fumo può aumentare di due volte la probabilità di insorgenza della disfunzione erettile.

L'iter diagnostico deve essere plasmato sui sintomi del paziente e sulla loro interpretazione (e quindi sull'esperienza dell'andrologo).

Di base un percorso diagnostico si basa su:
  • Attenta anamnesi per conoscere eventuali fattori predisponenti discussi nel capitolo precedente;
  • Valutazione del contesto psicosociale del paziente;
  • Dosaggi ormonali atti a verificare la normale produzione di testosterone e il dosaggio di sostanze ormonali "interferenti" quali prolattina, cortisolo, omocisteina, 17 beta estradiolo;
  • Profilo glicemico e lipidico;
  • Spermiogramma (specchio della funzione testicolare), spermio coltura (ove sospettassimo la presenza di prostatiti);
  • Rigiscan test notturno: una sorta di Holter penieno che si esegue durante il sonno notturno per mezzo di due anelli inseriti sull'sta e collegati ad una particolare apparecchiatura. L'intento è di registrare per tre notti consecutive le erezioni notturne che, se presenti, sono comunque segnale di una integrità vascolare locale
  • Ecocolordoppler basale e dinamico, un esame che attraverso l'induzione dell'erezione tramite l'iniezione indolore di prostaglandine a livello dei corpi cavernosi permette di studiare il flusso arterioso e venoso del pene.
Solo per questo capitolo ci vorrebbe uno spazio dedicato.
Al giorno d'oggi sempre più la fitoterapia sta proponendo sostanze naturali capaci di aiutare la liberazione di ossido nitrico da parte dell'endotelio dei corpi cavernosi.
A livello farmacologico abbiamo numerose molecole che si assumono per bocca in grado di sostenere l'erezione: Sildenafil (Viagra), Tadalafil (Cialis), Vardenafil (Levitra), Avanafil (Spedra).
Altra sostanza utilizzata, spesso quando la terapia orale non funziona, è la prostaglandina Alprostadil che viene somministrata con due modalità: iniezione intracavernosa (Caverject) o con applicazione dal meato uretrale sotto forma di gel (Vitaros).
Nei casi non responders alla terapia farmacologica rimane sempre la possibilità del posizionamento della protesi peniena, intervento ormai codificato e mini invasivo.
Spesso è indispensabile l'apporto e il supporto del sessuologo clinico.

Dr Andrea Militello
Medico chirurgo, specialista in Urologia, specialista in Andrologia



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