02 maggio 2024
Farmaci - Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia
Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia 5 mg/ml polv. per soluz. per infusione 1 flac. 100 mg
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INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.MARCHIO
Oxaliplatino Aurobindo Pharma ItaliaCONFEZIONE
5 mg/ml polv. per soluz. per infusione 1 flac. 100 mgFORMA FARMACEUTICA
Polvere
PRINCIPIO ATTIVO
oxaliplatino
GRUPPO TERAPEUTICO
Antineoplastici
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia? Perchè si usa?
L'oxaliplatino in associazione con 5-fluorouracile (5-FU) e acido folinico (AF) è indicato per:
- Trattamento adiuvante dei tumori al colon stadio III (C di Duke) dopo resezione completa del tumore primario
- Trattamento del tumore colonrettale metastatico
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia?
- Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
- Allattamento
- Mielosoppressione antecedente all'inizio del primo ciclo, come evidenziato in condizioni basali da neutrofili < 2x109/l e/o conta piastrinica < 100x109/l
- Neuropatia sensoriale periferica con compromissione funzionale antecedente al primo ciclo;
- Funzionalità renale gravemente compromessa (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min)
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia?
L'oxaliplatino deve essere utilizzato solo nei reparti specializzati di oncologia e deve essere somministrato sotto la supervisione di un oncologo esperto.
Insufficienza renale
A causa delle limitate informazioni sulla sicurezza nei pazienti con funzionalità renale moderatamente compromessa, la sua somministrazione deve essere considerata solo dopo una adeguata valutazione del rapporto rischio/beneficio per il paziente.
In questa situazione deve essere attentamente monitorata la funzionalità renale e la dose deve essere aggiustata in base alla tossicità.
Reazioni di ipersensibilità
Un monitoraggio particolarmente attento deve essere garantito per i pazienti con anamnesi di manifestazioni allergiche ad altri prodotti contenenti derivati del platino. In caso di comparsa di manifestazioni anafilattiche, l'infusione deve essere immediatamente interrotta e deve essere iniziato un trattamento sintomatico appropriato. In questi pazienti una nuova somministrazione di oxaliplatino è controindicata. Sono state riportate reazioni crociate, talvolta fatali, con tutti i composti del platino.
In caso di stravaso di oxaliplatino, l'infusione deve essere interrotta immediatamente e si deve iniziare un trattamento sintomatico locale.
Sintomi neurologici
La tossicità neurologica dell'oxaliplatino deve essere monitorata attentamente, in particolare se co-somministrato con altri medicinali con una tossicità neurologica specifica. Deve essere effettuato un esame neurologico prima di ogni somministrazione e periodicamente in seguito.
Nei pazienti che sviluppano disestesia laringofaringea acuta (vedere paragrafo 4.8), durante o nelle ore che seguono l'infusione di due ore, la successiva infusione di oxaliplatino deve essere effettuata dopo 6 ore.
Neuropatia periferica
Se compaiono sintomi neurologici (parestesia, disestesia), si raccomanda di aggiustare la dose di oxaliplatino sulla base della durata e della gravità di questi sintomi:
- se i sintomi durano più di 7 giorni e sono dolorosi, la dose di oxaliplatino successiva deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m2 (nel metastatico) o 75 mg/m2 (nell'adiuvante).
- se le parestesie, senza compromissione della funzionalità, persistono fino al ciclo seguente, la dose di oxaliplatino successiva deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m2 (nel metastatico) o 75 mg/m2 (nell'adiuvante).
- se la parestesia con compromissione della funzionalità persiste fino al ciclo successivo, l'oxaliplatino deve essere interrotto.
- se questi sintomi migliorano dopo l'interruzione del trattamento, si deve considerare la ripresa della terapia.
Sindrome Leucoencefalopatica Posteriore Reversibile (RPLS)
Sono stati riportati casi di Sindrome Leucoencefalopatica Posteriore Reversibile (RPLS,) nei pazienti trattati con chemioterapia di associazione con oxaliplatino. La RPLS è una condizione neurologica rara, reversibile a rapida evoluzione che può manifestare convulsioni, ipertensione, cefalea, stato confusionale, cecità e altre alterazioni visive e neurologiche (vedere paragrafo 4.8). La diagnosi di RPLS è basata su conferma da diagnostica cerebrale per immagini, preferibilmente MRI (risonanza magnetica).
Nausea, vomito, diarrea, disidratazione
La tossicità gastrointestinale, che si manifesta come nausea e vomito, giustifica una terapia antiemetica profilattica e/o curativa (vedere paragrafo 4.8).
Disidratazione, ileo paralitico, ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e compromissione renale possono essere causate da diarrea/vomito grave in particolare quando si associa l'oxaliplatino con il 5-fluorouracile (5 FU)..
Se si verifica tossicità ematologica (neutrofili < 1,5x109/l o piastrine < 50x109/l), deve essere ritardato il ciclo seguente di terapia fino a che i valori ematologici ritornano a livelli accettabili. Prima di iniziare la terapia con oxaliplatino e prima di ogni nuovo ciclo, deve essere effettuata una completa conta del sangue con formula leucocitaria.
I pazienti devono essere informati in modo adeguato riguardo il rischio di diarrea/vomito, mucosite/stomatite e neutropenia dopo somministrazione di oxaliplatino e 5-fluorouracile in modo da poter contattare con urgenza il medico che li ha in cura, per un adeguato trattamento. Se si presenta mucosite/stomatite con o senza neutropenia, il trattamento successivo deve essere rimandato fino a che il recupero dalla mucosite/stomatite sia di grado 1 o inferiore e/o fino a che la conta dei neutrofili sia > 1,5x109/l.
Per l'oxaliplatino in associazione con 5-fluorouracile (con o senza acido folinico (FA)), bisogna comunque effettuare gli usuali aggiustamenti di dose per le tossicità associate del 5-fluorouracile.
Se si verifica diarrea di grado 4, neutropenia di grado 3 o 4 (neutrofili < 1,0x109/l) o di trombocitopenia di grado 3 o 4 (piastrine < 50x109/l), bisogna ridurre da 85 a 65 mg/m2 (nel metastatico) o 75 mg/m2 (nell'adiuvante) la dose di oxaliplatino e in aggiunta adattare quella di 5-fluorouracile (5-FU).
In caso di sintomi respiratori inspiegabili quali tosse non produttiva, dispnea, crepitii o infiltrati polmonari radiologici, si deve interrompere il trattamento con oxaliplatino fino a quando ulteriori esami polmonari escludano una malattia polmonare interstiziale o la fibrosi polmonare (vedere paragrafo 4.8).
Fegato
Nei casi di risultati anomali dei test di funzionalità epatica o di ipertensione portale, che non deriva necessariamente da metastasi epatiche, devono essere presi in considerazione casi molto rari di disturbi vascolari epatici indotti dal farmaco.
Gravidanza
Per l'uso nelle donne in gravidanza vedere paragrafo 4.6.
Fertilità
Negli studi preclinici con oxaliplatino sono stati osservati effetti genotossici. Quindi, ai pazienti maschi trattati con oxaliplatino si raccomanda di non concepire un figlio fino a 6 mesi dopo il trattamento e di chiedere un parere sulla conservazione dello sperma prima del trattamento, poichè l'oxaliplatino può avere un effetto antifertilità che può essere irreversibile.
Le donne non devono programmare una gravidanza durante il trattamento con oxaliplatino e devono utilizzare un metodo di contraccezione efficace (vedere paragrafo 4.6).
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia?
Non si è osservata alcuna modifica del livello plasmatico di a 5-fluorouracile (5-FU) nei pazienti che hanno ricevuto un'unica dose di 85 mg/m² di oxaliplatino immediatamente prima della somministrazione di 5-fluorouracile (5-FU).
In vitro, non è stato osservato alcun significativo spiazzamento dell'oxaliplatino dalle proteine plasmatiche con i seguenti agenti: eritromicina, salicilati, granisetron, paclitaxel, e sodio valproato
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia? Dosi e modo d'uso
La preparazione di una soluzione iniettabile di un agente citotossico deve essere eseguita da personale specialistico preparato, con conoscenza del medicinale utilizzato, in modo da garantire l'integrità del medicinale, la protezione dell'ambiente e in particolare la protezione del personale che maneggia il medicinale, in accordo con la politica dell'ospedale. Ciò richiede un'area di preparazione riservata a questo.è proibito fumare, mangiare o bere in questa area.
Posologia
Riservato agli adulti.
La dose di oxaliplatino raccomandata per l'adiuvante è 85 mg/m2, per infusione endovenosa ripetuta ogni 2 settimane per 12 cicli (6 mesi).
La dose di oxaliplatino raccomandata nel trattamento del tumore colonrettale metastatico è 85 mg/m2 per infusione endovenosa ripetuta ogni due settimane.
La dose deve essere aggiustata in funzione della tollerabilità (vedere paragrafo 4.4)
L'Oxaliplatino deve sempre essere somministrato prima delle fluoropirimidine – ad esempio 5 fluorouracile (5-FU)
L'oxaliplatino viene somministrato in infusione endovenosa della durata di 2-6 ore, in 250-500 ml di una soluzione di glucosio al 5% (50 mg/ml) per ottenere una concentrazione tra 0,2 mg/ml e 0,70 mg/ml; 0,70 mg/ml è la concentrazione più alta nella pratica clinica per una dose di oxaliplatino di 85 mg/m2.
L'oxaliplatino è stato utilizzato in prevalenza in associazione con un'infusione continua di 5-fluorouracile. Per il trattamento ogni due settimane, sono stati usati schemi di trattamento di 5-fluorouracile che hanno associato bolo e infusione continua.
Popolazioni particolari
Funzionalità renale compromessa:
L'oxaliplatino non è stato studiato in pazienti con compromissione renale grave (vedere paragrafo 4.3)
Nei pazienti con compromissione renale moderata, si deve iniziare il trattamento con la dose normalmente raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
Non è necessario aggiustare la dose nei pazienti con disfunzione renale lieve.
Compromissione epatica:
In uno studio di fase I che includeva pazienti con diversi livelli di compromissione epatica, la frequenza e la gravità dei disturbi epatobiliari sembravano correlati a una malattia progressiva e alla funzionalità renale compromessa, controllata in condizioni basali. Durante lo sviluppo clinico, non è stato fatto nessun aggiustamento specifico della dose per i pazienti con test della funzionalità epatica anormale.
Pazienti anziani:
Non si è osservato nessun aumento nella tossicità grave quando l'oxaliplatino è stato usato nei pazienti con più di 65 anni come agente singolo o in associazione con 5-fluorouracile. Di conseguenza non è richiesto nessun adattamento specifico della dose per i pazienti anziani.
Modo di somministrazione
L'oxaliplatino viene somministrato per infusione endovenosa.
La somministrazione di oxaliplatino non richiede iperidratazione.
L'oxaliplatino, diluito in 250-500 ml di soluzione glucosata al 5% (50 mg/ml) in modo da ottenere una concentrazione non inferiore a 0,2 mg/ml, deve essere infuso tramite una vena periferica o una cannula venosa centrale per una durata di 2-6 ore. L'infusione di oxaliplatino deve sempre precedere quella di 5-fluorouracile.
In caso di stravaso, la somministrazione deve essere interrotta immediatamente.
Istruzioni per l'uso
L'oxaliplatino deve essere ricostituito e ulteriormente diluito dopo l'uso. Per ricostituire e poi diluire il prodotto liofilizzato devono essere utilizzati solo i diluenti consigliati (vedere paragrafo 6.6 ).
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia?
Non esistono antidoti noti per oxaliplatino. In caso di sovradosaggio ci si può aspettare un'esacerbazione degli effetti indesiderati. Si deve iniziare il monitoraggio dei parametri ematologici e somministrare un trattamento sintomatico.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia durante la gravidanza e l'allattamento?
Non sono finora disponibili informazioni sulla sicurezza di impiego dell'oxaliplatino in gravidanza.
In studi su animali, si è osservata tossicità riproduttiva. Di conseguenza l'oxaliplatino è sconsigliato durante la gravidanza e in donne che possono potenzialmente essere in gravidanza che non utilizzano un metodo di contraccezione adeguato.
L'uso di oxaliplatino deve essere preso in considerazione solo dopo che il paziente abbia valutato adeguatamente il rischio per il feto e con il consenso del paziente.
Devono essere adottati metodi contraccettivi adeguati durante e dopo la fine della terapia, per un periodo di 4 mesi per le donne e per 6 mesi per gli uomini.
Non è stata studiata l'escrezione nel latte materno. L'allattamento è controindicato durante la terapia con oxaliplatino.
L'oxaliplatino può avere effetti antifecondativi (vedere paragrafo 4.4).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Oxaliplatino Aurobindo Pharma Italia sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Comunque, il trattamento con oxaliplatino porta a un aumento del rischio di vertigini, nausea e vomito, e gli altri sintomi neurologici che influiscono sul portamento e sull'equilibrio possono portare a un'alterazione lieve o moderata della capacità di guidare veicoli ed utilizzare macchinari.
Alterazioni della visione, in particolare la perdita transitoria della vista (reversibile dopo la sospensione della terapia), possono influenzare la capacità di guidare veicoli o di utilizzare macchinari. I pazienti devono pertanto essere informati riguardo il potenziale effetto di questi eventi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
1 ml di soluzione ricostituita per infusione contiene 5 mg di oxaliplatino.
Flaconcino da 50 mg: ogni flaconcino contiene 50 mg di oxaliplatino per la ricostituzione in 10 ml di solvente
Flaconcino da 100 mg: ogni flaconcino contiene 100 mg di oxaliplatino per la ricostituzione in 20 ml di solvente
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 48 mesi
Prodotto medicinale confezionato per la vendita:
Questo medicinale non richiede nessuna precauzione particolare per la conservazione.
Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito e diluito, vedere paragrafo 6.3.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Flaconcino di vetro (tipo I) con chiusure di gomma bromobutilica e tappo metallico (alluminio) con disco di polipropilene.
Il flaconcino sarà confezionato con o senza una plastica protettiva di rivestimento.
Confezioni:
Flaconcino 1 x 50 mg
Flaconcino 1 x 100 mg
è possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
- Tumore del colon
Tumore che origina dalla mucosa del colon. Si tratta di solito di un adenocarcinoma, inizialmente presente come piccola sporgenza sul rivestimento interno del grosso intestino e che successivamente può invadere la parete, i linfonodi e gli organi circostanti. - Tumore della cervice uterina
Tumore che colpisce il collo dell'utero (cervice), cioè la parte che sfocia nella vagina. Nell'85% dei casi origina dalle cellule squamose che rivestono la struttura (carcinoma spinocellulare). - Tumore dell'ovaio
Il tumore dell'ovaio, generalmente si sviluppa a partire dalle cellule epiteliali che rivestono superficialmente l'organo. Forme più rare possono avere origine dalle cellule germinali (che producono gli ovuli) e stromali (il tessuto di sostegno dell'ovaio).
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico