19 gennaio 2021
Isopuramin 3%
Cos'è Isopuramin 3% (poliaminoacidi)
Isopuramin 3% è un farmaco a base di
poliaminoacidi, appartenente al gruppo terapeutico
Soluzioni nutrizionali parenterali. E' commercializzato in Italia da
Baxter S.p.A.Confezioni e formulazioni di Isopuramin 3% disponibili in commercio
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A cosa serve Isopuramin 3% e perchè si usa
Stati di denutrizione. Stati pre e post-operatori. Malattie infettive acute e croniche. Nelle epatopatie, negli stati di shock, nelle atrofie infantili. Negli stati post-emorragici, nelle diarree profuse, nelle scottature estese.
Indicazioni: come usare Isopuramin 3%, posologia, dosi e modo d'uso
La posologia dipende dal quadro clinico del paziente secondo prescrizione medica.
È consigliabile una infusione inferiore alle 60 gocce al minuto primo. 2-4 flaconi al giorno forniscono 30-60 g di aminoacidi essenziali, pari a g 4,5 - 9,0 di azoto totale e coprono totalmente il fabbisogno giornaliero di azoto in soggetti di peso corporeo compreso tra i 50 e 65 kg. Per la migliore utilizzazione plastica degli aminoacidi e per il controllo del catabolismo post-traumatico è opportuno somministrare, in associazione ad isopuramin 3%, glucosio nella misura atta a fornire 35-40 kcal/kg/die. Il controllo della glicemia è agevole somministrando ogni 6-8 g di glucosio una unità di insulina pronta. In pediatria 250-400 ml di isopuramin 3% contengono il fabbisogno di aminoacidi per un lattante fino a 6 kg di peso.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Isopuramin 3%
Stati di grave insufficienza epatica.
Isopuramin 3% può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Non si conoscono dati certi di tossicità sull'uso in gravidanza; nel caso di somministrazione, da usarsi sotto stretto controllo medico.
Quali sono gli effetti indesiderati di Isopuramin 3%
Alla posologia indicata Isopuramin 3% non presenta effetti collaterali di rilievo. Una modesta iperazotemia può essere rilevata se la quota aminoacidica somministrata è eccessiva in rapporto alla quota calorica.
Nausea e vomito eventualmente presenti possono essere eliminati rallentando la velocità di deflusso.
Nel punto di iniezione e lungo il corso delle vene usate per l'infusione si possono avere reazioni flebitiche e tromboflebitiche: in tal caso occorre cambiare il luogo di iniezione. Se dovesse comparire una reazione secondaria, occorre sospendere l'infusione ed istituire le appropriate contromisure terapeutiche.
Patologie correlate:
Nota:
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CODIFA - L'informatore farmaceuticoTags:
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