Lextrasa

23 aprile 2024

Lextrasa


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Cos'è Lextrasa (mesalazina)


Lextrasa è un farmaco a base di mesalazina, appartenente al gruppo terapeutico Antinfiammatori. E' commercializzato in Italia da Alfasigma S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Lextrasa disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Lextrasa disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Lextrasa e perchè si usa


LEXTRASA compresse gastroresistenti: colite ulcerosa e morbo di Crohn.

LEXTRASA sospensione rettale: colite ulcerosa a localizzazione retto-sigmoidea.

LEXTRASA supposte: colite ulcerosa a localizzazione rettale.

LEXTRASA è indicato sia nel trattamento delle fasi attive della malattia, sia nella prevenzione delle recidive.

Indicazioni: come usare Lextrasa, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Lo schema posologico indicativo, modificabile secondo le prescrizioni del Medico, è il seguente:
  • LEXTRASA compresse gastroresistenti

Adulti

Come trattamento di attacco 1-2 compresse di LEXTRASA 400 mg oppure 1 compressa di LEXTRASA 800 mg, 3 volte al giorno, sino a 10 compresse di

LEXTRASA 400 mg o 5 compresse di LEXTRASA 800 mg al giorno nelle forme severe.

Popolazione pediatrica

Bambini oltre i due anni: dosi proporzionalmente ridotte a giudizio del medico.

Esiste solo una limitata documentazione sugli effetti nei bambini (età 6 – 18 anni).

Bambini dai 6 anni di età:

  • Fase attiva della malattia: la posologia deve essere determinata individualmente, a partire da 30-50 mg/kg/die in dosi frazionate. Dose massima: 75 mg/kg/die in dosi frazionate. La dose totale non deve superare i 4 g/die (dose massima negli adulti).
  • Trattamento di mantenimento: la posologia deve essere determinata individualmente, a partire da 15-30 mg/kg/die in dosi frazionate. La dose totale non deve superare i 2 g/die (dose raccomandata negli adulti).

É generalmente raccomandato che ai bambini fino ad un peso corporeo di 40 kg possa essere somministrata metà della dose degli adulti e ai bambini sopra i 40 kg la normale dose degli adulti.

  • LEXTRASA sospensione rettale

Adulti

1 clisma, 1 volta al giorno, preferibilmente la sera prima di coricarsi.

Popolazione pediatrica

Bambini oltre i 2 anni: dosi proporzionalmente ridotte a giudizio del medico. Esiste poca esperienza e solo una limitata documentazione sugli effetti nei bambini.

  • LEXTRASA supposte
  • Adulti

In media 3 supposte al giorno, divise in 2-3 somministrazioni nella fase attiva; 1-2 supposte al giorno per la prevenzione delle recidive.

Popolazione pediatrica

Bambini oltre i 2 anni: dosi proporzionalmente ridotte a giudizio del medico. Esiste poca esperienza e solo una limitata documentazione sugli effetti nei bambini.

Modo di somministrazione
  • LEXTRASA compresse gastroresistenti

In caso di primo trattamento è opportuno raggiungere la posologia piena dopo qualche giorno di trattamento, incrementando gradualmente il dosaggio.

  • LEXTRASA sospensione rettale

Agitare bene prima dell'uso per ottenere una sospensione omogenea (vedere paragrafo 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione).

  • LEXTRASA supposte

Per ottenere un migliore effetto terapeutico è importante che la supposta venga tenuta per almeno 30 minuti, o meglio, per più lunghi periodi (ad esempio, per tutta la notte).

Tempo di somministrazione
  • LEXTRASA compresse gastroresistenti

Per le fasi attive, la durata del trattamento è mediamente di 6-12 settimane e può variare, a giudizio del Medico, in rapporto all'evoluzione clinica. Per evitare ricadute, è raccomandabile adottare un trattamento di lunga durata, riducendo gradualmente la posologia adottata nella fase attiva della malattia.

  • LEXTRASA sospensione rettale

Per le fasi attive, la durata del trattamento è mediamente di 6-8 settimane e può variare, a giudizio del Medico, in rapporto all'evoluzione clinica. Per evitare ricadute, è raccomandabile adottare un trattamento di lunga durata, riducendo gradualmente la posologia adottata nella fase attiva della malattia.

  • LEXTRASA supposte

Per le fasi attive, la durata del trattamento è mediamente di 3-4 settimane e può variare, a giudizio del Medico, in rapporto all'evoluzione clinica. Per evitare ricadute, è raccomandabile adottare un trattamento di lunga durata, riducendo gradualmente la posologia adottata nella fase attiva della malattia.


Controindicazioni: quando non dev'essere usato Lextrasa


Ipersensibilità al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipienti riportati al paragrafo 6.1. Ipersensibilità ai salicilati.

Grave compromissione delle funzionalità epatica o renale.

Ulcera peptica in fase attiva. Nefropatie gravi. Diatesi emorragica. Bambini di età inferiore ai 2 anni.

Lextrasa può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza


Un numero ridotto di gravidanze esposte indica che non vi siano effetti avversi di mesalazina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Ad oggi, nessun dato epidemiologico rilevante risulta disponibile.

In un singolo caso, in seguito a somministrazione a lungo termine di dosi elevate di mesalazina (2-4 g, per via orale) durante la gravidanza, è stata riportata insufficienza renale nel neonato.

Studi sulla somministrazione orale di mesalazina nell'animale non indicano effetti nocivi diretti e indiretti rispetto alla gravidanza, allo sviluppo embriofetale, al parto o allo sviluppo postnatale.

LEXTRASA deve essere utilizzato durante la gravidanza solo nel caso in cui i potenziali benefici siano superiori ai possibili rischi.

L'uso dei preparati andrà comunque evitato nelle ultime settimane di gravidanza.

Allattamento

L'acido N-acetil-5-amminosalicilico e, in grado minore, mesalazina sono escreti nel latte materno. Al momento sono disponibili soltanto limitate esperienze in corso di allattamento. Nei bambini non possono essere escluse reazioni di ipersensibilità come diarrea. Quindi LEXTRASA deve essere utilizzato durante l'allattamento solo in caso in cui i potenziali benefici siano superiori ai possibili rischi). Se il neonato manifesta diarrea l'allattamento deve essere sospeso.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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