Fase 3, gli esperti: con Covid-19 vaccinazioni assumono ancora più rilevanza

19 giugno 2020
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Fase 3, gli esperti: con Covid-19 vaccinazioni assumono ancora più rilevanza



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In attesa di un vaccino anti-Covid e continuando ad adottare tutte le misure per limitare i contagi, come lavarsi frequentemente le mani, tenere un metro di distanza ed evitare gli assembramenti, gli italiani stanno imparando a convivere con questo virus. In vista dell'autunno e di una nuova ondata di contagi da coronavirus, assumono però ancora più rilevanza le strategie vaccinali antinfluenzale e anti-pneumococcica messe in atto dalle regioni per la stagione autunno-inverno 2020-2021.

Tali vaccinazioni sono state riconosciute di primaria importanza in epoca Covid da Oms e Cdc, sia per ridurre il numero di pazienti con sintomatologia sovrapponibile a quelle dall'infezione da Sars-Cov-2, sia per ridurre il più possibile la circolazione di altri patogeni respiratori causa di gravi complicanze e comorbidità. Tutte regole ancora più valide se parliamo degli 8,4 milioni di anziani con malattie croniche che abbiamo in Italia.
La Società italiana di geriatria e gerontologia ha diffuso, per questo motivo, 4 regole da seguire per gli over-65. Al primo posto gli esperti inseriscono le vaccinazioni. «Bisogna essere rigorosi nella vaccinazione antinfluenzale e nell'antipneumococcica. Inoltre, è indicata la vaccinazione contro l'herpes zoster. Vaccinarsi è importante perché, eliminando una parte di patologie invernali e autunnali, si leva quell'effetto di confusione che può derivare con la diagnosi di Covid», spiega il presidente della Sigg Raffaele Antonelli Incalzi.

 La seconda regola, invece, è quella dell'ascolto. «Bisogna avere una cura scrupolosa delle patologie croniche ed essere in condizioni di massima stabilità», aggiunge il presidente. Terzo consiglio da seguire, invece, è quello del sano stile di vita. «Tutte le malattie infettive approfittano della debolezza dell'organismo - prosegue Antonelli Incalzi - avere una buona nutrizione, svolgere attività fisica e curare globalmente la propria salute è importante per essere più forti davanti all'infezione». La quarta regola, invece, è la prudenza. «Gli anziani devono essere più attenti degli altri. Ci sono regole comportamentali da seguire per una maggiore prudenza nei contatti - conclude il presidente Sigg -. Una persona di 75 anni, con scompenso cardiaco, insufficienza renale e bronchite cronica io eviterei che stia in luoghi chiusi e affollati. In alcuni negozi è sempre importante che prenda appuntamento».

Per ora 9 su 21 Regioni hanno deliberato regolamenti ad hoc e avviato gare per la fornitura dei lotti di dosi per la vaccinazione antinfluenzale e 5 anche per l'anti-pneumococcica. Il Lazio ha già chiuso la gara ed è la prima Regione. Sono alcune delle novità emerse dall'undicesima puntata dell'Istant Report Covid-19, una iniziativa dell'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell'università Cattolica di confronto sistematico dell'andamento della diffusione del Sars-Cov-2 a livello nazionale, per la prima volta prendendo in considerazione. Restano al momento ferme Friuli, Trento, Marche, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna, Umbria, Toscana, Abruzzo e Molise. Lazio e Campania deliberano l'obbligatorietà per chi ha più di 65 anni; il Lazio anche l'obbligatorietà per gli operatori sanitari e la Campania per bambini 6 mesi - 6 anni.

Tali vaccinazioni sono state riconosciute di primaria importanza in epoca Covid da Oms e Cdc, sia per ridurre il numero di pazienti con sintomatologia sovrapponibile a quelle dall'infezione da Sars-Cov-2, sia per ridurre il più possibile la circolazione di altri patogeni respiratori causa di gravi complicanze e comorbidità, ricorda il gruppo di lavoro dell'Università Cattolica, coordinato da Americo Cicchetti, ordinario di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia dell'Università Cattolica.

Altra fascia particolarmente delicata è quella dei bambini, motivo per cui la Società italiana di pediatria (Sip), sul suo sito ufficiale, ha voluto far chiarezza in un video i 5 falsi miti più diffusi in tema di mascherine. «Il video - spiegano i pediatri - è stato realizzato con l'intento di diffondere corretta informazione sul tema».

Ecco i messaggi proposti:

L'uso prolungato della mascherina nei bambini porta ad alcalosi? Falso: la quantità della propria anidride carbonica respirata da un bambino sano che indossa la mascherina chirurgica è pressoché impercettibile;

L'uso prolungato della mascherina nei bambini porta ad ipossia? Falso: i bambini sani che indossano la mascherina chirurgica per più ore al giorno non rischiano la carenza di ossigeno né la morte per ipossia;

La mascherina chirurgica può indebolire il sistema immunitario nei bambini? Falso: la mascherina chirurgica previene il diffondersi delle infezioni e va portata dai bambini per evitare la trasmissione del coronavirus tra soggetti asintomatici. 

La mascherina chirurgica può causare una alterazione della flora intestinale nei bambini? Falso: non ci sono evidenze scientifiche in letteratura che documentino che un corretto utilizzo della mascherina possa comportare un'alterazione della flora batterica o disbiosi intestinale;

La mascherina chirurgica è obbligatoria per tutti i bambini? Falso: ci sono bambini che sono esentati dall'uso della mascherina, ossia quelli sotto i 6 anni di età e quelli affetti da disabilità non compatibile con un uso prolungato mascherina.


Fonte: Doctor33




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