Prozin im 5 fiale 2 ml 50 mg

26 aprile 2024
Farmaci - Prozin

Prozin im 5 fiale 2 ml 50 mg


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Prozin im 5 fiale 2 ml 50 mg è un medicinale soggetto a ricetta medica da rinnovare di volta in volta (classe C), a base di clorpromazina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antipsicotici fenotiazinici. E' commercializzato in Italia da Istituto Luso Farmaco d'Italia S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Istituto Luso Farmaco d'Italia S.p.A.

MARCHIO

Prozin

CONFEZIONE

im 5 fiale 2 ml 50 mg

FORMA FARMACEUTICA
fiala iniettabile

PRINCIPIO ATTIVO
clorpromazina cloridrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Antipsicotici fenotiazinici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a ricetta medica da rinnovare di volta in volta

PREZZO
2,22 €


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Prozin? Perchè si usa?


trattamento delle schizofrenie, degli stati paranoidi e della mania. Psicosi tossiche (amfetamine, LSD, cocaina ecc.). Sindromi mentali organiche accompagnate da delirio. Disturbi d'ansia se particolarmente gravi e resistenti alla terapia con ansiolitici tipici. Depressione se accompagnata da agitazione e delirio, per lo più in associazione con antidepressivi. Vomito e singhiozzo incoercibili. Trattamento dei dolori intensi generalmente in associazione con analgesici stupefacenti. Medicazione pre-anestetica



CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Prozin?


ipersensibilità al farmaco o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista clinico. Stati comatosi specie quelli causati da sostanze ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale (alcool, barbiturici, oppiacei, ecc.); pazienti con sospetto o riconosciuto danno cerebrale sottocorticale; gravi stati di depressione; discrasie ematiche; affezioni epatiche e renali. Il prodotto non è indicato nella prima infanzia. Feocromocitoma, miastenia grave e epilessia non trattata. Allattamento al seno. Il rischio di effetti dannosi a carico del feto a seguito di somministrazione della clorpromazina non è escluso; pertanto l'uso del Prozin in gravidanza è da riservare, a giudizio del medico, ai casi di assoluta necessità. Le fiale di Prozin contengono potassio metabisolfito e sodio solfito; tali sostanze possono provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi

INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Prozin?


l'associazione con altri psicofarmaci richiede speciale cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi, indesiderati effetti da interazione. Tenuto conto delle loro proprietà fondamentali, le fenotiazine possono variamente interferire con numerosi gruppi di farmaci. Tra questi: sostanze che deprimono il SNC: barbiturici, ansiolitici, ipnotici, anestetici, antistaminici, analgesici, oppiacei. In caso di associazione evitare dosaggi elevati e controllare accuratamente il paziente per evitare un'eccessiva sedazione o depressione centrale. Anticonvulsivanti: per il noto effetto delle fenotiazine sulla soglia convulsiva, nei soggetti epilettici può rendersi necessario un aggiustamento della terapia specifica. Il rispettivo dosaggio dei farmaci in caso di associazione deve essere accuratamente determinato essendo possibile tra l'altro, che le fenotiazine riducano il metabolismo della fenilidantoina, accentuandone la tossicità, e che i barbiturici, al pari di altri induttori enzimatici a livello microsomiale, possano accentuare il metabolismo delle fenotiazine. Litio: il litio può ridurre la concentrazione della clorpromazina nel plasma e inoltre aumentare il rischio di reazioni di tipo extrapiramidale. E' segnalato un caso di fibrillazione ventricolare in seguito alla sospensione del litio nel corso di una terapia in associazione con la clorpromazina. Sebbene raramente, l'associazione con fenotiazine ha determinato una encefalopatia acuta: se presente febbre di natura non determinata insieme ad effetti indesiderati di natura extrapiramidale la somministrazione del litio e del Prozin deve essere sospesa. Antiipertensivi: l'interazione con farmaci usati nella terapia dell'ipertensione comporta un aumento dell'effetto ipotensivo. Tuttavia le fenotiazine possono antagonizzare gli effetti della guanetidina e farmaci simili. Anticolinergici: cautela richiede l'associazione di fenotiazine e farmaci parasimpaticolitici che può favorire la comparsa di caratteristici effetti collaterali. Gli anticolinergici possono ridurre l'azione antipsicotica del Prozin. Farmaci ad attività leucopenizzante: per il sinergico effetto depressivo sulla crasi ematica le fenotiazine non devono essere associate a fenilbutazone, derivati tiouracilici ed altri farmaci potenzialmente mielotossici. Metrizamide: tale sostanza aumenta il rischio di convulsioni da fenotiazina. E' necessario quindi sospendere la terapia almeno 48 ore prima di un esame mielografico e la somministrazione non deve essere ripresa prima di 24 ore dall'esecuzione di questo. Alcool: è sconsigliabile l'assunzione di alcool durante la terapia in quanto può facilitare gli effetti collaterali centrali da fenotiazine. Lisuride, pergolide e levodopa: gli effetti di tale sostanza sono specificatamente antagonizzati dalle fenotiazine; di ciò si tenga conto nei soggetti con morbo di Parkinson. Antiacidi: evitare l'ingestione del prodotto assieme ad antiacidi o altre sostanze che possano ridurre l'assorbimento delle fenotiazine. Interazioni con i tests di laboratorio: i metaboliti urinari delle fenotiazine possono impartire una colorazione scura alle urine e dare false risposte positive ai test dell'amilasi, dell'urobilinogeno, delle uroporfirine, dei porfobilinogeni e dell'acido 5-idrossi-indolacetico. Nelle donne in trattamento con fenotiazine sono stati segnalati falsi positivi ai tests di gravidanza. Antidiabetici: poiché la clorpromazina può causare iperglicemia il dosaggio degli ipoglicemizzanti orali o dell'insulina deve essere accuratamente determinato. Antiaritmici: i neurolettici possono indurre alterazioni del tracciato ECG come il prolungamento dell'intervallo QT. Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta. Pertanto, essi devono essere usati con cautela nei pazienti che assumono sostanze come gli antiaritmici che hanno effetti simili. Antidepressivi: l'associazione di fenotiazine e antidepressivi triciclici accentua gli effetti antimuscarinici. Deferossamina: la somministrazione della deferossamina e della proclorperazina ha determinato una encefalopatia metabolica transitoria. E' possibile che tale situazione possa verificarsi anche con la clorpromazina, poiché questa mostra molte delle attività farmacologiche della proclorperazina. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti. Studi sul metabolismo di clorpromazina hanno individuato due isoenzimi CYP2D6 e CYP1A2 coivolti nel metabolismo da clorpromazina a 7-idrossi-clorpromazina. Sono inibitori del CYP2D6 (principale isoenzima coinvolto nel metabolismo della clorpromazina): gli antidepressivi, il metadone, la chinidina, gli anti H2, la codeina, l'alprenololo, gli antimalarici. Sono inibitori del CYP1A2: gli inibitori della ricaptazione della 5HT, i fluorochinolonici, le xantine metilate, il warfarin

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Prozin? Dosi e modo d'uso


il dosaggio della clorpromazina deve essere strettamente individualizzato in rapporto all'età del paziente, alla natura e alla gravità dell'affezione, alla risposta terapeutica e alla tollerabilità del farmaco. E' sempre consigliabile iniziare con dosaggi bassi, aumentando progressivamente le dosi. Usualmente l'intervallo terapeutico è di 6-8 ore. Nell'impiego parenterale non superare i 25 mg nelle prime 24 ore salvo nei casi in cui non sia strettamente indispensabile a giudizio dello specialista. A titolo di esempio si fornisce il seguente schema di massima. Nel trattamento dei disordini psichiatrici il dosaggio è estremamente vario. In genere nei pazienti ambulatoriali e con sintomi di lieve o media gravità sono necessari 30-75 mg per os suddivisi nel corso della giornata. Il dosaggio può essere quindi aumentato fino ad ottenere l'effetto terapeutico desiderato. Successivamente esso può essere gradualmente ridotto fino a determinare la dose di mantenimento. In caso di necessità il trattamento può essere iniziato per via i.m. con 25 mg che può essere eventualmente ripetuto se necessario. Passare quindi alla via orale. Nei pazienti ospedalizzati possono essere necessarie, sia per os che per i.m., dosi sensibilmente superiori a seconda del giudizio dello specialista. Nei bambini il dosaggio consigliato è di 1 mg/kg/die ripetuto se necessario, 2-3 volte al giorno. Vomito: 25-50 mg per via i.m. ripetuti eventualmente 2-3 volte al giorno. Ottenuto l'effetto terapeutico, la terapia, se necessaria, deve essere continuata per via orale. Singhiozzo incoercibile: 25-50 mg 2-3 volte al giorno. Medicazione pre-anestetica: 25-50 mg per os, 12,5-25 mg per i.m. qualche ora prima dell'intervento. In caso di somministrazione intramuscolare diluire il contenuto di una fiala con soluzione fisiologica sterile fino a portare la soluzione a 5-6 ml. Per la somministrazione endovenosa diluire il contenuto di una fiala nel liquido usato per la fleboclisi. In ogni caso passare appena possibile alla via orale. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati

ECCIPIENTI


gocce orali: colorante E 150, acido citrico, saccarosio, metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, alcool, acqua depurata. Compresse 25 mg: lattosio, amido di mais, amido di patate, silice precipitata, acido stearico, talco, colorante E 110, copolimeri dell'acido metacrilico, titanio biossido, polietilenglicole 6000, tietilcitrato. Compresse 100 mg: lattosio, amido di mais, amido di patate, silice precipitata, acido stearico, talco, copolimeri dell'acido metacrilico, titanio biossido, polietilenglicole 6000, trietilcitrato

PATOLOGIE CORRELATE



Data ultimo aggiornamento: 20/09/2022

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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